martedì 14 aprile 2009

Che si smetta di deformare le parole del Papa! (Michel Viot per "Le Monde")


Vedi anche:

La scultura "artistica" di Mons. Di Falco (Cristo sulla sedia elettrica): il commento di Francesco Colafemmina

Assurdità in Francia: Cristo sulla sedia elettrica (non sulla Croce)

Cardinali in pensione? Un'impresa. Quanto è difficile per la Santa Sede ringiovanire i ranghi (Bevilacqua)

Corrado Augias fa il teologo ma dimentica il catechismo (Socci)

Il Papa: «Uniti si costruisce il nostro futuro» (Lorenzoni)

Max vola con il Papa. Bellissima intervista all'autrice del libro, Jeanne Perego

L'opposizione romana al Papa secondo l'abbé Barthe. Quinta parte (Messainlatino)

Il vescovo ortodosso Hilarion non ha escluso un incontro tra il patriarca Kirill e Benedetto XVI a patto di dirimere, prima, le controversie (O.R.)

Fede nell'invisibile. Come può un artista raffigurare la Risurrezione (Timothy Verdon)

Max e Benedetto. Un passero solitario racconta la giornata del Papa: il nuovo libro di Jeanne Perego

La vittoria di Cristo sulla morte negli «Inni sacri» di Alessandro Manzoni (Inos Biffi)

Il Papa: la salvezza di Dio si compirà nonostante le oscurità della storia, la risurrezione ponte fra il mondo e la vita eterna (Radio Vaticana)

La Via Crucis di Benedetto XVI (Jean-Marie Guénois)

Prof. Joseph Ratzinger: Non fa parte della rivelazione cristiana solo la parola di Dio, ma anche il silenzio di Dio (Da Introduzione al Cristianesimo)

Ottocento anni dopo san Francesco torna a inginocchiarsi davanti al “Signor Papa” (Rodari)

Il Papa: "La risurrezione (di Gesù) ha gettato un ponte fra il mondo e la vita eterna, sul quale ogni uomo e ogni donna può passare per giungere alla vera meta del nostro pellegrinaggio terreno" (Regina Coeli)

Il Papa: Cristo risorto dà la forza per affrontare le dure prove di vita

Pasqua nell’Africa di Benedetto XVI. Il nuovo entusiasmo del Camerun (Mastrofini)

Pasqua nell’Africa di Benedetto XVI. A tre settimane dalla visita la gratitudine e la gioia laboriosa delle trappiste angolane (Pozzi)

Messa di Pasqua, 200mila a San Pietro. Il Papa: "Festa di rinnovo, spazio a Dio"

Un Papa di lungo periodo (Le Figaro)

Una settimana fa il devastante terremoto in Abruzzo

Il Papa: la luce vinca su ateismo, crisi e conflitti in Africa e Medio Oriente (Izzo)

Tra le macerie del terremoto in Abruzzo irrompe la speranza della Pasqua (Radio Vaticana)

200 MILA FEDELI IN PIAZZA S. PIETRO E DINTORNI PER IL MESSAGGIO URBI ET ORBI DEL PAPA (Izzo)

Il Papa: il Risorto continua a cercare persone che lo aiutino ad affermare giustizia verità e amore (AsiaNews)

Il Papa teologo: «Senza risurrezione non ci sarebbe speranza» (Vecchi)

Il Papa: "La risurrezione pertanto non è una teoria, ma una realtà storica rivelata dall’Uomo Gesù Cristo mediante la sua "pasqua", il suo "passaggio", che ha aperto una "nuova via" tra la terra e il Cielo..." (Messaggio Pasquale "Urbi et Orbi")

Urbi et Orbi, il Papa ricorda le vittime del terremoto in Abruzzo

FESTIVITA' PASQUALI 2006-2009: LO SPECIALE DEL BLOG

IL TESTO INTEGRALE DELLA LETTERA DEL SANTO PADRE AI VESCOVI CATTOLICI SULLA REMISSIONE DELLA SCOMUNICA AI QUATTRO VESCOVI "LEFEBVRIANI"

Su segnalazione di Eufemia possiamo leggere il seguente articolo di Michel Viot per "Le Monde". Si tratta di un contributo molto interessante che conferma l'alto livello di discussione in Francia.
L'Italia sta solo a guardare...nemmeno una parola sui giornaloni a proposito del Messaggio Urbi et Orbi di domenica.
Senza parole...

R.

TRADUZIONE ITALIANA DELL'ARTICOLO DI LE MONDE (clicca sul link):

Che si smetta di deformare le parole del papa!

Point de vue

Qu'on cesse de déformer les propos du pape

par Michel Viot

LE MONDE | 10.04.09 | 14h02

Je suis attaché à la vraie laïcité et à la liberté d'expression. Pour cette dernière, je conçois parfaitement qu'on puisse s'opposer au Saint-Père, mais encore faut-il critiquer des paroles qu'il a réellement prononcées ou des événements qui ont effectivement eu lieu et qu'il aurait cautionnés.
La levée des excommunications des quatre évêques intégristes ne signifie pas leur réintégration dans l'Eglise catholique. Ils devront s'expliquer sur le passé et leur position présente vis-à-vis du Concile Vatican II et sur l'autorité du pape. Pour l'un d'entre eux, un repentir public sera nécessaire.
Malgré les imprudences de l'archevêque de Recife, l'excommunication latae sententiae ("automatique") prévue par le code de droit canon n'a pas été maintenue, la preuve en est qu'aucune déclaration publique de ce genre concernant la fillette de 9 ans et sa mère après l'avortement n'a suivi. La conférence épiscopale du Brésil a ainsi déclaré, très officiellement, qu'il n'y avait pas eu d'excommunication. Ce qui montre qu'il y a eu absolution.
Dans l'avion qui l'emmenait en Afrique, le pape Benoît XVI n'a nullement préconisé l'interdiction du préservatif et n'a rien dit sur la qualité de sa protection. Si l'on replace dans son contexte, la phrase qu'on lui prête, souvent mal traduite, il ne s'est élevé que contre l'idée que seul le préservatif pouvait vaincre la propagation de l'épidémie. Comme chef spirituel, il a plaidé pour un changement de comportement en matière sexuelle, pour une meilleure maîtrise de ses sens. Et de ce fait, il a mis en garde contre les comportements à risques qui sont la cause principale de la transmission du sida. Le pape a ensuite demandé de plus grands sacrifices pour soigner les malades (25 % des malades du sida dans le monde sont pris en charge par des institutions catholiques). En fait, le pape a renforcé le front de la lutte contre le sida.
Quant à mon attachement à la vraie laïcité, il m'oblige à déplorer que certains politiques aient hurlé ou miaulé avec les loups. Surtout ceux qui ont occupé ou occupent des charges gouvernementales. La laïcité n'est pas à sens unique. Aussi est-il navrant de voir un ancien premier ministre jouer les démagogues alors qu'il a souffert lui-même de la démagogie. "Tu es donc inexcusable, toi, qui que tu sois, qui juges...", écrivait saint Paul aux Romains (chapitre II, verset 1). Non M. Juppé, le pape ne pose pas un problème, il pose les vrais problèmes ! Non le pape n'est pas un autiste, mais c'est plutôt certains membres du monde politique français qui le sont.
Par cette polémique médiatique, ils ont occulté et rendu inaudibles les propos importants que le Saint-Père a tenus en Afrique sur de nombreuses questions (gratuité des médicaments contre le sida, lutte contre la corruption, etc.). Sachez, enfin, vous qui vous dites catholiques, et cela ne vaut pas que pour vous, que des autorités religieuses non chrétiennes ont approuvé le chef de votre Eglise alors que vos propos à son encontre ressemblaient fort à des pierres et à des crachats... mais nous sommes encore au temps de la Passion et pas encore à Pâques.
Michel Viot est prêtre, président de l'association Ecouter avec l'Eglise.

Le Monde

http://www.lemonde.fr/archives/article/2009/04/10/qu-on-cesse-de-deformer-les-propos-du-pape-par-michel-viot_1179228_0.html

5 commenti:

Cindy ha detto...

Perchè in Italia non escono commenti di questa portata?
Sigh Sigh Sigh!

Anonimo ha detto...

Vorrei capire perche i francesi non capiscono il dibatito su Recife (pensano che l'archivescovo è stato coretto dal Papa o dal Vaticano ) e anche non hanno ancora la vera traduzione delle parole del Papa nel aero (ha parlato dei soldi ).

Anonimo ha detto...

Sia benedetta la rete, ragazze. Senza la spinta dei commenti fortemente negativi nei loro confronti apparsi sui vari blog, Le Monde e Co difficilmente avrebbero iniziato a pubblicare commenti pro Benedetto, contribuendo, loro malgrado, a ristabilire una parvenza di verità e giustizia. Da noi, purtroppo, i commenti nei blog (quelli anti giornaloni e pro Benedetto, per intendersi eheheh!) sono volutamente ignorati, a scapito della verità e a favore del pensiero comune. Del resto, basta scorrere alcune rassegne stampa(vedi finesettimana.org) e siti di quotidiani dove si dà prevalentemente spazio a articoli contro, a commenti di laicisti e alla minoranza di fedeli "delusi" dal nostro Benedetto, le cui posizioni sono assai facilmente assimilabili polititicamente a una realtà "di base" che di cattolico conserva assai poco. Papa Benedetto è amato e considerato una guida sicura e credibile dalla stragrande maggioranza dei credenti grati di ascoltare insegnamenti cattolici e arcistufi di essere presi per beoti. Conviene a giornaloni & Co farsene una ragione e mutare atteggiamento.
Alessia

Anonimo ha detto...

Io non capisco una cosa e la scrivo anche se poi c'è chi penserà a cassarla. Tutta questa voglia pazza di farsi riconoscere dai cosiddetti "Giornaloni" (espressione ridicola ndr) non la capisco proprio. Ormai abbiamo capito che la scuola scalfariana ha prodotto i suoi frutti e i direttori a seguire hanno preso tutti quella linea editoriale nei confronti della Chiesa. Anche il mellifluo Paolo Mieli, è uno che appena può sbrana le parole di qualsiasi prelato o cardinale, figuriamoci se dette dal Papa. In breve a me non me ne importa un bel fico secco se Repubblica, Corriere, Stampa, Giornale (eh si, anche il bel Tornielli, anche se qui vedo che piace molto) e via andare continuano con la loro stantìa musica. Lo so che questo porta danni immensi, ma credete che queste lamentazioni cambino qualcosa? Come se le approvazioni di qualunque cosa debba passare dai "Giornaloni", ohhhh, i "Giornaloni", confermatori di quel che viene espresso, andare alla ricerca dell'editorialista che per due righe ha spiegato bene le le parole espresse dal Papa. Chiedetelo a Magdi Cristiano Allam, che è uno che in questo senso ha capito molte cose. Il messaggio di Cristo è più forte dei "Gionaloni" (e per fortuna dico io) per cui scrivano quello che vogliano. Certo non gli sto a fare il fio e certo bis che la mia fede non dipende da quello che scrive il gruppo Mondadori, Rcs, Caracciolo, e uomini portaborse di De Benedetti e Berlusconi. E che Cristo sia con Voi, oltre che con me. I "Giornaloni"... boh! Sparate adesso, sempre che passi, ma dubito.

Bye Matteo.

Anonimo ha detto...

Beh, ad onor del vero, devo dire che questa non me l'aspettavo. Si, do atto a Raffaella che ha avuto l'intelligente intuizione di pubblicare il mio post sui "Giornaloni" che pensavo venisse, come già scritto in esso, cassato. E invece no. Per questo ringrazio, davvero, umilmente per lo spazio non negatomi. Vedo che non ci sono neanche reprimende al mio post, cosa che, in tutta franchezza, mi aspettavo e anche qui sbagliavo, ma sapete, non sono un supereroe che se ne frega di tutto e tutto gli scivola di dosso. Vedere che nessuno abbia contestato quanto scritto da ma e dalla logica assurda dei "Giornaloni" che contesto in toto, mi rincuora. Perchè quando qualcuno mi è contrario, a suo accettabilissimo giudizio, com' è naturale umanamente mi dispiace, ma sta nel reciproco dibattito tutto ciò e quindi lo accetto volentieri, ci mancherebbe. Ma come tutti voi, io scrivo quello che penso al di la delle conseguenze che può avere il mio modo di pensare, e sempre nel limite e nel rispetto delle persone e del loro onorabile punto di vista. In breve, è una questione di rispetto anche nel disaccordo, cercando di non portare questo a "divorarci" e "sbranarci". Allora penso o che i miei fratelli e sorelle in Cristo non considerano più quello che scrivo fino al punto di non dedicarmi più alcuna riga, oppure che ci sia dell'accordo fra il vostro pensare e le mie parole. Sono propenso a pensare e a credere alla seconda che ho scritto. Ma se anche così non fosse, rimane la rispettabilità delle posizioni culturali, religiose, intellettuali o più semplicemente personali. Comunque sia, grazie! Prego per questo blog tutti i giorni a messa e al santo Rosario nella mia parrocchia san Giuseppe artigiano della mia città col mio pastore don Paolo. Lo faccio perchè è una fonte di notizie incredibile, il blog, e per questo lo trovo interessante e necessario sotto un profilo cristiano, sia perchè sono disposto ad avere un confronto diretto con chi, come me, non gradisce avventurarsi in luoghi-web dove ci si "sbrana" davvero senza ritegno per il solo gusto di spararla più grossa del precedente. No, non sono spazi o luoghi che mi si addicono. Detto ciò, che mi sembrava il minimo che potessi fare, vi abbraccio in Cristo Risorto.. Matteo.