sabato 24 gennaio 2009

Remissione della scomunica: le reazioni dei vescovi europei e dei lefebvriani. Straordinario articolo di Salvatore Izzo


Vedi anche:

Il blog fa sua la domanda di Salvatore Izzo: quale argomento migliore dell'antisemitisno per mettere in cattiva luce il gesto del Papa?

Mons. Capovilla (SEGRETARIO DI GIOVANNI XXIII): La revoca della scomunica ai lefebvriani è "un grande atto". Chiesa madre e maestra

La revoca della scomunica ai Lefebvriani e la cifra del Pontificato di Benedetto XVI (Bordero)

Cinquant'anni fa Giovanni XXIII annunciava il Vaticano II (Osservatore Romano)

Remissione della scomunica ai Lefevbriani, le precisazioni del tutto inutili ed inopportune di alcuni vescovi europei

Vian sulla remissione della scomunica ai Lefebvriani: Il Vaticano II e il gesto di pace del Papa (Osservatore Romano)

BENEDETTO XVI REVOCA LA SCOMUNICA AI VESCOVI LEFEBVRIANI: LO SPECIALE DEL BLOG

Lefebvriani, Vian: il gesto di Benedetto XVI sarebbe piaciuto a Giovanni XXIII ed ai suoi successori

Concilio Vaticano II, la tribolazione della Chiesa (De Carli)

Revoca della scomunica ai Lefebvriani: intervista al cardinale Vingt-Trois (francese)

Alle radici dei Lefebvriani: l'anti-nazismo. La morte del padre di Mons. Lefevbre presso il campo di campo di concentramento di Sonnenburg (francese)

La Shoah nel Magistero di Benedetto XVI (Radio Vaticana)

Revocata la scomunica ai vescovi lefebvriani (Avvenire online)

Rimozione della scomunica ai vescovi lefebvriani: nota di padre Lombardi (Radio Vaticana)

Comunicato del Superiore Generale della Fraternità Sacerdotale Pio X, Mons. Bernard Fellay: il testo integrale

Rimossa la scomunica ai quattro vescovi ordinati nel 1988 da mons. Lefebvre (Radio Vaticana)

Mons. Bernard Fellay: ''Espriamo la nostra gratitudine filiale al Santo Padre"

Il Papa revoca la scomunica ai lefebvriani (Corriere)

E' gradita una spiegazione dettagliata della revoca della scomunica sul canale The Vatican

Il Papa revoca la scomunica ai quattro vescovi lefebvriani

Remissione della scomunica latae sententiae ai vescovi della Fraternità Sacerdotale San Pio X: la comunicazione ufficiale

E' UFFICIALE: IL SANTO PADRE HA REVOCATO LA SCOMUNICA AI VESCOVI LEFEBVRIANI

Fellay (Lefevbriani) sulle parole di Williamson: "Se un vescovo si occupa di temi secolari, e' personalmente responsabile delle sue opinioni private"

Preti pedofili, Giannino: Il fumo di Satana è entrato nella Chiesa

Cosa succede se Benedetto XVI “perdona” gli scismatici lefebvriani? Rispondono Baget Bozzo e Melloni (Burini)

Dopo vent'anni cade la scomunica sui Lefebvriani?

La Rete e la Chiesa. Destinate a incontrarsi (Osservatore Romano)

Tre errori sulla preghiera per gli ebrei del Venerdì Santo. Spiegazione di padre Remaud, esperto di studi ebraici (Zenit)

Obama rifinanzia gli abortisti. Mons. Fisichella: «Se proibisce la tortura non dica no alla vita nascente» (Corriere)

Napolitano dal Papa: invito a pranzo con «segreto» (Tornielli)

Revoca della scomunica ai Lefebvriani: il commento di Galeazzi

Il Vaticano II non fu una rottura col passato, ma la conferma di una storia viva (Colognesi)

Il Papa arriva su YouTube e benedice internet (Izzo)

Monumentale riflessione di Bux e Vitiello: L’opposizione (del clero) al Magistero petrino impedisce l’unità dei cristiani (Fides)

Lefebvre: la storia di un scisma lungo venti anni. Il ruolo di Ratzinger e quello dei vescovi francesi (Rodari)

Il blog fa sue le intelligenti domande di Tornielli: perchè solo ora, con Benedetto XVI, la preghiera per gli Ebrei è considerata ostacolo al dialogo?

Come sempre, siamo onorati di ospitare articoli come quelli di Salvatore Izzo.
Con piacere e con una punta di compiacimento pubblichiamo:


IL PAPA PERDONA I LEFEBVRIANI, VIA LA SCOMUNICA

(AGI) - CdV, 24 gen.

(di Salvatore Izzo)

La grande generosita' del gesto compiuto oggi da Benedetto XVI e' sottolineata in diverse dichiarazioni di episcopati europei che auspicano pero' che i vescovi non piu' scomunicati possano compiere l'ulteriore passo di un'adesione convinta al Concilio Vaticano II, con toni che inevitabilmente ricordano un po' quelli del fratello del ''figliol prodigo'' che nella parabola si lamentano della festa organizzata per il peccatore che ritorna.
''Nella sua decisione - afferma in una nota il presidente dei vescovi svizzeri mons. Kurt Koch - il Papa e' stato guidato dalla convinzione che dopo il riconoscimento del magistero e dell'autorita' del Papa vi sono buone prospettive che i pendenti colloqui sulle questioni ancora irrisolte dell'eredita' vincolante del Concilio Vaticano II possano giungere a buon fine.
In questo modo la piena riconciliazione deve trovare la sua visibile espressione nella piena comunione sulla base di una fede comuna.
Spero e prego - conclude - che questa riconciliazione abbia luogo''.
''Il Papa mostra la possibilita' del ritorno nella piena comunione con la Chiesa Cattolica e non lascia al contempo alcun dubbio sul fatto che le conclusioni del Concilio Vaticano II sono un fondamento irrinunciabile per la vita della Chiesa'', fa eco il presidente della Conferenza Episcopale Tedesca, mons. Robert Zollitsch.
''Ogni volta che la Chiesa sospende una pena io me ne rallegro", conferma da Parigi il card. Andre' Vingt-Trois intervistato sul sito della Conferenza Episcopale.
''E' un'opportunita', una porta aperta, per permettere a dei cristiani di ritrovare la pienezza della comunione con la Chiesa. A condizione - conclude il presidente dei vescovi francesi - che essi lo desiderino o l'accettino. E' un gesto di apertura per fortificare l'unità della Chiesa''.
Da parte loro i lefebvriani si rallegrano del fatto che ''la tradizione cattolica non e' piu' scomunicata'', come scrive il vescovo Bernard Fellay, superiore della Fraternita' San Pio X, nella lettera con la quale comunica la decisione del Papa di revocare le scomuniche. Coerentemente il presule ribadisce che da parte della Fraternita' restano le obiezioni mosse da mons. Lefebvre al Concilio, quasi per rispondere anticipatamente alle obiezioni di quanti criticheranno la sua irremovibilita' (e con cio' tacceranno il Papa di ingenuita').
"Non possiamo - spiega - che constatare la crisi senza precedenti che scuote la Chiesa oggi: crisi di vocazioni, crisi della pratica religiosa, del catechismo e della frequentazione dei sacramenti".
"Prima di noi - ricorda il superiore dei lefebvriani - Paolo VI parlava addirittura dell'infiltrazione di 'fumi di Satana' nella Chiesa. Giovanni Paolo II non ha esitato a dire che il cattolicesimo in Europa era come in stato di 'apostasia silenziosa'. Poco tempo prima della sua elezione a Sovrano Pontefice, Benedetto XVI stesso comparava la Chiesa ad una 'nave che prende acqua da tutte le parti'. Cosi' vogliamo, nei colloqui con il Vaticano, esaminare le cause profonde della situazione presente, apportandovi il rimedio adeguato, giungere ad una
restaurazione solida della Chiesa'''.
''Siamo pronti - conclude la lettera - a scrivere col sangue il nostro credo, a firmare il giuramento anti-modernista, la professione di fede di Pio IV, accettiamo e facciamo nostri tutti i Concili fino al Vaticano II, sul quale manteniamo delle riserve''. L'Osservatore Romano pero' indica nella lettura ratzingeriana della storia della Chiesa come ''continuita''' la linea di un compromesso che potra' essere raggiunto: per il giornale, infatti, il Vaticano II non e' minimamente messo in discussione dal perdono ai quattro vescovi.
''E' un concilio - spiega il direttore Giovanni Maria Vian - che, come tutti gli altri, deve essere storicizzato e non mitizzato, inseparabile dai suoi testi, che proprio dal punto di vista storico non possono essere contrapposti a un supposto 'spirito' del Vaticano II''.
Per l'Osservatore, ''i problemi della recezione del Concilio Vaticano II sono nati dal fatto che due interpretazioni contrarie si sono trovate a confronto e hanno litigato tra loro. L'una ha causato confusione.
L'altra, silenziosamente, ha portato e porta frutti visibili''.

© Copyright (AGI)

Nessun commento: