mercoledì 26 agosto 2009

La Lega ci lasci almeno la pietà (Lucio Brunelli)


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Il Papa: "Il creato, materia strutturata in modo intelligente da Dio, è affidato dunque alla responsabilità dell’uomo, il quale è in grado di interpretarlo e di rimodellarlo attivamente, senza considerarsene padrone assoluto. L’uomo è chiamato piuttosto ad esercitare un governo responsabile per custodirlo, metterlo a profitto e coltivarlo, trovando le risorse necessarie per una esistenza dignitosa di tutti" (Catechesi)

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Facciamo così: raccogliamo in un solo post tutti gli articoli sulle polemiche di oggi

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Riceviamo e con grande piacere pubblichiamo questo articolo di Lucio Brunelli che cade a proposito dopo l'ennesima sparata della Lega:

Lo scontro con la Chiesa

La Lega ci lasci almeno la pietà

Lucio Brunelli

Sale la tensione fra Lega e Vaticano sul tema rovente dell'immigrazione.
L'ultima scintilla è stata provocata dai pronunciamenti seguiti al dramma dei 76 eritrei affogati nel Canale di Sicilia mentre tentavano di raggiungere l'Italia.
Giustamente dalla Santa Sede, per bocca dell'arcivescovo Antonio Maria Vegliò, erano venute parole di dolore e indignazione, per ricordare che la vita di un clandestino non vale meno della nostra, che anche l'immigrato irregolare insomma è una persona umana, dotata di diritti inalienabili, da rispettare in ogni circostanza. Le dichiarazioni del presidente del Pontificio Consiglio per i migranti, tuttavia, erano molto garbate, non chiamavano in causa direttamente le politiche del governo Berlusconi o le scelte della Lega. Erano un invito forte, a tutti, per un'assunzione di responsabilità.
Maldestramente, quattro giorni fa, invece, il ministro Roberto Calderoli attaccava personalmente l'arcivescovo. «Solo un messaggio chiaro - queste le sue parole - può fermare i viaggi della disperazione, che, purtroppo, hanno portato a morire, nelle acque del canale di Sicilia, tanti, partiti anche sulla base dei messaggi dell'opposizione o di monsignor Vegliò». Poco avvezzo alle cose ecclesiastiche e con fare grossolano, Calderoli aveva aggiunto che il monsignore in questione esprimeva solo opinioni private ed era già stato «contraddetto dalla Santa Sede». Il ministro evidentemente aveva confuso Vegliò con il suo vice, monsignor Agostino Marchetto. Le severe prese di posizione di quest'ultimo contro il pacchetto sicurezza e le reazioni dell'esecutivo, lo scorso febbraio, avevano in effetti indotto il direttore della sala stampa vaticana a precisare che quelle di Marchetto non potevano essere lette come dichiarazioni ufficiali della Santa Sede.
L'errore di persona e i modi a dir poco scortesi (tanto più trattandosi di un ministro) hanno reso inevitabile, ieri, la replica di Vegliò: «È inaccettabile e offensivo quanto viene riportato nella dichiarazione del ministro, quasi che io sia responsabile della morte di tanti poveri esseri umani, inghiottiti dalle acque del Mediterraneo». L'arcivescovo ha pure precisato di avere l'onore di parlare a nome della Santa Sede e non essere mai stato contraddetto né dal Vaticano né dalla Conferenza episcopale italiana. Si tratta di una nota firmata e diffusa da Vegliò. Certamente, prima della pubblicazione, avrà ottenuto il placet delle massime autorità ecclesiastiche. Stavolta non possono esserci prese di distanza.
Bisogna aggiungere che negli ultimi tempi altri ministri leghisti, Maroni e Bossi, avevano punzecchiato il Vaticano invitandolo, con toni facilmente demagogici, ad aprire le proprie inaccessibili porte agli immigrati.
Dai sacri palazzi si era preferito abbozzare o sdrammatizzare. Ogni volta che il Papa o il cardinale Bagnasco parlano di immigrazione, peraltro, sono sempre attenti a unire il richiamo alla solidarietà al rispetto della legalità.
Posizione quindi non ingenuamente «buonista» ma improntata a umanità e realismo. Quel realismo che porta comunque anche il governo ad accettare una maxi sanatoria per oltre 700 mila badanti e colf. Ma certo: se la Chiesa fosse un partito non avrebbe alcuna convenienza oggi a mettersi in rotta di collisione con la Lega. Sulle politiche dell'immigrazione l'opinione pubblica chiede a larga maggioranza una linea di maggiore fermezza contro i clandestini e spesso mal sopporta i richiami alla pietà e
all'accoglienza (specie quando suonano astratti e moralistici). Ma la Chiesa non è un partito. Cerca, fra mille incoerenze, di guardare al mondo con lo sguardo di Cristo. Si poteva restare muti, si poteva non provare almeno un po' di dolore e di vergogna, davanti a queste persone meno fortunate, in fuga dalla guerra e dalla fame, lasciate morire senza soccorso alcuno nel Mare Nostro? Il cristiano rispetta le autorità, ma questa carità è per lui, davvero, una delle poche cose «non negoziabili».

© Copyright Eco di Bergamo, 26 agosto 2009

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Farebbero meglio a stare zitti. Purtroppo sono in Parlamento.

cristiano ha detto...

Basta con queste polemiche e queste grida scomposte di ingerenza della Chiesa negli affari di Stato. Ma non hanno capito che vivamo nel mondo anche se non siamo del mondo e tutto quello che accade nel mondo ci interessa e ci sta a cuore!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Non siamo stoici o buddhisti e non ce ne freghiamo. Non ci metteranno mai a tacere. grideranno anche le pietre!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

SERAPHICUS ha detto...

Ecco il punto:
"Il cristiano rispetta le autorità, ma questa carità è per lui, davvero, una delle poche cose «non negoziabili»."

Ormai i nodi vengono al pettine. Era ora. Non ho mai capito la ragione per la quale un cattolico potrebbe identificarsi con questo "centrodestra", e innanzitutto con certi esponenti e partiti che lo compongono.

Certamente, lo sfacelo politico e culturale in questo paese è tale che non si è potuta sviluppare una vera cultura politica. Ma se i cattolici credono che basti affermare certi "valori" (che stupida parolona) per essere qualificati politici accettabili in un senso cattolico, si sbagliano, e di grosso.

La commedia politica di questo paese, che in molti ambiti è diventata anche tragedia (vedasi: scuola, università, la farsa della "sicurezza" e ora l'indifferenza di fronte ai bisgnosi), comincia a diventare veramente pericolosa. E intanto i media continuano a istupidire le persone.

Ma è mai possibile che si possa continuare così come abbiamo potuto vedere questi ultimi mesi? Cosa mai può crescere su un suolo inquinato da menzogne di tutti i tipi? E' da rimanere sconcertati.

euge ha detto...

Caro cristiano se la chiesa si facesse chiudere la bocca dal potere politico, non avrebbe più alcuna ragione di esistere.
Non vorrei mai e poi mai una chiesa piegata e sottomessa alla voce di stato.