venerdì 29 maggio 2009

Pugno duro di Papa Ratzinger sulla doppia vita dei vescovi in Africa (Bevilacqua)


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Pugno duro di papa Ratzinger sulla doppia vita dei vescovi in Africa


PRIMO PIANO

Di Andrea Bevilacqua

È un problema atavico quello di alcuni (pochi ma comunque esistenti) vescovi cattolici i quali, in varie parti del mondo, prendono moglie.
Un problema che Benedetto XVI ha deciso di risolvere con fermezza, chiedendo le dimissioni di coloro che incappano in questo illecito e, insieme, promuovendo inchieste per «stanare» i colpevoli.
L'ultima notizia in questo senso viene dall'Africa.
Il Papa, infatti, ha accettato le dimissioni dell'arcivescovo Paulin Pomodino di Bangui, la capitale della Repubblica Centro Africana.
Pomodimo, che gode dell'appoggio del clero locale ed è stato nominato nel 2003, ha 54 anni.
Le dimissioni sono la conseguenza di un'inchiesta che avrebbe rilevato come l'arcivescovo adottava «un atteggiamento morale che non è sempre in conformità con il suo impegno a seguire Cristo in castità, povertà e obbedienza».
L'investigazione, condotta dall'arcivescovo Robert Sarah, originario della Guinea, segretario della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli, ha concluso che non soltanto il vescovo, ma pure molti sacerdoti del clero locale avevano moglie e figli. In una lettera al clero della nazione il cardinal Ivan Dias, prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli ha detto che «molte cose cattive sono state fatte al Corpo di Cristo a causa di comportamenti scandalosi e scadenti».
E ancora: «Non ha senso negare quello che tutti sanno. Non c'è bisogno di giudicare i motivi e le circostanze del male che è stato commesso. Membri del clero nazionale, diocesano e religioso, siete in un modo o nell'altro complici della situazione attuale, ma ciascuno di voi si assumerà la sua propria colpa in proporzione alla sua responsabilità personale».
Stando alle notizie che trapelano dalla Santa Sede, è soprattutto in Africa che c'è un problema non da poco in merito al clero. Il problema è che diversi sacerdoti «prendono moglie» e fanno figli.
Ma la cosa più grave è anzitutto un'altra: che molti di questi sacerdoti convivono e hanno figli convinti che, in fondo, la cosa non sia poi così grave.
È un enorme problema di educazione quello che vessa la Chiesa cattolica africana, un problema che riguarda anzitutto le case di formazione e i seminari nei quali i futuri preti vengono formati. Seminari dove, evidentemente, si spiega poco e male cosa significhi diventare sacerdoti. Un'altra notizia in questo senso viene dal Paraguay. E riguarda il presidente Lugo. Questi già era stato dimesso a motivo della sua militanza politica. Ma soltanto successivamente alle dimissioni si è scoperto come, da vescovo, egli conducesse una doppia vita. Infatti, lo scorso 13 aprile, ha annunciato di avere un figlio. Ma non basta. Adesso è spuntata la testimonianza di altre due donne che affermano di aver avuto entrambe un figlio da lui. Insomma, Lugo era vescovo ma anche padre, pare di tre figli.

© Copyright Italia Oggi, 29 maggio 2009 consultabile online anche qui.

Cadono le braccia...ma chi ha scelto certi vescovi?
Questo signore, per esempio, e' stato nominato arcivescovo nel 2003...chi ha presentato la terna di candidati a Giovanni Paolo II?
La moralita' e la rettitudine dottrinale devono essere sempre al primo posto!
E poi qualcuno vorrebbe che i vescovi fossero nominati "dal basso"...si'...dal basso di queste situazioni.
Educazione, preparazione nei seminari, disciplina, insegnamento della liturgia! Sono queste le emergenze della Chiesa Cattolica, non gli argomenti che piacciono tanto ai media come la confusione sui divorziati risposati
.
R.

NOTE BIOGRAFICHE (in inglese):

Paulin Pomodimo

IL DIRITTO CANONICO

Can. 401 §2. Il Vescovo diocesano che per infermità o altra grave causa risultasse meno idoneo all'adempimento del suo ufficio, è vivamente invitato a presentare la rinuncia all'ufficio.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

...a quando il pugno duro con i Vescovi italiani per la stessa ragione?

Anonimo ha detto...

Forse il senso dell'azione di Benedetto XVI non e' la forza, o il pugno duro, e' ricondurre ognuno al senso di responsabilita'.

Di responsabilita' ha parlato anche recentemente il Card. Bagnasco sulle vicende italiane.

La responsabilita' riguarda tutti....
grandi e piccoli.

Credo che sia giusto, rispettare la realta' delle cose... hai figli, hai una donna, vuol dire che hai fatto la tua scelta, e' questa la tua verita' personale quindi rispettala, sii uomo con te stesso e con chi ti sta vicino.

Preferisco vederla cosi' la cosa. Certamente questi uomini hanno tradito il loro voto, ma penso rischierebbero anche di perdere se stessi, se non fossero paternamente invitati alla loro responsabilita' su cio' che hanno fatto.

Non sono espertissimo in materia ma da piu' di un decennio si mormora che il clero africano, cresciuto velocemente, sia molto fragile sotto tutti i punti di vista.... uno e' questo.

Non mi sorprendo.....

Raffaella ha detto...

Concordo...pugno duro e' un titolo ad effetto, ma non descrive l'operato del Papa.
R.

Giovanni ha detto...

A me sembra la logica conseguenza di ciò che il papa ha detto in Africa. L'educazione prima di tutto. Educare alla sessualità, secondo me, è anche questo. Badate che i vescovi non sono stati scomunicati, ma è chiesto loro di fare ordine nella propria vita. Da laici possono servire la chiesa e la famiglia in modo migliore che da vescovi!