domenica 25 gennaio 2009

Angelus del Santo Padre: il commento di Salvatore Izzo


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Con grande piacere e gratitudine pubblichiamo:

PAPA: DOBBIAMO AFFIDARCI AL PERDONO DI DIO, LO FACCIO ANCH'IO

di Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 25 gen.

La verita' del Vangelo, che "grazie al Battesimo illumina l'esistenza di ogni cristiano", per Papa Ratzinger "ribalta completamente il nostro modo di vivere". "Convertirsi - ha detto oggi all'Angelus - significa, anche per ciascuno di noi, credere che Gesu' 'ha dato se stesso per me', morendo sulla croce e, risorto, vive con me e in me". "Affidandomi alla potenza del suo perdono - ha detto con voce commossa, passando alla prima persona - lasciandomi prendere per mano da Lui, posso uscire dalle sabbie mobili dell'orgoglio e del peccato, della menzogna e della tristezza, dell'egoismo e di ogni falsa sicurezza, per conoscere e vivere la ricchezza del suo amore".
La verita' del Vangelo, che "grazie al Battesimo illumina l'esistenza di ogni cristiano", per Papa Ratzinger "ribalta completamente il nostro modo di vivere". "Convertirsi - ha detto oggi all'Angelus - significa, anche per ciascuno di noi, credere che Gesu' 'ha dato se stesso per me', morendo sulla croce e, risorto, vive con me e in me". "Affidandomi alla potenza del suo perdono - ha detto con voce commossa, passando alla prima persona - lasciandomi prendere per mano da Lui, posso uscire dalle sabbie mobili dell'orgoglio e del peccato, della menzogna e della tristezza, dell'egoismo e di ogni falsa sicurezza, per conoscere e vivere la ricchezza del suo amore".

© Copyright (AGI)

PAPA: PAOLO NON DOVETTE ABBANDONARE LA FEDE EBRAICA

(AGI) - CdV, 25 gen.

Prima di incontrare il Signore sulla via di Damasco, San Paolo "era gia' credente, anzi ebreo fervente, e percio' non passo' dalla non- fede alla fede, dagli idoli a Dio, ne' dovette abbandonare la fede ebraica per aderire a Cristo". Lo ha ricordato oggi Benedetto XVI - che ha cosi' esaltato ancora una volta il legame tra ebraismo e cristianesimo - spiegando il significato dell'odierna festa della "Conversione di San Paolo" "Sulla via di Damasco - ha spiegato - accadde per lui quello che Gesu' chiede nel Vangelo di oggi che recita: 'Il tempo e' compiuto e il regno di Dio e' vicino;
convertitevi e credete nel Vangelo'".
Per Papa Ratzinger, infatti, "Saulo si e' convertito perche', grazie alla luce divina, 'ha creduto nel Vangelo'. In questo - ha sottolineato - consiste la sua e la nostra conversione: nel credere in Gesu' morto e risorto e nell'aprirsi all'illuminazione della sua grazia divina. In quel momento Saulo comprese che la sua salvezza non dipendeva dalle opere buone compiute secondo la legge, ma dal fatto che Gesu' era morto anche per lui, il persecutore (dei primi cristiani n.d.r.), ed era risorto".

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PAPA: NON RAGGIUNTA PIENA UNITA' CRISTIANI MA CI ARRIVEREMO =

(AGI) - CdV, 25 gen.

"Noi cristiani non abbiamo ancora conseguito la meta della piena unita', ma se ci lasciamo continuamente convertire dal Signore Gesu', vi giungeremo sicuramente". Lo ha affermato Benedetto XVI commentando la conclusine della Settimana per l'Unita' dei Cristiani alla folla, di circa 30 mila fedeli, presente in piazza San Pietro per l'Angelus. "Cari amici - ha detto il Papa - l'invito alla conversione, avvalorato dalla testimonianza di san Paolo, risuona oggi, a conclusione della Settimana di Preghiera per l'Unita' dei Cristiani, particolarmente importante anche sul piano ecumenico.
L'Apostolo ci indica l'atteggiamento spirituale adeguato per poter progredire nella via della comunione". In proposito, il Pontefice ha citato la letera ai Filippesi, nella quale San Paolo ammette: "non ho certo raggiunto la meta , non sono arrivato alla perfezione; ma mi sforzo di correre per conquistarla, perche' anch'io sono stato conquistato da Cristo Gesu'". "La Beata Vergine Maria, Madre della Chiesa una e santa, ci ottenga - ha pregato ad alta voce il Pontefice - il dono di una vera conversione, perche' quanto prima si realizzi l'anelito di Cristo: 'Ut unum sint'. A Lei - ha concluso - affidiamo l'incontro di preghiera che presiedero' questo pomeriggio nella Basilica di San Paolo fuori le Mura, ed a cui parteciperanno, come ogni anno, i rappresentanti delle Chiese e Comunita' ecclesiali presenti a Roma".

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PAPA: SU YOUTUBE PER ANNUNCIARE IL VANGELO ANCHE IN INTERNET

(AGI) - CdV, 25 gen.

In lingua inglese, Benedetto XVI ha parlato oggi del canale tv aperto dal Vaticano sul sito Internet YouTube.
"Il Vaticano - ha detto - ha promosso una nuova iniziativa relativa alle informazioni e alle news sulla Santa Sede per essere accessibile sul World Wide Web. E' mia speranza che questa iniziativa arricchira' un ampio raggio di persone, compresi coloro che devono ancora trovare una risposta al loro fervente anelito spirituale attraverso la conoscenza e l'amore di Gesu' Cristo la cui Buona novella la Chiesa porta fino ai confini della terra".
"Vorrei anche fare menzione - ha aggiunto - del messaggio di quest'anno per la Giornata mondiale delle comunicazioni che e' stata celebrata alla vigilia della Festa di San Francesco Di Sales, santo patrono dei giornalisti. Il messaggio riguarda le nuove tecnologie che hanno fatto di Internet una risorsa particolarmente importante soprattutto per quella che viene chiamata 'generazione digitale"'. Per il Papa, un uso saggio delle nuove tecnologie promuove "la ricerca della verita', del buono e del bello trascendendo distanze geografiche e divisioni etniche".

© Copyright (AGI)

4 commenti:

mariateresa ha detto...

qualcuno più itelligente di me capisce cosa intende Filippo di Giacomo quando dice che il papa, con il ritiro delle scomuniche, ha ceduto a "nomiglioli e pettegolezzi"?
Ma che caspita vuol dire?

Raffaella ha detto...

Non l'ho capito nemmeno io...per questo ho ignorato completamente l'articolo :-)
R.

Anonimo ha detto...

Non ho letto Di Giacomo ma, forse, "Hitler Jugend Pope" sui giornali inglesi nel 2005, va bene come 'nomignolo' ?

Che tristezza, reverendo Di Giacomo...

Raffaella ha detto...

Eh si', caro Syriacus!
Nessuno puo' e deve osare dire una sola parola che non sia politicamente e religiosamente corretta, ma buttare palate di fango su Benedetto XVI e' concesso a tutti.
Complimenti!