venerdì 23 gennaio 2009

Il Papa arriva su YouTube e benedice internet (Izzo)


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Riceviamo e con grande piacere pubblichiamo questo bel servizio di Salvatore Izzo per l'Agi:

PAPA: ARRIVA SU YOUTUBE E BENEDICE INTERNET

(AGI) - CdV, 23 gen.

di Salvatore Izzo

A 81 anni compiuti, Joseph Ratzinger si colloca tra quanti ("noi adulti", scrive) "hanno dovuto imparare a capire ed apprezzare le opportunita'" dell'informatica e in particolare di Internet.
Lo rivela lui stesso nel Messaggio per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, che esalta le grandi opportunita' offerte all'umanita' dalla rete e dalle nuove tecnologie informatiche, presentato oggi insieme al nuovo canale aperto dal Vaticano su Youtube per offrire "una copertura informativa delle principali attivita' del Santo Padre Benedetto XVI e degli avvenimenti vaticani piu' rilevanti". Nella pagina alcuni link permettono l'accesso diretto ai testi completi ed ufficiali dei documenti citati", una scelta che dovrebbe contribuire a disinnescare le frequenti manipolazioni delle parole del Papa da parte di alcuni media.
Per il Pontefice, "il desiderio di connessione e l'istinto di comunicazione, che sono cosi' scontati nella cultura contemporanea, sono manifestazioni moderne della fondamentale e costante propensione degli esseri umani ad andare oltre se stessi per entrare in rapporto con gli altri".
Benedetto XVI invita dunque a cogliere le grandi opportunita' positive offerte da Internet ma invita anche ad "essere attenti a non banalizzare il concetto e l'esperienza dell'amicizia". Il rischio non e' solo quello di favorire "passeggere, superficiali relazioni" che porterebbero a svilire il valore dell'amicizia". Soprattutto occorre evitare, spiega, il rischio dell'alienazione: "quando, infatti, il desiderio di connessione virtuale diventa ossessivo, la conseguenza e' che la persona si isola, interrompendo la reale interazione sociale". "Cio' - rileva il Pontefice - finisce per disturbare anche i modelli di riposo, di silenzio e di riflessione necessari per un sano sviluppo umano".
"Sarebbe triste - ragiona - se il nostro desiderio di sostenere e sviluppare on-line le amicizie si realizzasse a spese della disponibilita' per la famiglia".
"Se usate per favorire la comprensione e la solidarieta' umana", la rete di Internet e le nuove tecnologie informatiche rappresentano pero' "un vero dono per l'umanita', una molteplicita' di vie attraverso le quali e' possibile inviare, in modo istantaneo, parole ed immagini ai piu' lontani ed isolati angoli del mondo: e', questa, chiaramente una possibilita' impensabile per le precedenti generazioni.
Molti benefici derivano da questa nuova cultura della comunicazione: le famiglie possono restare in contatto anche se divise da enormi distanze, gli studenti e i ricercatori hanno un accesso piu' facile e immediato ai documenti, alle fonti e alle scoperte scientifiche e possono, pertanto, lavorare in equipe da luoghi diversi; inoltre la natura interattiva dei nuovi media facilita forme piu' dinamiche di apprendimento e di comunicazione, che contribuiscono al progresso sociale".
Benedetto XVI chiede pero' che "i vantaggi" offerti dal mondo digitale "siano messi al servizio di tutti gli esseri umani e di tutte le comunita', soprattutto di chi e' bisognoso e vulnerabile".
"Coloro che operano nel settore della produzione e della diffusione di contenuti dei nuovi media non possono non sentirsi impegnati al rispetto della dignita' e del valore della persona umana", raccomanda con forza il Papa nel suo Messaggio. "Se le nuove tecnologie devono servire al bene dei singoli e della societa', quanti ne usano - ammonisce - devono evitare la condivisione di parole e immagini degradanti per l'essere umano, ed escludere quindi cio' che alimenta l'odio e l'intolleranza, svilisce la bellezza e l'intimita' della sessualita' umana, sfrutta i deboli e gli indifesi". "Le nuove tecnologie - rileva infatti il Pontefice - hanno anche aperto la strada al dialogo tra persone di differenti paesi, culture e religioni. La nuova arena digitale, il cosiddetto cyberspace, permette di incontrarsi e di conoscere i valori e le tradizioni degli altri. Simili incontri, tuttavia, per essere fecondi, richiedono forme oneste e corrette di espressione insieme ad un ascolto attento e rispettoso".
"Occorre - raccomanda ancora Papa Ratzinger - non lasciarsi ingannare da quanti cercano semplicemente dei consumatori in un mercato di possibilita' indifferenziate, dove la scelta in se stessa diviene il bene, la novita' si contrabbanda come bellezza, l'esperienza soggettiva soppianta la verita'". Per il Papa teologo, "il dialogo deve essere radicato in una ricerca sincera e reciproca della verita', per realizzare la promozione dello sviluppo nella comprensione e nella tolleranza.
La vita - conclude il messaggio del Papa per la 43esima Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali - non e' un semplice succedersi di fatti e di esperienze: e' piuttosto ricerca del vero, del bene e del bello. Proprio per tale fine compiamo le nostre scelte, esercitiamo la nostra liberta' e in questo, cioe' nella verita', nel bene e nel bello, troviamo felicita' e gioia".
In un'altra lettera, resa nota nel pomeriggio dai destinatari, il Papa chiede infine ai giornalisti cattolici di essere di esempio ai loro colleghi. "Non sono pochi tra i vostri colleghi laici quelli che intimamente attendono da voi testimonianza silenziosa, senza etichetta ma di sostanza di una vita ispirata ai valori della
fede".
Per il Papa puo' succedere anche che "interessi economici e politici" abbiano "il sopravvento sullo spirito di servizio e sul criterio del bene comune". Di qui l'esortazione ai membri dell'unione Cattolica Stampa Italiana a "non cedere a compromessi di valori tanto importanti ma ad avere il coraggio della coerenza anche a costo di pagare di persona. La serenita' della coscienza non ha prezzo".

© Copyright (AGI)

1 commento:

Anonimo ha detto...

Le considerazioni del Santo Padre sono molto acute ed interpellano chi per mestiere costruisce Internet, oso dire anche sul piano professionale e non solo etico.