sabato 12 settembre 2009

Il vaticanista John Allen: «Obama ha il linguaggio degli insegnamenti della Chiesa di Roma» (Palumbo)


Vedi anche:

Ecco chi decide (e come cambia) il peso futuro dello Ior (Il Foglio)

Mons. Gérard Njen: La liturgia ritmo della vita dei popoli africani (Osservatore Romano)

Padre Lombardi è convinto che ci siano grandi possibilità per la comunicazione ecclesiale (Zenit)

Il senso di una lettera sull'insegnamento della religione nella scuola (Osservatore Romano)

Mons. Marchetto: l’11 settembre, spartiacque per il rapporto tra le religioni (Radio Vaticana)

11 settembre 2001, la data impressa a fuoco nel libro dell'umanità. La preghiera del Santo Padre

Se il giornalista è un dilettante. Riflessioni del Prof. Giovanni Tridente sul "caso" Boffo

La collaborazione tra Chiesa e Stato al centro dell'incontro tra il Papa e il presidente di Panama

“La questione non finisce qui”. Sul caso Boffo e sul suo successore. I commenti di Magister e del prof. De Marco

Messaggio per la fine del Ramadan: cristiani e musulmani uniti per sconfiggere povertà ed estremismo che si impossessa del nome di Dio (R.V.)

Presentato l'incontro tra il Papa e gli artisti. Mons. Ravasi: ristabilire l'alleanza tra arte e fede (Radio Vaticana)

Grazie a Roberta :-)

Abruzzo, la solidarietà della Chiesa (Diego Motta)

Serve un patto tra religioni per combattere la povertà (Blair)

Obama, una biografia cattolica (Daniele Castellani Perelli)

Con il nuovo impianto solare il Vaticano all'avanguardia nella produzione di energia pulita (Osservatore Romano)

Colloquio con il gesuita Paolo Dall'Oglio del monastero siriano di Mâr Musâ: Islam di popolo e tradizione cristiana orientale (Osservatore Romano)

Bertone vara l’operazione trasparenza per la banca vaticana (Tornielli)

Comunicazione

Benedetto XVI e Obama: la religione come fattore di pace. Intervista al filosofo francese Henri Hude (Zenit)

In un libro donato al Papa i ricordi del viaggio a Brindisi (Osservatore Romano)

Il Papa: "Dio, con la creazione, ha dato all'uomo le chiavi della terra, e si aspetta da lui che sappia usare questo grande dono facendolo fruttificare in modo responsabile e rispettoso" (Discorso)

Missionari, volontari e giornalisti a confronto sui temi del prossimo Sinodo per l'Africa (Radio Vaticana)

Per prima volta un musulmano al Sinodo. Invitato anche il capo della Fao (I.Media)

Sinodo, una speranza per l'Africa. Assenti all'incontro di oggi le grandi testate giornalistiche italiane

Preti in rivolta: «Il popolo scelga il vescovo» (Baretti). Che bellezza! Perchè non facciamo le nominations come al GF? Meno appelli, più preghiere!

Camillo Ruini: Io cardinale vi spiego la laicità (Il Sole 24 Ore)

L'istinto missionario della Chiesa: Luca Volontè commenta il Messaggio del Santo Padre per la Giornata Missionaria Mondiale (Liberal)

"Avvenire" ha due lettori tra loro discordi: i vescovi e il Vaticano (Magister)

Il politologo Diotallevi spiega che la chiesa non può guardare al Centro perché è lei “il centro della società” (Rodari)

Abbè Barthe: Le discussioni fra la Santa Sede e la Fraternità San Pio X: il Concilio visto alla luce dell’interpretazione di Mons. Gherardini?

Per capire il Papa sul caso Boffo basta rileggere la sua enciclica (Bruno Mastroianni)

La conversione cattolica di Barack Obama (Moltedo)

Riflessioni di Francesco Agnoli sull'affare Boffo

Il vaticanista John Allen - «Per la Santa Sede Barack è un alleato fondamentale nel riavvicinamento al mondo islamico».

«Ha il linguaggio degli insegnamenti della Chiesa di Roma»

Marilisa Palumbo

«In Italia non è una novità, ma per gli americani il fatto che un presidente, soprattutto un presidente non cattolico, abbia la capacità mostrata da Obama di usare un linguaggio che viene direttamente dalla tradizione e dagli insegnamenti della Chiesa di Roma, è una vera scoperta ».

John L. Allen, Jr., corrispondente del National Catholic Reporter e analista di affari vaticani per la Cnn e la Npr, è tra i pochi vaticanisti americani a essere apprezzato sia dai cattolici di orientamento conservatore sia da quelli progressisti. Sin dall’insediamento di Obama ha scritto che, se da un lato il nuovo presidente ha un rapporto conflittuale con la gerarchia cattolica americana a causa delle sue posizioni su aborto e ricerca sulle staminali, dall’altra egli rappresenta per il Vaticano, sotto molti punti di vista, un alleato migliore di quanto non fosse George W. Bush.

Dopo il discorso di Obama al Cairo, facendo riferimento al viaggio di Benedetto XVI in Medio Oriente meno di un mese prima, lei scrisse di una «intrigante prospettiva geopolitica », e tracciò un paragone possibile tra l’alleanza Giovanni Paolo II - Reagan per sconfiggere il comunismo e quella...

...tra Obama e Benedetto per architettare uno storico riavvicinamento tra l’Islam e l’Occidente.
Nell’intervento del presidente e nelle parole pronunciate dal papa in Giordania c’erano ampie convergenze e non sono stato solo io a notarle, ma molte persone con cui ho parlato della segreteria di stato vaticana.
Queste persone sono convinte che la Santa sede e gli Stati Uniti, agendo insieme, possano aprire un nuovo capitolo nel rapporto con il mondo musulmano.

Ma alla chiesa americana questo non basta.

Non è che i vescovi statunitensi non capiscono questo discorso, ma per la gerarchia cattolica americana i temi della vita umana, aborto in primo luogo, sono spesso dirimenti nel valutare i politici.
Per il Vaticano è diverso, la Santa sede ha una più ampia prospettiva diplomatica, non è interessata solo al tema dell’aborto, ma anche alla relazione tra gli Stati Uniti e il mondo islamico, al multilateralismo etc. Da questo punto di vista Obama è visto come un passo avanti rispetto a Bush.

Inoltre il presidente non solo ha mostrato una particolare attenzione nei confronti della chiesa di Roma, ma anche svelato una “sensibilità cattolica”.

Certo. Anche perché Obama ha, in un certo senso, una formazione cattolica. Nella sua ormai notissima esperienza di community organizer era a libro paga della chiesa, il suo datore di lavoro era la Campaign For Human Developement a Chicago, un’agenzia della conferenza dei vescovi. In quegli anni Obama conobbe la chiesa dal di dentro, ebbe occasione di frequentare il cardinale Bernardin e trasse molta ispirazione dall’insegnamento sociale della Chiesa. Ancora oggi, sa perfettamente come usare il vocabolario cattolico.
E quando parla, soprattutto a una platea cattolica, di rapporto con il mondo islamico, multilateralismo, guerra e pace, lui sa sfruttare al meglio le parole e il linguaggio cattolico. In Italia può non sorprendere, ma in America che lo faccia un presidente, per di più non cattolico, colpisce. E aggiungo che secondo me questo suo sforzo di parlare e rapportarsi direttamente con i cattolici è parte del problema che Obama ha con i vescovi americani. Alcuni di loro hanno paura che il presidente e i suoi alleati cattolici vogliano in qualche modo assumere il ruolo di voce della chiesa nel dibattito pubblico interno. La loro diffidenza nei confronti della Casa Bianca nasce anche da questo.

La sintonia di Obama con il pensiero cattolico spinge qualcuno, al di qua e al di là dell’Atlantico, a ipotizzare una sua conversione, magari al termine del mandato, al cattolicesimo. È un’ipotesi credibile?

Non conosco la sua vita interiore, ma non ho mai sentito nulla che possa suggerire una svolta del genere. Forse è l’esperienza a Chicago, il profondo rispetto che ha per la Chiesa cattolica e i molti amici cattolici, tutto ciò aggiunto al recente esempio di un primo ministro di sinistra (Tony Blair, ndr) che si è convertito al cattolicesimo, a suggerire uno scenario del genere.

© Copyright Europa, 11 settembre 2009 consultabile online anche qui.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

C'è qualcuno che crede a sta roba? Da morir dal ridere!

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo con il primo commento. Questo articolo è "complete rubbish"!

Barbara

Anonimo ha detto...

a Santa sede ha una più ampia prospettiva diplomatica, non è interessata solo al tema dell’aborto.
E` vero , ma vi sembra un piccolo problema quello dell` aborto?Non e` la santa sede che dice sempre ed e` anche vero che l ` aborto causa piu` morti ogni anno che in tutte le guerre insieme?Percio` , capisco che la relazione diplomatica tra Santa sede e USA dev` essere buona,ma restiamo con i piedi per terra...Obama non e` cattolico , e molti suoi collaboratori cattolici non sono nemmeno loro veri cattolici...nel senso vogliamo essere cattolici oppure Kenedysti??