mercoledì 4 novembre 2009

Fatemi uscire dall'Unione Europea (Padre Scalese)

Clicca qui per leggere il commento di Padre Giovanni Scalese piu' che condivisibile soprattutto per chi, come me, e' una "euroscettica" (e me ne vanto!) della prima ora.

11 commenti:

Anonimo ha detto...

"Ora capiamo come intende l’Europa la libertà religiosa: per rispettare la libertà religiosa delle minoranze, la maggioranza non può esprimere la propria fede. Le minoranze hanno diritto a essere tutelate; la maggioranza, no. Per essa non esiste libertà religiosa. Esporre il simbolo della sua fede non fa parte della sua libertà; è una violazione della libertà altrui. Si è liberi di professare qualsiasi religione; si è liberi di non professarne alcuna; non si è liberi di essere e apparire cristiani".
Una sintesi stupenda! Grazie Padre Scalese! Non è proprio un problema di rispetto di un simbolo infatti, e altri vari e inconsistenti bla-bla, ma un problema di discriminazione operata volutamente nei confronti della libertà religiosa di una grande quantità di persone. Perchè dobbiamo avere paura di dire la verità? Perchè mai dobbiamo nasconderci dietro a discorsi pseudo...qualcosa?

sam ha detto...

Grande Padre Scalese! Grande Raffaella! Finalmente una rete cattolica dove sia bandita la fiera del politicamente corretto e del realisticamente scorretto!

euge ha detto...

Padre Scalese GRAZIE!

euge ha detto...

Perfettamente d'accordo Sam

Anonimo ha detto...

Raffaella,
perché non prendiamo sul serio la posizione di padre Scalese e non chiediamo a qualche giurista di formulare una petizione da mandare al Presidente della Repubblica affinchè si possa essere italiani, senza perciò stesso essere anche europei!?

d.M.S.

Anonimo ha detto...

C'è molta ignoranza in giro, mi sembra. La corte di Strasburgo non è un organo della Unione Europea. E' nata nell'ambito del Consiglio d'Europa, istituzione tutta diversa e molto pù allargata di cui fa parte anche la Russia.

Raffaella ha detto...

Non cambia nulla: la Corte di Strasburgo e' un'istituzione europea che emette sentenze vincolanti per i paesi europei, quindi che faccia parte o meno della UE non cambia assolutamente nulla.
Il problema e' uno solo: vogliamo fare parte di un'Europa che nega le sue radici?

Per d.M.S.
Credo che le petizioni non servano a molto.
I cittadini possono dire la loro con il voto politico.
Purtroppo nessuno ha interpellato gli Italiani sulla volonta' o meno di aderire alla UE perche' la Costituzione non lo prevede.
R.

Anonimo ha detto...

Hai perfettamente ragione Raffaella. La distinzione tra le varie istituzioni europee è meramente formale. I poteri che le dominano sono gli stessi. Hanno avuto talmente paura del giudizio popolare che nessun membro UE ha sottoposto a referendum l'ultima versione del Trattato (salvo l'Irlanda - costrettavi dalla Corte Suprema - la quale peraltro ha ottenute dalla UE molte concessioni che l'Italia non ha mai neppure chiesto). Come risulta da questa agenzia di stampa solo il MInistro Calderoli propose una legge costituzionale ad hoc (http://www.agenziami.it/articolo/725/Ue+dal+governo+ratifica+del+Trattato+di+Lisbona+Ma+la+Lega+chiede+un+referendum/), richiesta che il Ministro ombra Merloni definì "una follia".

Alberto

Anonimo ha detto...

E muoverci per raccogliere firme al fine di indirre un referendum abrogativo sulla legge che ha permesso che l'Italia ratificasse il trattato?

d.M.S.

Anonimo ha detto...

Blindati anche lì. Ai sensi dell'art 75 Cost. non è ammesso referendum per abrogare le leggi di autorizzazione a ratificare i trattati internazionali.
Bisogna far capire a gran voce tramite il nostro governo che se non la smettono siamo disposti al recesso dal trattato.

Alberto

Anonimo ha detto...

Se dovesse arrivare il giorno in cui mi tolgono il Crocifisso in classe, me ne appenderò uno di egual misura sul petto.E Lui sarà sempre in posizione centrale.