sabato 24 gennaio 2009
Napolitano dal Papa: invito a pranzo con «segreto» (Tornielli)
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L`INCONTRO INFORMALE
Napolitano dal Papa: invito a pranzo con «segreto»
Il presidente e la signora Clio a colazione in Vaticano. Un`intesa lontana dalle telecamere Andrea Tornielli Roma Si sono visti a pranzo, in un clima familiare, senza protocollo e soprattutto senza alcuna pubblicità. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e la signora Clio sono stati invitati a colazione in Vaticano, nell`appartamento papale, lunedì scorso.
Una visita del tutto informale, della quale non è stata data notizia ma è stata confermata al Giornale da fonti istituzionali di entrambe le sponde dei Tevere.
È abbastanza usuale che vi siano contatti di questo genere al di fuori dell`ufficialità: basta ricordare quelli che vedevano protagonista Carlo Azeglio Ciampi e la signora Franca, e Papa Wojtyla, Tra le occasioni dell`invito, anche la presenza a Roma di Georg Ratzinger, il fratello del Pontefice, che nei giorni scorsi ha compiuto ottantacinque anni.
Sabato 17 gennaio, nella Cappella Sistina, in presenza di Benedetto XVI, Georg Ratzinger era stato festeggiato dai Domspatzen, il coro dei «passerotti» di Ratisbona da lui per molti anni diretto.
E aveva ricevuto in quella occasione, da parte del vescovo di Ratisbona, la nomina a canonico onorario del duomo. Sempre quel pomeriggio, nella Sistina, era presente anche il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta, che aveva consegnato al fratello del Papa l`onorificenza di cavaliere di Gran Croce, conferitagli dal presidente della Repubblica GiorgioNapolitano.
Si tratta della massima onorificenza al merito che può conferire il Colle. Un segno significati- vo di attenzione e di amicizia.
Lunedì scorso il presidente della Repubblica è arrivato verso mezzogiorno oltretevere, a bordo di una berlina dai vetri oscurati, ed è entrato attraverso il cortile di San Damaso ma senza salire per l`ingresso ufficiale, dal quale non sarebbe certo passato inosservato.
Napolitano è stato accolto dal Pontefice e dal fratello e ha dialogato con loro per circa un`ora prima del pranzo, mentre la signora Clio, accompagnata da uno dei prelati della Prefettura della Casa Pontificia, ha potuto visitare le sale dell`appartamento di rappresentanza, al piano inferiore, dove Benedetto XVI, come i suoi predecessori, riceve le visite dei capi di Stato ma anche le altre udienze.
Poi la moglie del presidente haraggiunto gli altri commensali, ai quali si sono aggiunti il Sostituto della Segreteria di Stato e il «ministro degli Esteri» vaticano, gli arcivescovi Filoni e Mamberti.
Il clima è stato cordiale, non c`erano agende di temi da trattare, anche se è probabile che si siano commentate le notizie dei giorno provenienti dalla Striscia di Gaza, relative alla tregua. «I1 Quirinale e il Vaticano», aveva detto Ratzinger lo scorso ottobre, facendo visita a Napolitano, «non sono colli che si ignorano o si fronteggianoastiosamente; sono piuttosto luoghi che simboleggiano il vicendevole rispetto della sovranità dello Stato e della Chiesa, pronti a cooperare insieme per promuovere e servire il bene integrale della persona umana e il pacifico svolgimento della convivenza sociale». Il clima tra i due colli è più sereno che mai.
© Copyright Il Giornale, 23 gennaio 2009 consultabile online anche qui.
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