domenica 13 settembre 2009

Terra Santa: straordinaria scoperta archeologica di reperti del tempo di Gesù (Radio Vaticana)


Vedi anche:

Il Papa ai vescovi: basta egoismi (Galeazzi)

Se il Papa dice che i Vescovi non lavorano per la Chiesa (Gian Guido Vecchi)

Benedetto XVI: nella Chiesa c'è troppo egoismo (Giannino)

Il Papa: Nella società civile e anche nella Chiesa chi ha responsabilità non di rado lavora per sé (Cardinale)

Mons. Zimowski: sanità dominata non dall'etica ma dalla logica dell'industria. C'è il rischio di un disastro umanitario mondiale (Radio Vaticana)

Monito del Papa contro il carrierismo episcopale: intervista a Vittorio Messori (Galeazzi)

Il Papa: Maria ci doni il coraggio di testimoniare la Croce (Izzo)

Traduzione dei saluti rivolti dal Papa ai fedeli di lingua tedesca

Il Papa: impariamo da Maria a testimoniare la nostra fede, pronti a pagare di persona (AsiaNews)

Il Papa: Se qualcuno dice di avere fede ma non ama non è credente

L'Angelus del Papa: non basta credere in Dio, occorre amare i fratelli e una vita purissima seguendo Gesù sulla via della croce (Radio Vaticana)

Il Papa: per salvarsi servono vita e comportamento purissimi (Izzo)

Il Papa a Malta nell'aprile 2010 nel 1950.mo anniversario del naufragio di San Paolo (Radio Vaticana)

Il Papa: "Gesù non è venuto a insegnarci una filosofia, ma a mostrarci una via, anzi, la via che conduce alla vita. Questa via è l’amore, che è l’espressione della vera fede. Se uno ama il prossimo con cuore puro e generoso, vuol dire che conosce veramente Dio. Se invece uno dice di avere fede, ma non ama i fratelli, non è un vero credente. Dio non abita in lui" (Angelus)

Confermata la visita del Papa a Malta nell'aprile 2010. L'annuncio dei vescovi maltesi

Salvatore Gentile e Nicola Bux: Trattato sulla coscienza. Per chi l'ha perduta e chi ce l'ha da tempo in crisi (L'Occidentale)

ORDINAZIONI EPISCOPALI: VIDEO INTEGRALE SU BENEDICT XVI.TV

Il Papa: «Fedeli alla Chiesa, non cerchiamo potere e prestigio per noi stessi» (Bobbio)

Mons. Martinelli: "Il Ratzinger che conoscevamo alla Congregazione per la dottrina della fede non corrispondeva al ritratto fatto dai media" (Dignola)

La riforma della riforma è in marcia (National Catholic Register via Messainlatino)

Parole forti quelle pronunciate ieri da Benedetto XVI (Pinna)

Il richiamo del Papa ai vescovi: quell'invito a cambiare rotta che parte da lontano. La straordinaria analisi di Tornielli

Il richiamo del Papa ai vescovi: «Molti lavorano per se stessi» (Tornielli)

Il Papa: "La fedeltà del servo di Gesù Cristo consiste proprio anche nel fatto che egli non cerca di adeguare la fede alle mode del tempo. Solo Cristo ha parole di vita eterna, e queste parole dobbiamo portare alla gente. Esse sono il bene più prezioso che ci è stato affidato. Una tale fedeltà non ha niente di sterile e di statico; è creativa...Fedeltà non è paura, ma è ispirata dall’amore e dal suo dinamismo" (Omelia Ordinazioni Episcopali)

Il Papa a Malta nel 2010?

Sinodo per l'Africa, dossier dell'Agenzia Fides: La Comunità di Sviluppo dell'Africa australe (SADC)

Un anno fa lo storico discorso del Papa al Collège des Bernardins (Parigi). Tre anni fa la pietra miliare di Ratisbona

Giovanni Maria Vian commenta l'omelia del Papa: Gli uomini nelle mani di Dio (Osservatore Romano)

Nuovi vescovi per il Papa e una segreteria ad hoc per Bertone (Rodari)

Il Papa: Maria, una stella nella notte, quando sembra che Dio sia lontano (Izzo)

Il Papa ai vescovi: non lavorate per voi stessi, ma per condurre gli uomini a Dio con fedeltà, prudenza e bontà (Radio Vaticana)

Il Papa: I vescovi devono essere servi fedeli, prudenti e buoni. Non cerchino potere e prestigio

Il Papa: troppi vescovi lavorano solo per se stessi (Izzo)

Il vaticanista John Allen: «Obama ha il linguaggio degli insegnamenti della Chiesa di Roma» (Palumbo)

Terra Santa: straordinaria scoperta archeologica di reperti del tempo di Gesù

Potrebbe essere una riproduzione del candelabro a sette bracci che si trovava nel Tempio di Gerusalemme il bassorilievo scoperto in questi giorni a Migdal, sulle rive del lago di Tiberiade, nel nord di Israele. Una straordinaria scoperta. Il servizio di Fausta Speranza.

La riproduzione del candelabro scolpita su una pietra rettangolare è databile tra il 50 a.C. e il 100 d.C. In ogni caso, emergono i resti di una sinagoga probabilmente degli anni in cui è vissuto Gesù. Solo altre sette della stessa epoca sono state riportate alla luce nel mondo. Si parla di un mosaico ancora tutto da pulire. Il terreno del ritrovamento appartiene ai Legionari di Cristo. E della stessa Congregazione è padre Juan Solana che è responsabile del Centro Pontificio Notre Dame a Gerusalemme. E’ lui a spiegarci l’importanza della scoperta innanzitutto per gli ebrei:

“E’ veramente un ritrovamento molto particolare. Questa pietra, di cui hanno parlato molto gli israeliani ed anche il Ministero delle Antichità d’Israele, sembra sia un ritrovamento unico nel suo genere perché ha diversi segni che si sono trovati già in diversi luoghi in Israele, in monete e in altri muri. E’ però la prima volta che si trovano tutti insieme ed allora questa particolarissima e bella pietra traccia tanti segni di quel periodo. C’è anche il candelabro dalle sette bracci che, a detta degli archeologi israeliani, è il più antico che sia mai stato trovato finora”.

Ma c’è poi un significato e un valore particolare per i cristiani, per i cattolici:

“Sappiamo che a Cafarnao ci sono le fondamenta di una sinagoga dei tempi di Gesù, su cui poi gli ebrei nel IV-V secolo hanno costruito una nuova sinagoga molto bella e grande. Una sinagoga con i banchi, le colonne, affreschi, che si trovano qui dal tempo di Gesù. Mi pare che questo sia un caso unico. Per coloro che non lo sanno, Migdal o Magdala si trova a soli sette chilometri da Cafarnao; quindi, se Gesù si stabilì a Cafarnao per i tre anni del suo ministero pubblico, è chiaro che si sarà trovato più volte ad insegnare, a predicare e ad ascoltare la gente di Magdala. Oltre a ciò, penso che la stragrande maggioranza degli abitanti di Magdala – come tutti quelli delle aree circostanti al lago di Tiberiade – prima o dopo hanno incontrato Gesù. Stiamo quindi parlando di una popolazione che è stata sicuramente testimone oculare della vita, del ministero e dei miracoli di Gesù. E possiamo quindi ben ipotizzare che in questa sinagoga si siano incontrati dei fedeli che sono passati dal giudaismo al cristianesimo proprio nei primissimi anni, perché erano discepoli di Gesù, convivevano con lui, conoscevano gli apostoli, lavoravano nello stesso lago e prima o dopo hanno incontrato il Signore. C’è poi anche il fatto che Magdala è il paese natale di Maria Maddalena e quindi Maria si recò sicuramente tante volte in questa sinagoga per pregare, incontrare la gente ed ascoltare gli insegnamenti”.

© Copyright Radio Vaticana

Nessun commento: