sabato 30 maggio 2009

Crisi economica, il Papa: la povertà minaccia la pace. L'aids si vince con la fedeltà (Izzo)


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Riceviamo e con grande piacere e gratitudine pubblichiamo:

CRISI:PAPA, POVERTA' MINACCIA PACE; AIDS SI VINCE CON FEDELTA'

(AGI) - CdV, 29 mag.

di Salvatore Izzo

"Per superare la crisi economica servono misure comuni improntate allo spirito di solidarieta'".
Lo afferma Benedetto XVI nel discorso agli ambasciatori di Mongolia, India, Benin, Nuova Zelanda, Sud Africa, Burkina Faso, Namibia e Norvegia, ricevuti per la presentazione delle Lettere credenziali.
"La poverta' - rileva - rappresenta una grave minaccia alla pace, per questo serve un supplemento di impegno comune per superare la crisi economica".
Per il Pontefice, "l'attuale crisi economica richiede una presa di coscienza "per edificare una pace autentica in vista della realizzazione di un mondo piu' giusto e prospero per tutti". Infatti, le ingiustizie suscitano divisioni tra i popoli e li marginalizzano, mentre "la pace non puo' che costruirsi impegnandosi con coraggio a eliminare le disparita' create da sistemi ingiusti, cosi' da assicurare a tutti un livello di vita che permetta un'esistenza degna".
Disparita' che, per il Papa, sono divenute ancora piu' dannose a causa della crisi finanziaria ed economica. Ed ha indicato alcuni dei fenomeni piu' preoccupanti legati alla crisi: la riduzione degli investimenti stranieri, il crollo della domanda di materie prime, la diminuzione degli aiuti internazionali e delle rimesse degli immigrati per i loro famigliari.
"Questa crisi - e' la sua preoccupazione - puo' trasformarsi in una catastrofe umana per gli abitanti di numerosi Paesi fragili".
I primi ad essere colpiti sono i piu' vulnerabili e tuttavia questa crisi ha ridotto in poverta' anche persone che vivevano in modo dignitoso.
La recessione, infatti, puo' generare delle conseguenze irreversibili e minacciare l'esistenza stessa di molte persone.
Primi fra tutti i bambini che devono percio' essere protetti in modo prioritario. D'altro canto, ha rilevato, la disperazione causata dalla crisi economica porta alcune persone alla ricerca di soluzioni violente per sopravvivere. Di qui, il rischio di conflitti interni che possono destabilizzare le societa' gia' deboli.
In merito, il Papa loda i Paesi che nonostante le difficolta' hanno deciso comunque di non diminuire il loro aiuto alle popolazioni piu' colpite dalla crisi. Un esempio, dice, che va seguito anche dagli altri Paesi sviluppati per permettere a quelli poveri di sostenere le loro economie a difesa dei piu' bisognosi: "invoco un supplemento di fraternita' e di solidarieta' - e'il suo appello - e una generosita' globale realmente vissuta". Questa condivisione, ha aggiunto, "chiede ai Paesi sviluppati di ritrovare il senso della misura e della sobrieta' nell'economia e nello stile di vita". Considerazione che vale anche in relazione all'Aids: all'ambasciatore della Repubblica di Namibia, Neville Mervin Gertze, il Pontefice ricorda cosi' che "soltanto una strategia basata sull'educazione alla responsabilita' individuale in una cornice di visione morale della sessualita' umana, specialmente attraverso la fedelta', puo' avere un impatto sulla prevenzione della malattia".

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