Chi vuole puo' leggere qui l'articolo di Politi segnalatoci dalla nostra Eufemia.
Punto focale di tutto l'articolo e' il seguente passaggio:
"Quindici anni fa, in occasione del primo Sinodo africano, il rullo dei tamburi conquistò le navate della basilica, le donne arrivarono danzando sino all´altare durante l´offerta dei fedeli esibendo ondeggiando i frutti della terra - ananas, banane, spighe di grano - e lo stesso pontefice Giovanni Paolo II celebrò con paramenti che riprendevano decorazioni geometriche africane nei colori rosso e nero del continente. Stavolta l´Africa è stata narcotizzata. Certo, vi sono state preghiere in varie lingue africane ma il rito è stato molto «latino e romano» come se si avesse paura di dare spazio alla creatività della mistica del corpo africana".
Ieri mattina eravano in San Pietro, non alla sagra della polpetta!
La liturgia e' sacra e balletti e casule colorate non fanno altro che distogliere i fedeli dall'incontro personale con Cristo, presente nell'Eucarestia.
Sobrieta', bellezza del rito, regole precise senza disdegnare i canti e le melodie africani, presenti alla celebrazione.
Questa e' la grandezza della liturgia cattolica.
Come disse una volta il Santo Padre, e' proprio guardando alla Basilica di San Pietro che i sacerdoti imparano o non imparano cio' che si deve fare.
E' un vero peccato che gran parte dell'articolo sia stato dedicato ad una battuta decisamente infelice che, ovviamente, ripropone il solito, noioso, paragone fra Papi. E abbiamo chiuso il cerchio.
R.
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6 commenti:
poveruomo. Non potendo dire male dell'intervento del Pontefice e della forza della sua analisi, si è attaccato ai paramenti. Per quello che mi riguarda può anche attaccarsi al tram.
Già, magari era meglio se andava alla sagra della polpetta o della salsiccia, a scelta.
Alessia
Dopo il caso Boffo, si è ritornati ai soliti compitini. Saluti, Eufemia
Le polpette non le può più mangiare il Sig. Politi, perchè le ha... rotte da tempo....scusate!Comunque straquoto la nostra Eufemia, che ha la dote della sintesi!
credo che i problemi dell'Africa su cui focalizzare l'attenzione, e su cui è l'opinione pubblica ad essere narcotizzata, tranne quando deve cavalcare polemiche utili all'occidente, siano altri e non i colori tribali dei paramenti indossati o meno dal Papa. Che il Papa partecipi ai balli delle tribù può essere accattivante e molto coreografico, ma passata la festa i problemi restano.
Forse i problemi dell'Africa ci sono ancora proprio perchè in passato si è passato troppo tempo a ballare!
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