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Sicurezza, ha parlato mons. Marchetto o il Vaticano?
Roma, 2 lug (Velino)
“Porterà dolore”: torna alla carica monsignor Agostino Marchetto, segretario del Pontificio consiglio per la pastorale dei migranti e degli itineranti, che si dice “triste e dispiaciuto” per l’approvazione del ddl sicurezza. In alcuni commenti rilasciati nella giornata di oggi, l’arcivescovo ha ribadito le sue perplessità.
La sua è voce autorevole e competente, sia per l’incarico che ricopre, sia per la lunga frequentazione della materia, e riscuote molta eco all’esterno dei sacri palazzi.
Sulla stampa il suo nome è frequentemente associato al Vaticano, intendendo le sue parole come espressione di un pensiero elaborato oltretevere. Presupposto non sempre vero.
È già successo tempo fa che - attraverso una nota di padre Federico Lombardi, direttore della Sala stampa - la Santa Sede abbia preso le distanze dall’attribuzione dei pronunciamenti del presule al “Vaticano”.
E anche nei corridoi vaticani si fanno strada alcune perplessità sull’opportunità e sulle modalità di certe dichiarazioni. E ad ogni esternazione l’interrogativo si ripropone.
Se si tratti cioè di interventi concordati con il capo dicastero, monsignor Antonio Vegliò, titolato a parlare ufficialmente a nome della Santa Sede, o non piuttosto dell’espressione di opinioni personali.
Anche oltretevere si aspetta, nel frattempo, un intervento della Cei - competente “per territorio” -, che ha preferito per il momento non prendere posizione ufficiale.
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Ritorna il discorso di don Bux: i prelati non generino confusione!
Se si tratta di opinioni personali lo dicano chiaramente.
R.
5 commenti:
Di sicuro il provvedimento del governo “porterà dolore” a tutti i delinquenti e farabutti che con la loro presenza abusiva, danneggiano i veri "poveri cristi" bisognosi di aiuto e cristiana accoglienza!
Mons. Marchetto ha perso un’altra occasione per stare zitto!!!...
Il fatto che però il Vaticano e la CEI, che normalmente non sembrano poter fare a meno di avere una opinione su tutto, in questo caso non abbiano preso posizione, non mi sembra, per lo meno a livello di coerenza, qualcosa di cui rallegrarsi. C'è sempre un politically correct nei confronti della destra compiacente che viene mantenuto. Ma forse è solo un'impressione.
Ste
caro gianpaolo, ognuno di noi ha questa occasione... persino io e lei
Caro Ste, ma forse è il contrario. Come mai quando un prelato qualsiasi(indipendentemente dal fatto che sia la posizione ufficiale della Chiesa o meno) esprime un'opinione contraria su aborto, eutanasia, coppie di fatto, omosessualità certi media e gran parte del mondo politico italiano si stracciano le vesti gridando all'ingerenza politica del Vaticano e in quest'occasione gli stessi media riportano a gran titoloni la posizione assunta da Marchetto, usandola per sostenere le proprie tesi? Non ti puzza di strumentalizzazione politica della Chiesa? A me tanto. Che poi non accogliere i più dieseredati, bollandoli tutti come delinquenti, è assolutamente anticristiano, non è certo in discussione. Anche se, non avendo letto il testo del provvedimento, non posso neanche io giudicarlo. maria Pia
Qui non si tratta di stare zitti oppure no! Qui si tratta che ogni volta si parla di immigrazione clandestina e di provvedimenti del governo, Marchetto comincia a sparare frasi sensazionali che facilmente vengono strumentalizzate dalla stampa. Si possono esprimere opinioni anche contrastanti ma, con un pò di furbizia che non guasta mai. Del resto, Marchetto deve rendersi conto che oggi come oggi, non basta la carità cristiana per far girare bene il mondo. Ogni tanto, bisogna anche togliersi di dosso il falso buonismo e non permettere che i clandestini disonesti e senza voglia di accettare le regole del paese che li ospita o li accoglie, siano giustamente puniti per questo.
Marchetto, eviti di parlare di legge xenofoba ....... mi pare che questo termine ultimamente si esageratamente usato. Anche perchè che voi lo crediate oppure no, in Italia la colpa del numero sempre crescente di immigrati, viene data al Papa e sinceramente, io sono stufa che Benedetto debba pagare sempre per dichiarazioni di Monsignori che amano troppo la popolarità che danno i giornali quando si rilasciano certe dichiarazioni.
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