sabato 7 novembre 2009

Benedetto XVI nelle terre di Montini, il Papa “grato di essere bresciano” (Adornato)

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13 commenti:

Il Censore ha detto...

Un ragazzo bresciano decide di protestare pubblicamente contro Benedetto XVI con un sit-in , ma viene immediatamente convocato in questura e deve annullare la manifestazione.

Che cosa pensano i cattolici di questo esempio di sudditanza italiana ad un capo di stato straniero? Quando Bush venne a Roma, fu permesso di manifestare contro la sua politica, perché il dissenso contro Benedetto XVI viene soffocato?

Raffaella ha detto...

Le forze dell'ordina fanno il loro dovere.
R.

gemma ha detto...

il papa per i cattolici non è un capo di stato straniero e quando è in viaggio è una guida spirituale in viaggio apostolico. Le sue uscite pubbliche rientrano nella libertà di predicazione della chiesa, o lo si vuole rinchiudere in Vaticano insieme ai "talebani" cattolici? Il Papa va a Brescia in pace, per i cattolici di Brescia, chi non vuole incontrarlo non è obbligato a farlo, ma credo che i cattolici di Brescia abbiano il diritto di incontrarlo con serenità, senza provocazioni e baruffe di ordine pubblico, visto che per loro ha il significato di un incontro di riflessione e preghiera.
Non mi pare che in Italia siano negate le manifestazioni di dissenso contro la chiesa, che spesso si svolgono proprio ai margini del Vaticano, come quelle radicali e no vat. E in quelle occasioni le parodie e i catelloni anti papa e "talebani" cattolici si sprecano. Contro integralismi veri mai a nessuno che venga in mente non dico un sit in ma nemmeno un pic nic. Che cosa pensano gli atei razionalisti del fatto che ogni dissenso contro altri presunti fondamentalismi o simboli religiosi viene sempre censurato già nelle intenzioni, non solo a Brescia? Che cosa si pensa della evidente sudditanza atea ad un certo tipo di integralismo religioso piuttosto che ad un altro?

Anonimo ha detto...

Il Papa non va a Brescia come capo di stato straniero, bensì come Vescovo di Roma e Primate d'Italia.
Il confronto con Bush è assurdo.
Quali sarebbero i motivi di "dissenso" del suddetto "ragazzo"?
Alessia

Anonimo ha detto...

Scusa Censore, ma se il fatto è avvenuto solo oggi:
il ragazzo in questione ha chiesto il preavviso di 3 giorni al questore "con indicazione del luogo,dell'ora e dell'oggetto della riunione e con l'indicazione delle generalità di coloro che sono designati a prendere la parola"?
Perchè sono i requisiti richiesti dall'art. 18 del T.u.l.p.s.
In questo caso la polizia ha fatto bene perchè innanzittutto ha evitato che il ragazzo rispondesse penalmente del mancato preavviso, inoltre il preavviso è previsto dalla legge proprio per tutelare la sicurezza e l'incolumità pubblica specie in occasione di contro manifestazioni (vedi Cass. pen. sez I,13 giugno 1994).

Antonio

Il Censore ha detto...

@Antonio: la "sollecitazione della questura" è del 31 ottobre (avevo messo il link al gruppo di facebook non per propaganda ma per mostrare che non mi inventavo le cose). Caduta questa motivazione, che ne pensi dei fatti?

@Alessia: parlando di "capo di stato straniero" e Bush, mi riferivo al fatto che lo status di Benedetto XVI in quanto tale non permette di impedire manifestazioni di dissenso. Quali che siano le sue motivazioni, chiedevo un parere sul fatto che gli è stata negata la possibilità di manifestare.

@Gemma: i diritti dei cristiani cattolici sono più "diritti" di quelli non cristiani? I bresciani che vogliono manifestare la loro vicinanza a Benedetto XVI possono impedire a chi dissente dalle sue posizioni di dirlo pubblicamente e nel rispetto delle leggi? Per rispondere alle tue domande, credo che gli atei italiani non ritengano di essere sudditi di nessun integralismo religioso, né di sostenere uno in favore di un altro: semplicemente si sentono soffocati dal potere di una particolare religione e, naturalmente, a questo reagiscono (non ho ben capito la domanda sulla censura sul il dissenso contro "altri" fondamentalismi).

@Raffaella: non ho capito, stai dicendo che le forze dell'ordine devono impedire l'espressione di dissenso contro Benedetto XVI? Immagino intendessi qualcos'altro, puoi spiegarmelo meglio?

Saluti

Raffaella ha detto...

Personalmente ho la massima fiducia nelle forze dell'ordine.
Se hanno ritenuto di convocare una persona in questura, sono convinta che abbiano avuto le loro buone ragioni.
Non sta a me sindacare se siano giuste o meno.
R.

Anonimo ha detto...

Evidentemente se è stato convocato in questura forse non si trattava di un semplice sit-in hanno fatto bene le forze dell'ordine ad intervenire.
Nessuno è obbligato a sentire Benedetto XVI e seguire ciò di cui parla; come nessuno era obbligato a seguire Bush visto che lo hai tirato in ballo.
Evitiamo queste provocazioni che sono dettate la maggior parte delle volte forse solo dalla rabbia che questo Papa raccoglie intorno a se tantissima gente e tanto affetto; nonostante il parere contrario di politici, cattolici adulti, conduttori televisivi , subrettine etc etc.

Peppone ha detto...

"Che cosa pensano i cattolici di questo esempio di sudditanza italiana ad un capo di stato straniero? "

Il classico slogan anticlericale.
Hai ragione anonimo queste reazioni sono dettate dalla rabbia di coloro che erano convinti che questo Papa sarebbe stato ignorato ed invece non è stato così anzi!
Riguardo a ciò che dici sui cattolici adulti, conduttori televisivi, subrettine etc etc, questa gente crede purtroppo per loro, di comprendere il valore di un Papa, soltanto dall'esteriorità e da quanto è mediatico.
Pazienza........ evidentemente più di lì non vanno.

Anonimo ha detto...

Caro Censore,la questione che ho avanzato non è affatto superata.
Prendo atto che il preavviso c'è stato ma trattandosi di 2 manifestazioni simultanee il questore può ,proprio per motivi di sicurezza, vietarne 1 o addirittura entrambe.
Il riferimento alla sentenza della Cassazione che ho postato si riferisce proprio al caso di manifestazione e contro manifestazione.

Quanto ai fatti,a me non sono mai piaciti quelli che si mettono a disturbare le manifestazioni di altri,a presindere da chi siano.
La considero una questione di rispetto per chi vuole serenamente prender parte ad una manifestazione.
Precisato questo,per me il ragazzo può fare tutte le manifestazioni ed i sit-in che vuole ma ribadisco che in questo frangente la decisione della questura mi appare giustificata.

Antonio

euge ha detto...

"semplicemente si sentono soffocati dal potere di una particolare religione e, naturalmente, a questo reagiscono "

Di quale soffocamento parli? La religione cristiana non obbliga nessuno a seguire ne i suoi principi ne tantomeno chi li predica; non si manifesta dissenzo per una cosa che non è imposta.
Ognuno è libero di scegliere; ma, chi segue la religione e chi la predica, ha il diritto di seguirla ed in sicurezza.

gemma ha detto...

" i diritti dei cristiani cattolici sono più "diritti" di quelli non cristiani? I bresciani che vogliono manifestare la loro vicinanza a Benedetto XVI possono impedire a chi dissente dalle sue posizioni di dirlo pubblicamente e nel rispetto delle leggi? "

i diritti dei cattolici non sono più diritti degli altri ma visto che il Papa non va a Brescia tutti i giorni ed è stato invitato, il diritto di incontrarlo con serenità non mi pare sia lesivo dei diritti di chi non vuole farlo

"Per rispondere alle tue domande, credo che gli atei italiani non ritengano di essere sudditi di nessun integralismo religioso, né di sostenere uno in favore di un altro"

strano, non mi ero accorta di questa "par condicio" nei confronti dei talebani di altre religioni, ma evidentemente sarò io ad essermi distratta: Eppure vivo più a contatto con atei che con cattolici, quindi è un ambiente che conosco bene

" semplicemente si sentono soffocati dal potere di una particolare religione e, naturalmente, a questo reagiscono (non ho ben capito la domanda sulla censura sul il dissenso contro "altri" fondamentalismi)"

la censura sul dissenso contro altri fondamentalismi? E' quella che scatta tutte le volte che qualcuno osa attaccare simboli non cristiani. Sul crocifisso, sul papa, sulla chiesa si invocano di volta in volta la libertà di critica, di satira, di espressione dell'arte, per cui tutto diventa lecito o si reclama con forza sia tale. Le famose vignette danesi sono state subito ritirate e chi le ha pubblicate isolato. Il crocifisso "inquieta", il burqa, la sharia e la lapidazione delle adultere no, nemmeno le feministe. Gesù crocifisso è rappresentabile in tutte le forme e sembianze, altri simboli religiosi no, eppure non solo in nome della croce sono state condotte nefandezze, come piace argomentare di questi tempi. In Inghilterra in una trasmissione della BBC durante un gioco si cestinava la Bibbia ma guai mai farlo con qualche altro libro sacro (ordini di produzione). Eppure un razionalista lungimirante dovrebbe guardare anche al futuro e non solo a ciò che non lo opprime nel presente solo perchè al momento è espressione di minoranza. La libertà di espressione deve essere tale sempre e in un paese libero e destinato al multiculturalismo rivendicata sempre.
Credo infine che ci sia tempo e spazio per il gay pride e tempo e spazio per le manifestazioni dei cattolici come dei musulmani. Capisco e rispetto qualunque manifestazione "per" non condivido mai le manifestazioni "contro" (non mi è piaciuta nemmeno quella degli antiabortisti contro Obama all'Università, per esempio), soprattutto se ad personam, come un sit in in occasione di una visita apostolica. Ci sono altri modi e luoghi per dissentire che non far casino mentre uno parla e altri vorrebbero ascoltarlo

Il Censore ha detto...

@Gemma
* "il diritto di incontrarlo con serenità non mi pare sia lesivo dei diritti di chi non vuole farlo" Parlavo del diritto di effettuare una manifestazione nella propria città, per esprimere il proprio dissenso contro una certa posizione (qualcosa di simile al "Family Day", se posso azzardare il paragone).
* "non mi ero accorta di questa "par condicio" nei confronti dei talebani di altre religioni" prova a chiedere loro quello che pensano delle altre religioni.
* "Le famose vignette danesi sono state subito ritirate e chi le ha pubblicate isolato." Ed è stato un errore gravissimo, di cui gli atei non sono responsabili; sarebbe però da censurare anche il sostegno dato dai cristiani alla persecuzione di alcuni islamici contro Salman Rushdie. "Eppure un razionalista lungimirante dovrebbe guardare anche al futuro e non solo a ciò che non lo opprime nel presente solo perchè al momento è espressione di minoranza." Sono pienamente d'accordo con te, come lo sono molti atei. Se mai ti capitasse di leggere il libro "Dio non è grande" di Hitchens, noterai che si punta il dito contro tutte le religioni, non solo contro i cattolici.
* "Ci sono altri modi e luoghi per dissentire che non far casino mentre uno parla e altri vorrebbero ascoltarlo" Chi ha detto che avrebbero fatto questo? Se il sit-in fosse stato organizzato da un'altra parte sarebbe stato accettabile?

@Euge: "La religione cristiana non obbliga nessuno a seguire ne i suoi principi ne tantomeno chi li predica; non si manifesta dissenzo per una cosa che non è imposta." Hai ragione, ma non parlavo di questo. Se la religione cristiana fosse un fatto "privato" non ci sarebbe alcun problema, ma quando diventa pubblico, quando la gerarchia ecclesiastica vuol far diventare i principi religiosi dei principi civili (come nel caso del divorzio, dell'aborto, del riconoscimento delle coppie di fatto, delle famiglie omosessuali, eccetera), le persone che in quei principi non credono sono a tutti gli effetti limitati nell'esercizio delle proprie libertà, non credi?

Chiudo ringraziandovi per la cortesia e l'attenzione con cui avete accolto un punto di vista differente: dovrebbe essere scontato ma non lo è sempre. Un saluto a tutti coloro che seguono il blog.