lunedì 5 ottobre 2009
Canti e melodie che esprimono la vitalità del popolo di Dio alla Messa di apertura del Sinodo (Osservatore Romano)
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SINODO PER L'AFRICA (4-25 OTTOBRE 2009): LO SPECIALE DEL BLOG
Duecentotrentanove padri sinodali provenienti da ogni parte del Continente riuniti intorno al Pontefice
Canti e melodie che esprimono la vitalità del popolo di Dio
Canti e melodie africane sono risuonati - domenica mattina, 4 ottobre - nella basilica di San Pietro, dove Benedetto XVI ha presieduto all'altare della Confessione la concelebrazione eucaristica in occasione dell'apertura della seconda Assemblea speciale per l'Africa del Sinodo dei vescovi.
Centinaia di fedeli con gli abiti tradizionali hanno riportato per qualche ora tra le navate i colori vivaci caratteristici del loro continente.
Al canto delle Laudes regiae hanno fatto l'ingresso processionalmente in basilica 239 padri sinodali, tra i quali 33 cardinali, 3 padri delle Chiese orientali, 75 arcivescovi, 120 vescovi, 8 presbiteri e 55 collaboratori.
All'inizio della celebrazione, il Papa ha invocato il dono dello Spirito Santo sull'assemblea del Sinodo, "perché rinnovi e rinvigorisca la sua Chiesa, quale segno e strumento di riconciliazione, di giustizia e di pace specialmente nel grande Continente africano". Durante il rito dell'aspersione presieduto dal Pontefice, dopo l'Asperges me cantato dalla Cappella Sistina e dall'assemblea, il coro congolese, guidato da don José Likolo, ha intonato in lingua lingala il canto tradizionale Nakoma peto ("Che io diventi puro").
Alla liturgia della Parola le letture sono state proclamate in varie lingue: la prima in francese, il salmo responsoriale in italiano e la seconda in inglese. Il Vangelo di Marco è stato intonato in latino; alle preghiere dei fedeli le intenzioni sono state elevate in lingua swahili, portoghese, amarico, hausa, lingala e arabo. All'offertorio una rappresentanza di vari popoli africani - religiose e laici di Sud Africa, Nigeria, $\Rwanda, Guinea, Tanzania, Costa d'Avorio, Mozambico, Camerun, Togo e Congo - ha portato i doni all'altare.
La processione offertoriale è stata accompagnata dal canto in lingua kikongo Ee Mfumu, yamba makabu ("Signore, accogli quest'offerta").
Con Benedetto XVI - che aveva fatto il suo ingresso in basilica accompagnato dagli arcivescovi James Michael Harvey, prefetto della Casa Pontificia, Félix del Blanco Prieto, elemosiniere, e dai monsignori Georg Gänswein, segretario particolare e Alfred Xuereb della segreteria particolare - sono saliti all'altare per la preghiera eucaristica: i presidenti delegati del Sinodo, cardinali Francis Arinze, prefetto emerito della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, Wilfrid Fox Napier, arcivescovo francescano di Durban, e Théodore-Adrien Sarr, arcivescovo di Dakar; il relatore generale, cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson, arcivescovo di Cape Coast; il segretario generale, arcivescovo Nikola Eterovic; i segretari speciali Damião António Franklin, arcivescovo di Luanda, e Edmond Dijtangar, vescovo di Sarh.
La celebrazione si è conclusa con l'Ave regina caelorum, intonata dai cori della Cappella Sistina, Mater Ecclesiae e gran coro Ut in fidibus in cordibus, e il canto in lingua lingala >sf01Tokobondela yo e, Mama Maria >sf00("Ti preghiamo, mamma Maria").
Hanno partecipato, tra gli altri, il cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato, l'arcivescovo Fernando Filoni, sostituto, i monsignori Peter Brian Wells, assessore, Fortunatus Nwachukwu, capo del Protocollo, numerosi presuli e prelati della Curia Romana, e il direttore del nostro giornale.
(©L'Osservatore Romano - 5- 6 ottobre 2009)
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1 commento:
Grazie a Dio,questa volta non cerano danze durante l'Offertorio come si e sucesso nel 1994.
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