giovedì 28 maggio 2009

I divorziati cattolici: nuove regole in Chiesa. L’appello in un documento consegnato alla Diocesi di Milano (Corriere)

Clicca qui per leggere l'articolo del Corriere della sera.
Ovviamente nessun cenno al fatto che Benedetto XVI ha parlato piu' volte della questione. Si preferisce, sempre ovviamente, fare il nome di Giovanni Paolo II. C'e' un nome di nostra recentissima conoscenza che sara' oggetto di un post a parte.
La Chiesa non si adegua alla societa' che cambia ma al Vangelo. Siamo ovviamente curiosi di leggere che cosa rispondera' la diocesi di Milano all'appello. Attenzione: dovranno essere risposte chiare (non vaghe) e vincolate alla dottrina. Siamo in trepida attesa
.
R.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

A parte che le parole di Papa GPII vengono usate e piegate strumentalmente ... ecco i "buoni frutti" della semina del card. CMM. Vivissimi complimenti al prete con l'occhiale gramsciano (solo quello?).
Alessia

Alessandra Mirabella ha detto...

Da quello che so Papa Benedetto ha provato a dirimere questa dolorosa questione. Per esempio: davanti ad un matrimonio contratto senza consapevolezza dell'importanza del sacramento e poi naufragato come si ci deve comportare? Questo è stato uno dei tanti quesiti posti dal S.Padre ad una apposita commissione di teologi.

Peccato che i teologi non gli abbiano dato nessuna risposta.

La verità è che è l'intera pastorale familiare che va ripensata. Sarebbe bello che in ogni comunità laicale ci fosse un gruppo di famiglie formate che faccia questo tipo di lavoro con altre famiglie e coppie di fidanzati.

Nella mia comunità questo gruppo c'è ed è tutta grazia di Dio. Sono le famiglie che salvano le famiglie. (è chiaro che il sacerdote ha il suo ruolo, ma non può e non deve fare tutto)

Raffaella ha detto...

Si' il "successo" si vede dai frutti...infatti li vediamo!
Concordo con Alessandra: si puo' fare molto per i nostri fratelli divorziati e risposati.
Ma tutto va fatto secondo le regole che devono essere uniche e non variare da diocesi a diocesi e da prete a prete.
Dichiarazioni come quelle che abbiamo letto stamattina fanno solo male alla Chiesa.
R.

Anonimo ha detto...

La cosa tragicomica è che l'antepapa CMM non viene neppure pagato.

Il Corriere approfitta delle sparate e non lo onora nemmeno di una mancetta non dico a cinque zeri, ma almeno a quattro...

(post modificato dal moderato. Manteniamoci sul piano del rispetto).

Anonimo ha detto...

Alessandra Mirabella accenna ad un quesito che pose BVI riguardo a quei matrimoni contratti senza consapevolezza; la questione è reale, ma va anche detto che al giorno d'oggi se si dichiarassero nulli i matrimoni contratti senza consapevolezza, beh, forse ne resterebbero in piedi ben pochi, e il papa anche questo aspetto tiene presente.
Io comunque non credo che ci sia tutta questa inconsapevolezza; i corsi prematrimoniali sono ormai da decenni obbligatori ovunque, quindi i nubendi una qualche delucidazione l'hanno avuta; è probabile che l'abbian presa sottogamba?
Mah può esser vero pure questo, ma così si può andare avanti all'infinito senza arrivare a capo di niente. La Chiesa non ha il potere di entrare "in interiore homine", deve valutare queste situazioni esternamente. E personalmente ritengo che, salvo qualche caso isolato, una certa consapevolezza ci sia.
Una cosa è certa: la "pastorale del matrimonio" (si dice così oggi, no?) deve essere spiegata a tutti, non solo ai nubendi; ma spiegata bene, insegnando la visione del matrimonio secondo la volontà di Nostro Signore che lo ha elevato alla dignità di Sacramento.
E poi per far durare un matrimonio ci vuole un elemento che nessun prete può dare: pazienza reciproca tra gli sposi, reciproca comprensione, venire incontro uno alle esigenze dell'altro, saper scusare le altrui debolezze; ricordandosi ogni giorno di ciò che lo Spirito Santo chiede agli sposi attraverso l'apostolo Paolo.

Anonimo ha detto...

Ce l'ha fatta il corriere nella sua campagna per i divorziati... Da quant'è che sta andando avanti 'sta storia? Ma il card. Tettamanzi vuole dare una risposta seccca o aspetta che si dialoghi a vuoto così. Bisogna dare le ragioni del perchè la chiesa dice così! Marco

Anonimo ha detto...

Raffa. da il Foglio: Leggendo Martini e Verzé bisogna ricordarsi che i cattolici progressisti esigono un Vaticano III di Gnocchi e Palmaro
http://www.ilfoglio.it/soloqui/2506
Alessia

Anonimo ha detto...

Raffa, il link fa i capricci.
Puoi leggere l'articolo dalla homepage del foglio.
Alessia