martedì 6 ottobre 2009

Colpo di scena: errore di traduzione sulla presunta apertura del card. Turkson riguardo al condom (Izzo)


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Riceviamo e con grande piacere e profonda gratitudine pubblichiamo la nota di Salvatore Izzo circa la conferenza stampa del card. Turkson.
Mi astengo da ogni commento perche' mi sono cadute le braccia e ringrazio, come sempre, Izzo per la professionalita' e l'impegno
.
R.

SINODO AFRICANO:ERRORE TRADUZIONE IN APERTURA TURKSON A CONDOM

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 6 ott.

La Sala Stampa della Santa Sede ha diffuso la trascrizione della risposta in inglese data ieri dal card. Peter Turkson, relatore generale del Sinodo Africano, in tema di prevenzione dell'Aids.
Secondo la traduzione simultanea fornita ieri dalla stessa Sala Stampa il porporato aveva detto che "se una persona sa di essere contagiata non dovrebbe avere rapporti", ma se tale indicazione non viene seguita "per carita' in quel caso consiglierei l'uso dei preservativi".
Nel testo diffuso oggi - invece - Turkson e' piu' sfumato e si limita a dire: "qualcuno, in tale situazione, ha consigliato l'uso del condom da parte del partner che ha l'Hiv/Aids in modo da non diffonderlo".
In realta' l'errore di traduzione non stravolge il pensiero del cardinale ganese, ma in questa materia anche le sfumature sono importanti.
Resta confermata anche nella versione diffusa oggi, pero', la precisazione che il problema della liceita' del condom si pone per le coppie regolarmente sposate perche' secondo il relatore generale del Sinodo, senza la fedelta' nella coppia il preservativo non da' risultati.
"In Ghana - ha spiegato in proposito il card. Turkson - la nostra piccola Chiesa Cattolica ha circa il 30 per cento di tutte le istituzioni sanitarie del Paese: dopo il Governo forniamo il piu' gran numero di strutture ospedaliere e da una nostra indagine abbiamo scoperto che in questi ospedali - ha spiegato il card. Turkson - anche quando la gente propone l'uso del condom, esso e' efficace solo nelle coppie in cui c'e' anche la scelta di essere fedeli. L'uso ordinario dei preservativi, solo come stop all'aids, non e' nel nostro caso previsto e apprezzabile". E anche nel caso delle coppie "in cui uno dei due partner puo' essere infetto da Hiv/Aids, diciamolo chiaramente stiamo parlando di un prodotto di fabbrica e ci sono qualita' differenti". Infatti, "ci sono condom che arrivano in Ghana dove, a causa della calura, si rompono durante l'atto sessuale, e in questo caso da' ai poveri un falso senso di sicurezza che facilita piuttosto la diffusione dell'Hiv/Aids".
Ecco perche' come Chiesa, ha sottolineato Turkson in perfetta sintonia con le parole dette lo scorso 17 marzo dal Papa sull'aereo in volo verso il Camerun, "siamo riluttanti anche nel caso, sapete, delle relazioni coniugale e fedeli le persone sono riluttanti a parlarne. Ma - ha scandito il porporato del Ghana - la nostra principale preoccupazione e le nostre priorita' sono tali che la prima cosa che diremmo sarebbe probabilmente questa: l'astinenza e la lealta' e la fedelta' e rinunciare al sesso quando non e' il caso". Dunque, ha ripetuto Turkson, "se qualcuno viene da me con l'Hiv/Aids e vuole sapere il mio punto di vista, so che in tutte le situazioni di consulenza pastorale il pastore non decide mai quel che l'assistito deve fare. E' lo stesso che accade nelle consulenze psicologiche: esponi le questioni, discuti le questioni con l'assistito e permetti alla persona di decidere, prendere la sua propria decisione. In questo caso, non sottovaluterei la possibilita' che qualcuno che ha l'Aids, riconoscendo il proprio impegno cristiano, semplicemente decida di astenersi dal sesso".
"Non ne ho incontrati molti cosi' - ha ammesso il cardinale - ma un certo numero: cristiani e cattolici che riconoscendo che hanno l'Aids, si sono semplicemente astenuti o rifiutati (di avere rapporti sessuali) per il timore di diffondere il virus". In ogni caso, considerata anche la percentuale di rischio che permane ed e' legata alla qualita' dei condom, per il card. Turkson sarebbe meglio che "l'ammontare delle risorse utilizzate per produrre preservativi, se fossero spese per sostenere gli anti-retrovirali. Saremmo piu' felici in Africa - ha concluso - per la disponibilita' di anti-retrovirali. Le risorse servono a produrre condom per il nostro uso. Se mai me lo chiedessero, io probabilmente direi: usiamo quelle risorse per sostenere la produzione degli anti-retrovirali in modo che siano disponibili alle persone. In questo momento non molti hanno accesso a causa dei costi. Se si hanno i mezzi per abbassare i costi e' probabilmente il grande favore che possiamo fare alle persone che soffrono di Hov/Aids".

© Copyright (AGI)

9 commenti:

Anonimo ha detto...

la sala stampa è di un pressapochismo preoccupante.

Anonimo ha detto...

Molto grave quanto accaduto. Il Santo Padre non è tutelato e la vrità viene stravolta a proprio piacimento. Più relativismo di così!

a. ha detto...

la sala stampa corregge il tiro dopo 24 ore?
ormai è troppo tardi.
e se i giornalisti tirano fuori il nastro con le parole del cardinale?

sonny ha detto...

Oh Signore, ci mancavano i traduttori....aiuto

Anonimo ha detto...

Oggi, la maggior parte dei miei colleghi di lavoro, batteva le mani al cardinale T. , finalemete un uomo che ama parlare con chiarezza.
Siamo stanchi di questo papa, troppo Europeo, troppo arretrato, magari arrivasse un papa nero"insomma di colore".

La stampa ha centrato ancora una volta. Quello che disattende e allarma è il gesuita Lombardi. Sempre tardi, sempre con approsimazione.

Insomma , quando si capirà che alla Sala stampa, i gesuiti"nemici di questo papa" dovranno scomparire?

Non si può servire il Card. Martini, e Bendetto XVI.
O si serve uno , o si serve l'altro.

Diamo la sala stampa ad un laico.
Oggi i laici, sono i veri amici di Benedetto XVI.

Per vescovi e preti, questo papa dovrebbe campare proprio poco.

Poi torneranno tambureli, corni in avorio, danze tribali, danze indu, fiori di zucca, e tutto quanto fa spettacolo. Per chi ricorda il vecchio programma Odeon, tutto quanto fa spettacolo.
A capo rimettere con urgenza, Mons. Piero marini, che dietro le quinte affila già le armi della prossima vittoria al Congresso Eucaristico Internazionale del Canada-.

Li avremo. Indiani, eschimesi, Giubbe Rosse, canoe, per altari, e una buona dose di canti da far arrossire una volta per tutti i tradizionali.

Nel frattempo io leggo "Davanti al Protagonista" di J Ratzinger.
Prparandomi a "quel resto" che rimarrà fedele alla Chiesa e al papa.

mariateresa ha detto...

non so perchè mi ero augurata qualcosa del genere. Il discorso del cardinale mi sembra un po' più di alto respiro rispetto a ieri. Mi sembrava strano che nella sua posizione si fosse lasciato andare nel modo riportato. Teniamolo a mente anche per il futuro. La stampa è malata, va per riflessi condizionati e luoghi comuni.
Vorrei che Valli riflettesse anche su questo.

Anonimo ha detto...

Perchè averla con G. maria Valli. Fa il suo dovere, di vaticanista, ma non di cattolico.

Forse appartiene alla razza dei cosidetti prodiani e melloniani "cattolici adulti".Che vanno premiati.

Alla fonte bisogna colpire. Via Lombardi dalla sala stampa.Non fermiamoci a ciò che vediamo.

Vedrete, con ironia e perseveranza, il diabolico nemico usa uomini e donne di Chiesa.
Sappiamo che non prevarrà, ma questo papa ha da soffrire.
Preghiamo che il suo Angelo custode lo sostenga e che la Madonna e S. Giuseppe e gli Apostoli lo sostengano.

euge ha detto...

Non ho parole per commentare.....!
Riguardo alla stampa figuriamoci non aspettavano altro. Quando si parla di Africa tutti gli argomenti sono buoni per attaccare il Santo Padre e così è stato. Ancora una volta devo esprimere il mio rammarico sull'intervento tardivo della Sala Stampa Vaticana, non sono mai stata una simpatizzante di Navarro Valls ma, questi episodi non sarebbero sicuramente accaduti con lui alla guida e lo abbiamo sperimentato per più di 20 anni. La Sala Stampa, e non serve che lo spieghi io a chi di dovere ed a chi la dirige, ha il compito innegabile di intervenire e con incisività e tempestività in queste circostanze.
Più vado avanti e più mi rendo conto che Benedetto XVI viene lasciato allo sbaraglio di tutti coloro che non lo hanno mai sopportato prima come card. Ratzinger ed ora come Benedetto XVI; i sabotaggi vengono proprio da coloro che gli dovrebbero essere fedeli visto che sono suoi collaboratori. satana purtroppo, sta trovando terreno fertile e si serve di coloro che per una manciata di popolarità si sono dimenticati di chi sono e perchè portano una talare. Tutto questo è molto triste. Riconosco di essere stata dura nel mio commento ma, sinceramente sono stanca di questi presunti
" collaboratori" che collaborano soltanto quando si tratta di rimbeccare qualcuno sulla liturgia e poi, quando il Papa viene fatto oggetto di articoli al vetriolo come quello di Politi, si guardano bene dall'intervenire.
Ricordatevi che avete marciato per la libertà di stampa, proprio con coloro che ora sparano a zero sul Papa. Già a voi che interessa ......... Dopo un Papa ne viene sempre un altro. E' questo l'esempio che date ai fedeli della vostra fedeltà al successore di Pietro?

euge ha detto...

Già a voi che interessa ......... Dopo un Papa ne viene sempre un altro.


FORSE A LORO NO...... MA, A NOI SI' è bene che questi signori crdinali, vescovi, portavoce e quantaltro, lo capiscano una volta per tutte.