lunedì 16 novembre 2009

I Lefebvriani scelgono Berlusconi: l'importante è «predicare bene» (Messori)

Clicca qui per leggere l'articolo di Vittorio Messori segnalatoci da Eufemia.

9 commenti:

Lapis ha detto...

mah, il Papa si è espresso molto chiaramente sulla necessaria coerenza tra predicare e agire bene che deve valere per tutti e non solo per i politici, anzi, per i sacerdoti in primis. Sinceramente, non riesco a vedere la grande utilità di questo articolo, né di quello uscito su Fideliter. Spero che i lefebvriani non si facciano, loro quoque, ammaliare dalle sirene del buttar tutto in politica.

Anonimo ha detto...

Invece i francesi di Radio vaticana trovano sempre il tempo per attaccare il Berlusca: stamattina, nel loro pur breve notiziario delle 8,15, hanno avuto modo di infilare la notizia che il presidente del consiglio, grazie al vertice della Fao, è "scappato" dal processo milanese. Eufemia

Daniele ha detto...

sinceramente non sono d'accordo. La cultura berlusconiana nata negli anni 80, ha dato un contributo importante allo sviluppo di una società consumistica, con valori ben poco conciliabili con il cristianesimo.........Inoltre mi pare che il filo cattolicesimo di Berlusconi sia più un fatto di convenienza elettorale che non di vera fede. Anzi, non vorrei esagerare, ma Berlusconi incarna varie figure di personaggi del vangelo contro cui Gesù si scaglia!!!

Anonimo ha detto...

Disèiace constatare come la scuola italiana non riesca più a formare persone in grado di scrivere comprensibilmente la propria opinione a proposito di una affermazione altri. Pur tra gli attenti e rispettosi commentatori di questo ottimo e mai abbastanza lodato blog. Scusate, ma ciò che dice Messori è sostanzialmente questo: "i Lefevriani seguono la Realpolitik cattolica codificata da molti secoli" Daniele sono d'accordo con lei, ma sinceramente non traspare dal suo scritto la percezione della esatta situazione in cui la Chiesa di Dio si trova a combattere, eppure sempre nell'articolo il Messori lo ha riassunto bene. Le sembra paragonabile al bene fatto il male delle scappatelle etero di Berlusca o le, si , vituperande aperture al consumismo di fronte al satanismo fatto governo in cui siamo immersi in Europa? Consideri anche solo uno di questi mali REALI elencati e lo confronti con la volgarità televisiva, la soluzione della quale è in ultima analisi non accendere più il televisore. Non si possono tenere sullo stesso piano. Per tornare alla scuola, ecco io penso ed è una mia modesta opinione, che essa non è più in grado di formare uan capacità critica trasmittibile ad altri, incoraggia ad esprimere il sentimento immediato che un 'impressione suscita senza mediarlo da alcuna forma di riflessione ecc. Ecco un problema di cui Berlusconi è causa in minima parte visto che il dicastero dell'Istruzione è stato nelle mani dei catto comunisti per molti decenni. Molto cordialmente e senza acredine. Davide

euge ha detto...

Caro Daniele, troppi ce ne sono di personaggi oggi giorno contro cui Nostro signore gesù si dovrebbe scagliare........ Forse magari anche contro qualcuno di noi perchè no? Credo, Berlusconi a parte , che nessuno di noi oggi possa affermare con tutta sincerità, di agire e di operare secondo il Vangelo. Altrimenti, saremmo un popolo di Santi. Ovviamente questo vale per la politica, come vale per la chiesa. Da troppi anni, ormai, la società trasmette ai giovani, modi di comportamento e di concepire la propria vita che nulla hanno a che vedere ne con il Vangelo, ne tantomeno con gli insegnamenti di Cristo; tutto questo cominciando dalla famiglia per poi arrivare alla scuola fino alle università. Il problema presenta più sfaccettature e secondo molto ma molto complesse che non si possono liquidare in un post. L'errore fondamentale ed insuperabile è sempre quello di voler continuare a porre il Vangelo, Cristo e la chiesa sullo stesso piano della politica magari, identificandoli con essa. Da anni ormai si parla di chiesa prograessista e tradizionalista come se si stasse parlando di correnti politiche. Finchè avremo questa concezione falsa e distorta della chiesa, credo che non andremo da nessuna parte; poicheè Cristo di sicuro fondando la chiesa su Pietro e sui suoi successori, non aveva certo pensato ne ai progressisti ne ai tradizionalisti ma, solo ad un Corpo Mistico, tenuto unito dall'amore in Dio.

euge ha detto...

Scusate ho scritto Gesù con la g minuscola.

gemma ha detto...

onestamente non sottovaluterei il valore educativo della televisione. Spegnere il televisore è un passo successivo, una reazione che presuppone una presa di coscienza critica nei confronti dei contenuti di ciò che viene trasmesso
Se si cresce con quei contenuti, l'assuefazione e l'omologazione ai modelli sociali e culturali proposti diventano inevitabili. E le tv berlusconiane con fiction, reality e talk show annessi e connessi, certi modelli cari ad una certa mentalità europea mi pare che contribuiscano non poco a divulgarli. Mi pare poi comunque ipocrita razzolare male, offrire spunti discutibili e poi correre a difendere i valori in Parlamento. Poi, c'è sempre di peggio, per carità, ma credo che non dovremmo mai essere troppo permissivi con chi deleghiamo a rappresentarci, sia di destra o di sinistra.
Non sarebbe male nemmeno prestare attenzione agli interlocutori che si scelgono come privilegiati, vedi leader libico, il delegato a sorvegliare l'accesso di immigrati alle nostre coste, che invitato a Roma con tutti gli onori, si esibisce in prolusioni sul crocifisso sosia di Gesù http://www.corriere.it/cronache/09_novembre_16/geddafi_hostess_0ac99aa2-d27d-11de-a0b4-00144f02aabc.shtml
accordi di qua, accordi di là, speriamo di non risvegliarci popolo a sovranità libica qualche giorno di questi

Raffaella ha detto...

Concordo con Gemma e vado oltre: non potro' non tenere conto, anche in vista delle prossime elezioni, di amicizie quantomento discutibili dei nostri politici.
Mi chiedo che cosa sarebbe accaduto se un cattolico avesse detto di Maometto un centesimo di cio' che il colonnello ha detto di Cristo.
Forse, pero', e' inutile chiederselo visto che gia' lo abbiamo visto in piu' occasioni.
Le televisioni private italiane e la rai, che va al rimorchio, meriterebbero sempre piu' spesso un atto di obiezione di coscienza.
R.

euge ha detto...

accordi di qua, accordi di là, speriamo di non risvegliarci popolo a sovranità libica qualche giorno di questi


Condivido gemma! Non sei tanto lontana dalla realtà ...... anzi!