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Il "Papa Ratzinger blog" vuole essere un omaggio al Santo Padre, Benedetto XVI. Si tratta di una iniziativa personale che non ha alcun riconoscimento ufficiale. Non si tratta di un prodotto editoriale. Qui è possibile consultare una nutrita rassegna stampa e scrivere commenti soggetti a moderazione. Il materiale contenuto in questo blog è a disposizione di chiunque, a fini di consultazione, documentazione, ricerca e studio. Esso non ha scopo di lucro. Buona navigazione.
11 commenti:
"Ora capiamo come intende l’Europa la libertà religiosa: per rispettare la libertà religiosa delle minoranze, la maggioranza non può esprimere la propria fede. Le minoranze hanno diritto a essere tutelate; la maggioranza, no. Per essa non esiste libertà religiosa. Esporre il simbolo della sua fede non fa parte della sua libertà; è una violazione della libertà altrui. Si è liberi di professare qualsiasi religione; si è liberi di non professarne alcuna; non si è liberi di essere e apparire cristiani".
Una sintesi stupenda! Grazie Padre Scalese! Non è proprio un problema di rispetto di un simbolo infatti, e altri vari e inconsistenti bla-bla, ma un problema di discriminazione operata volutamente nei confronti della libertà religiosa di una grande quantità di persone. Perchè dobbiamo avere paura di dire la verità? Perchè mai dobbiamo nasconderci dietro a discorsi pseudo...qualcosa?
Grande Padre Scalese! Grande Raffaella! Finalmente una rete cattolica dove sia bandita la fiera del politicamente corretto e del realisticamente scorretto!
Padre Scalese GRAZIE!
Perfettamente d'accordo Sam
Raffaella,
perché non prendiamo sul serio la posizione di padre Scalese e non chiediamo a qualche giurista di formulare una petizione da mandare al Presidente della Repubblica affinchè si possa essere italiani, senza perciò stesso essere anche europei!?
d.M.S.
C'è molta ignoranza in giro, mi sembra. La corte di Strasburgo non è un organo della Unione Europea. E' nata nell'ambito del Consiglio d'Europa, istituzione tutta diversa e molto pù allargata di cui fa parte anche la Russia.
Non cambia nulla: la Corte di Strasburgo e' un'istituzione europea che emette sentenze vincolanti per i paesi europei, quindi che faccia parte o meno della UE non cambia assolutamente nulla.
Il problema e' uno solo: vogliamo fare parte di un'Europa che nega le sue radici?
Per d.M.S.
Credo che le petizioni non servano a molto.
I cittadini possono dire la loro con il voto politico.
Purtroppo nessuno ha interpellato gli Italiani sulla volonta' o meno di aderire alla UE perche' la Costituzione non lo prevede.
R.
Hai perfettamente ragione Raffaella. La distinzione tra le varie istituzioni europee è meramente formale. I poteri che le dominano sono gli stessi. Hanno avuto talmente paura del giudizio popolare che nessun membro UE ha sottoposto a referendum l'ultima versione del Trattato (salvo l'Irlanda - costrettavi dalla Corte Suprema - la quale peraltro ha ottenute dalla UE molte concessioni che l'Italia non ha mai neppure chiesto). Come risulta da questa agenzia di stampa solo il MInistro Calderoli propose una legge costituzionale ad hoc (http://www.agenziami.it/articolo/725/Ue+dal+governo+ratifica+del+Trattato+di+Lisbona+Ma+la+Lega+chiede+un+referendum/), richiesta che il Ministro ombra Merloni definì "una follia".
Alberto
E muoverci per raccogliere firme al fine di indirre un referendum abrogativo sulla legge che ha permesso che l'Italia ratificasse il trattato?
d.M.S.
Blindati anche lì. Ai sensi dell'art 75 Cost. non è ammesso referendum per abrogare le leggi di autorizzazione a ratificare i trattati internazionali.
Bisogna far capire a gran voce tramite il nostro governo che se non la smettono siamo disposti al recesso dal trattato.
Alberto
Se dovesse arrivare il giorno in cui mi tolgono il Crocifisso in classe, me ne appenderò uno di egual misura sul petto.E Lui sarà sempre in posizione centrale.
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