venerdì 20 novembre 2009

L'Unità e Filippo Di Giacomo attaccano pesantemente il Papa e don Giovanni D'Ercole. Perchè?

Sull'Unità di oggi pesantissimi attacchi al Santo Padre per avere nominato don Giovanni D'Ercole vescovo ausiliare dell'Aquila.
Vengono anche violentemente criticati lettori e partecipanti al blog di Andrea Tornielli.
Francamente non si comprende un simile comportamento in particolare da parte di don Di Giacomo che, come commentatore della Rai, e' anche un "collega" di don D'Ercole.
C'e' da augurarsi che un simile astio non sia proprio legato alla recente nomina a vescovo ausiliare.
Gli attacchi pesanti al Papa non trovano alcuna giustificazione cosi' come le battutine sui partecipanti agli altrui blog.
Ecco i link agli articoli
:

Abruzzo, Ratzinger manda l'emissario tra i parroci del terremoto

Come nel franchismo di Filippo Di Giacomo

E in rete: «Strana promozione»

19 commenti:

euge ha detto...

E' iniziata una campagna d'attacco come ne abbiamo viste e subite tante. Del resto vediamo benissimo da quale parte arrivano simili attacchi sempre dalla stessa. Sinceramente non sò non riesco a comprendere la finalità ma, intanto si attacca il Pontefice che vine identificato sempre e comunque, come capo espiatorio di tutti i mali del mondo e non!

Bartolomeo ha detto...

Don di Giacomo avrà motivi suoi per assumere questo atteggiamento...... Chissà magari sperava lui nella nomina. I lupi non cercano di azzannare solo Benedetto XVI ma, si azzannano anche tra di loro. Il fine? sempre lo stesso la carriera ed il potere.
Ricordate: Il potere logora chi non lo ha!

mariateresa ha detto...

cara, ho letto e non ci capisco molto, a essere sincera. Sotto si avverte la solita bile politica e francamente ne sono stanca, quindi salto come davanti a una deiezione di un cavallo.
Passa la voglia di capirci qualcosa. Quanto a Di Giacomo abbiamo putroppo imparato a conoscerlo e le sue opinioni per me sono di nessun interesse.
Perchè don D'Ercole sollevi tanto odio è un mistero (non mi sembra che nel mirino sia il Papa in questo caso, almeno non in via prioritaria).Vedo che lo sport di divorarsi a vicenda ricordato dal nostro Benedetto, rimane una pratica diffusa nel mondo cattolico. Vergogna.

Anonimo ha detto...

In realtà, Raffa non mi pare si voglia attaccare il Papa, ma il suo entourage accusato, tra l'altro, di asservimento al governo.
Pensi che sia opportuno avvertire, Tornielli? Ho l'impressione (spero sbagliata) che l'imput parta da qualcuno che freguenta il suo blog.
Alessia

Vatykanista ha detto...

"Homo homini lupus,
foemina foeminae lupior,
sacerdos sacerdoti lupissimus."

sonny ha detto...

Ci mancava solo la reprimenda di Filippo di Giacomo!
Mio nonno mi diveva sempre: " A lavurer, a lavurer subet subet"
Traduzione: a lavorare a lavorare subito subito!

massimo ha detto...

ricordate tutti,oggi c'è un astio diffuso eil bisogno continuo di un nemico contro cui scagliarsi,questo è solo un riscaldamento,finito il tempo,tutto passa,di questo governo e di chi lo conduce,l'odio sarà tutto per i cattolici,la chiesa e il Papa.si guardi alla spagna.verranno momenti duri.come il novecento è stato l'epoca della persecuzione verso i semiti e altre entità così oggi è già iniziata una dura intolleranza verso il cristianesimo e il cattolicesimo in particolare,basta guardare alle politiche omosessualistiche,scientiste eugenetiche ecc..........

Anonimo ha detto...

Purtroppo è fallita l'operazione D'Alema, e l'Unità si travaglizza. Ormai a Bruxelles comanda la Merkel e da noi i lanzichenecchi. Eufemia

sonny ha detto...

Eufemia, hai una capacità di sintesi strepitosa!

Anonimo ha detto...

e certo... d'alema centra sempre...

Anonimo ha detto...

Di Giacomo accusa il governo di franchismo, ma per l'Unità è comunque colpa di Ratzinger (tanto da sprecarci il titolone in prima pagina). A pensare che alla nomina vescovile la Pezzopane (PD) era contenta.Eufemia
CHIESA: PEZZOPANE, CONTRIBUTO MONS. D'ERCOLE SARA' PREZIOSO PER L'AQUILA =

L'Aquila, 15 nov. - (Adnkronos) - "Rivolgo i piu' calorosi
auguri di buon lavoro a Monsignor Giovanni D'Ercole, Vescovo ausiliare
di L'Aquila. Apprezzo e condivido l'appello di collaborazione rivolto
alle istituzioni e al territorio. Appello che la Provincia dell'Aquila
raccoglie sin d'ora, proseguendo un percorso gia' avviato". Lo
dichiara in una nota il presidente della Provincia dell'Aquila
Stefania Pezzopane.

"Il suo contributo, in un momento cosi' difficile per la citta',
sara' sicuramente un supporto prezioso alla rinascita della comunita'
aquilana - sottolinea - indispensabile corollario alla ricostruzione
delle case e delle chiese".

Anonimo ha detto...

beh, il nome di Ratzinger fa scena in un titolo. Che c'entri o meno lo iniflano ormai ovunque.
Alessia

Anonimo ha detto...

Più che un attacco al Papa (che anzi ne esce secondo me come un sant'uomo che nulla ha a che fare con decisioni politiche ma bada al sodo della fede) mi sembra si tratti di un attacco a certo modo (politico) di fare nomine episcopali e a certo modo (politio) di fare vaticanismo. Alcune settimane fa Tornielli sul suo blog scriveva - tramite una citazione birichina - che non è sempre necessario dare ragione al Santo Padre. Bene, se ne assuma le conseguenze. In fede. Roby

gemma ha detto...

non conosco bene don D'Ercole e quindi non mi sento di pronunciarmi sulla sua nomina, ma questa affermazione di Di Giacomo mi pare molto grave:

"Quando nella Spagna di Franco la Chiesa non ebbe più la forza di opporsi al regime, rinunciò a tutti i privilegi che il franchismo le concedeva. Se in Italia la Chiesa non ha più la forza di sostenere la profezia dei suoi migliori vescovi, forse è meglio che inizi a pensare a come liberare se stessa e i suoi fedeli da una storia che, di compromesso in compromesso, sta accumulando solo brutte vicende"....

possibile che la nomina di un vescovo sia una così brutta vicenda? Cosa avrà mai fatto costui di così grave? Nel passato della chiesa mi pare che di vicende poco belle, alcune delle quali ancora adesso poco chiare, ce ne siano state tante. Eppure....forse perchè c'erano altri governi e altri papi la chiesa la si è sempre vista libera e bella. Ci sono state promozioni anche a poco tempo dalla morte di Giovanni Paolo II (eccessivo pensare che non siano state da lui personalmente pensate?)...eppure solo adesso si insinua di un papa ostaggio di chissà quale potere connivente con qualche altro potere, nella fattispecie il governo italiano. A me francamente poco importa di sostenere chi governa o una parte politica piuttosto che un'altra ma certe insinuazioni su un papa che per mantenere la sua libertà di espressione e di predicazione si prende giornalmente razioni gratuite di sassate mi provoca la nausea. E se qualcuno che ha eventualmente deleghe decisionali in Vaticano lo espone a tutto questo non merita la sua fiducia.
Detto questo, penso che don D'Ercole debba avere comunque, come tutti al mondo, destri o sinistri, la possibilità di mettersi alla prova e di farsi onore e solo dopo di essere giudicato.

Anonimo ha detto...

Di Papa "in ostaggio" si parlò anche nel caso di Paolo VI e di Giovanni Paolo II, particolarmente con il progressivo aggravarsi delle sue condizioni di salute. Che in Vaticano ci sia una curia potente e corrotta ne abbiamo avuto ampie conferme in questi anni, però Benedetto non mi pare persona da farsi influenzare, anche se può essere ingannato. Io istintivamente ho fiducia in Mons. D'Ercole avendo visto talvolta la sua trasmissione del sabato mattina, dove ha spesso difeso il Papa e parlato di lui con grande affetto e stima. Giustamente è necessario vederlo all'opera evitando di far prevalere pregiudizi ideologici. E poi, ragazzi, il nostro Papa è stato per quasi 5 lustri capo della CdF, possibile non conosca i suoi polli?
Alessia

euge ha detto...

Cara Alessia, purtroppo, sappiamo benissimo cosa riescono a fare ne soprattutto ad essere nella Curia Romana; io personalmente mi fido soltanto di Benedetto XVI che in questi ultimi tempi, chissà perchè tutti hanno una gran voglia di farlo passare per una marionetta. Io sono personalmente convinta che Benedetto XVI, essendo stato per tantissimi anni Prefetto per la Congregazione della Dottrina della Fede ne ha viste e passate talmente tante che non è davvero uno sprovveduto. Certo, anche le persone che apparentemente possono manifestarti fiducia e lealtà incondizionata, ti si può rivoltare contro cioè essere autore di quelle famose pugnalate alle spalle, che ormai conosciamo bene. Per cui detto questo, io rinnovo incodizionatamente la mia fiducia, il mio sostegno e la mia piena stima al nostro Benedetto XVI alla faccia di coloro che a tutti i costi vogliono farlo passare per un bamboccio.

euge ha detto...

già Sonny condivido e straquoto!

:-)))) Il fatto stesso poi che questo sacerdote rilasci una simile dichiarazione, dimostra quanto chi condanna è il primo a fare ciò da cui si dovrebbe astenere e cioè fare politica.

Anonimo ha detto...

Che don Filippo basi le sue invettive sui commenti non moderati su un blog a lui antipatico, denota scarsa capacità investigativa. Siamo passati
da(lla) Padella(ro) alla brace giacobina.Eufemia

Anonimo ha detto...

non mi stupisce l'attacco infamante di Don Filippo Di Giacomo nei confronti di Don Giovanni e del Santo Padre, d'altronde non è la prima volta che ciò accade, infatti per chi non lo sapesse il famoso "Angelo Custode", nome con cui si firma su Panorama, non è altro che Don filippo Di Giacomo e tempo fa accusò Don Giovanni di carrierismo.....non è che forse il caro Don Filippo sia un po geloso che la nomina a Vescovo non sia arrivata a Lui??? é brutto che ci siano degli attacchi così infamanti fra noi sacerdoti, che come tali siamo vicari di Cristo. Mi auguro che lo Spirito Santo illumini Don Filippo....Approfitto per fare i migliori auguri a Don Giovanni D'Ercole. Un Sacerdote