sabato 24 gennaio 2009

Lefebvriani, Vian: il gesto di Benedetto XVI sarebbe piaciuto a Giovanni XXIII ed ai suoi successori


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(ASCA) - Citta' del Vaticano, 24 gen

La ''misericordia'' di papa Benedetto XVI nei confronti dei vescovi scismatici lefebvriani, la cui scomunica e' stata revocata oggi, e' uno dei ''buoni frutti del Concilio''.
Lo scrive il direttore dell'Osservatore Romano, Gian Maria Vian, nell'edizione odierna del giornale pontificio, cogliendo la coincidenza dell'atto di papa Ratzinger con il cinquantesimo anniversario dell'indizione del Concilio Vaticano II, che ricorre domani.

Il gesto del pontefice ''sarebbe piaciuto a Giovanni xxiii e ai suoi successori'' perche' e' ''un'offerta limpida che Benedetto xvi, Papa di pace, ha voluto rendere pubblica in coincidenza con l'anniversario dell'annuncio del Vaticano ii, con l'intenzione chiara di vedere presto sanata una frattura dolorosa''.

Un'intenzione, aggiunge Vian, ''che non sara' offuscata da inaccettabili opinioni negazioniste e atteggiamenti verso l'ebraismo di alcuni membri delle comunita' a cui il vescovo di Roma tende la mano''.
Il direttore dell'Osservatore Romano mette anche in evidenza ''l'incidenza delle decisioni conciliari nella vita della Chiesa, nella liturgia, nella missione, nei rapporti con le altre confessioni cristiane, l'ebraismo, le altre religioni, con l'affermazione della liberta' religiosa, nell'atteggiamento verso il mondo''. Vian si sofferma in particolare la ''recezione controversa e non facile'' del Concilio, ''un avvenimento che va letto non nella logica di una discontinuita' che, assolutizzandolo, lo isolerebbe dalla tradizione, ma in quella della riforma, che lo apre al futuro. Un concilio che, come tutti gli altri, deve essere storicizzato e non mitizzato, inseparabile dai suoi testi, che proprio dal punto di vista storico non possono essere contrapposti a un supposto 'spirito' del Vaticano ii''. ''A mezzo secolo dall'annuncio - conclude Vian -, il Vaticano ii e' vivo nella Chiesa.
Cosi' come il concilio resta nelle mani di ogni fedele perche' piu' chiara e forte sia la testimonianza nel mondo di quanti credono in Cristo''.

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