mercoledì 2 settembre 2009

Il lato oscuro del Cav. faccia riflettere i cattolici sul rapporto con il potere (Maurizio Crippa)


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Riflessioni di Salvatore Izzo per il blog sulle odiose vicende di questi giorni

Su segnalazione del nostro Franco leggiamo:

Più che al taglione siamo alla rappresaglia

IL LATO OSCURO DEL CAV. FACCIA RIFLETTERE I CATTOLICI SUL RAPPORTO CON IL POTERE

di Maurizio Crippa

Che a cominciare sia stata Repubblica con le sue dieci domande è una considerazione pertinente ma anche irrilevante. Soprattutto se viene usata a scusante per Vittorio Feltri - vedi Carlo Giovanardi, che invece della privacy stavolta invoca la legge del taglione. E poi qui, più che al taglione, siamo alla rappresaglia. Che informazione e politica navighino ormai a vista nella feccia è un`altra considerazione pertinente.
Ma anche non sufficiente, se si vuole provare a capire che cosa stia accadendo ai rapporti tra la chiesa e la politica (e la società, e virtualmente "lo stato", come ha scritto sul Corriere Galli della Loggia).
L`"affaire Boffo-Feltrusconi", pessimo comunque lo si guardi, ha forse qualcosa da insegnare prima di tutto ai cattolici.
"Ex malo bonum", può aiutarli a rinfrescare un paio di nozioni base di realismo cristiano e politico trascurate negli ultimi tempi. Quello del Giornale - che sia attendibile, o no, la dissociazione di Silvio Berlusconi - è stato un avvertimento. E non vi è chi non l`abbia colto, nei Sacri Palazzi.
"Diciannovismo", nel senso delle squadracce, per citare l`immagine usata da Rocco Buttiglione. Un`intimidazione diretta, più che alla persona di Dino Boffo, agli ambienti ecclesiali che si sono permessi di criticare tanto il Berlusconi "privato" quanto alcune scelte del governo, immigrazione e altro. Se poi quegli ambienti siano "tutta la Cei" o solo una parte, è un`altra faccenda.
Come pure capire se - come si evince da alcuni segnali, non ultima l`intervista di Gian Maria Vian, direttore dell`Osservatore Romano, al Corriere di ieri - in Vaticano hanno di meglio da fare che non occuparsi di "Papi".
Quello che è apparso con violenza è il "lato oscuro della forza" del Cavaliere, un suo inaspettato carattere vendicativo. O forse, come ha scritto ieri il Foglio, siamo alla scoperta di un suo difetto di "autostima".
Ma in fondo è indifferente. Il punto vero è che cosa dovrebbe trarre da questa rivelazione il mondo cattolico. La chiesa non ha come vocazione di fare la guerra al potere, né l`ha mai avuta - san Paolo ammoniva i cristiani a rispettare l`autorità costituita, non a misurarne la moralità. Ugualmente, non è nemmeno scritto che i cattolici, e persino i loro vescovi, non possano avere ed esprimere posizioni anche divergenti sull`operato del governo. Tanto più in Italia, dove l`unità politica è finita da decenni. I cristiani non hanno patria, non si sentono più forti di quelli che sono. Tantomeno nell`occidente di oggi. Ilvo Diamanti su Repubblica ha scritto: "E` singolare vedere la chiesa all`opposizione".
In realtà, è ancor più singolare pensare che sia al governo. E non solo perché questo è un governo senza cattolici, ma perché non è cosa. E non è più tempo. Servirebbe dunque un rapporto un po` meno schematico col potere.
La fede, con un pizzico di ragione, aiuta a riconoscere situazione per situazione le buone leggi e i buoni compromessi. E a distinguerli dalla svendita all`ammasso della propria identità e anche dalle logiche di puro (e magari legittimo) "do ut des". Soprattutto, bisogna imparare a non idealizzare il potere o chi lo incarna. Si può continuare a votare Berlusconi oppure no (in Vaticano probabilmente pensano che vada bene così). Ma forse il lato oscuro di Berlusconi, o almeno lo squadrismo di Feltri, dovrebbero far riflettere su qualche eccesso di sacralizzazione e di (ingenua) proiezione mitologica messe in scena con troppa enfasi, quando nacque il Pdl.
L`altra questione è che si rischia di restare impiccati alla corda del moralismo (l`uso strumentale della morale), laddove la coerenza con le proprie visioni sia l`unico metro di giudizio. E l`unico punto di forza per le proprie battaglie etiche contro tutto il mondo. Uno scrittore cattolico, Alver Metalli, ha scritto: "Dove l`irreprensibilità morale è il solo ideale, là prospera il ricatto".

© Copyright Il Foglio, 1° settembre 2009 consultabile online anche qui.

1 commento:

Antonio ha detto...

Mi chiedo quale azione malvagia abbia compiuto Dino Boffo per essere attaccato in un modo tanto vile.
Andiamo ai fatti e vediamo come il Direttore è intervenuto sulle vicende private di Berlusconi una volta e solo per chiedere più sobrietà ai politici.
In risposta ne ha ricevuto una valanga di fango.
Si sa,lui è generoso solo con le sue pupe.
Berlusconi è come Erodiade...