mercoledì 18 novembre 2009

Il Papa: le cattedrali romaniche e gotiche ci hanno tramandato la fede (Izzo)


Vedi anche:

Il Papa chiede di dare risposta ai "drammatici problemi dell'infanzia" (Zenit)

Il Papa: I capolavori artistici nati in Europa nel passato sono incomprensibili se non si tiene conto dell'anima religiosa che li ha ispirati (Izzo)

Ravasi ci spiega il (suo) manifesto per una santa alleanza tra artisti e Chiesa (Burini)

Il Papa: le cattedrali del Medioevo ci ricordano che la bellezza è una via affascinante per incontrare Dio. Appello per i bambini di tutto il mondo

Senza aldilà che fede è? (Piero Coda)

Benedetto XVI riceve il premier del Bangladesh (Radio Vaticana)

Dialogo e rispetto dei diritti umani al centro del colloquio tra il Papa e il presidente del Burundi (Radio Vaticana)

APPELLO DEL SANTO PADRE PER I BAMBINI DI TUTTO IL MONDO

Il Papa: riscoprire nella bellezza un itinerario per giungere a Dio (AsiaNews)

Appello del Papa per i bambini: no a violenze, abusi, malattia e fame

Il Papa: I capolavori artistici nati in Europa nei secoli passati sono incomprensibili se non si tiene conto dell'anima religiosa che li ha ispirati

CATECHESI DEL SANTO PADRE: AUDIO INTEGRALE DI RADIO VATICANA

Il Papa: "Quando la fede, in modo particolare celebrata nella liturgia, incontra l’arte, si crea una sintonia profonda, perché entrambe possono e vogliono parlare di Dio, rendendo visibile l’Invisibile" (Catechesi)

Il Papa: la via della bellezza per incontrare ed amare Dio (Sir)

Il Papa: Come diceva Marc Chagall, per secoli i pittori hanno intinto il loro pennello in quell’alfabeto colorato che era la Bibbia (Sir)

Anglicani e ortodossi. Il cardinale Kasper tra due fuochi (Magister)

Perché Benedetto non snobba Marx (Ruggero Orfei)

Mons. Georg Ratzinger ed il cane Otto :-)

Il mezzo è il messaggio divino. Il cattolicesimo verace di Marshall McLuhan, teorico del villaggio globale (Alessandro Gnocchi e Mario Palmaro)

Rahner, la personalità enorme e «pericolosa» del filosofo che «voleva troppo». Le note di De Lubac e il no di Spaemann (Tempi)

Rahner: La teologia della disincarnazione.Relativismo, modernismo e pensiero debole.Padre Cavalcoli accusa l' architetto del Concilio di tradimento

Sferzata del Papa: troppa opulenza. Benedetto XVI lancia l'allarme sulle conseguenze della crisi e condanna gli sprechi (Marroni)

La scomoda verità del Pontefice: il pane è un diritto (Alessandra Borghese)

Il vertice della Fao non fissa impegni precisi. Niente certezze nella lotta alla fame nel mondo (Osservatore Romano)

B-XVI vuole dare cibo a chi nasce, non abolire le bocche affamate (Il Foglio)

Gheddafi e le trecento ragazze beduine (Colafemmina)

Tutti invitati alla chiusura dell'Anno sacerdotale con il Papa. A Roma dal 9 all’11 giugno del 2010 (Zenit)

La grande polifonia romana fa ritorno in San Pietro. Il rientro del Maestro Domenico Bartolucci (Magister)

La bestemmia dell’indifferenza. Non è la prima volta che Benedetto XVI parla del diritto al «pane quotidiano» (Accattoli)

A colloquio con il cardinale Mejía a proposito dei suoi appunti sul Vaticano II (Marta Lago)

Wojtyla, sì dei cardinali su virtù, ora deciderà il Papa (Izzo)

"Orgoglio e pregiudizio in Vaticano" di Anonimo con Olivier Le Gendre. Ovvero la linguaggia di un cardinale anonimo smidollato

Relazione parlamentare francese su Curia e comunicazione vaticane (Messainlatino)

Dal Papa la denuncia realistica di una tragedia in crescita (Bobbio)

Fao, la sfida di Papa Ratzinger (Zizola)

La Chiesa apre ai preti sposati. Limitatamente però ai sacerdoti Anglicani che vogliono convertirsi al Cattolicesimo (Bertoncini)

Fao, cinque punti, molte proteste e un indiscusso protagonista, il Papa (Buffolo)

Don Costa (Libreria Editrice Vaticana): sul Papa opinione pubblica più attenta dei media (Izzo)

Il Papa alla Fao: "La fame è il segno più crudele e concreto della povertà. Non è possibile continuare ad accettare opulenza e spreco, quando il dramma della fame assume dimensioni sempre maggiori" (Discorso)

Il Papa alla Fao: quattro idee molto concrete sulla fame (Giorgio Bernardelli)

Segnalazione blog "Il Marchese del Grillo"

Prossimamente in libreria "Benedetto XVI oltre le mode del pensiero" di Francesco Antonio Grana. In anteprima la prefazione del card. Michele Giordano

Riceviamo e con grande piacere e gratitudine pubblichiamo:

PAPA: CATTEDRALI ROMANICHE E GOTICHE CI HANNO TRAMANDATO FEDE

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 18 nov.

"Grazie all'ardore e allo zelo spirituale del monachesimo in piena espansione", nel Medio Evo le chiese e le cattedrali romaniche, "caratterizzate dallo sviluppo longitudinale, in lunghezza, delle navate per accogliere numerosi fedeli, molto solide, con muri spessi, volte in pietra e linee semplici ed essenziali" sottolineavano, con le loro sculture e soprattuto con i portali, che "Cristo e' la Porta che conduce al Cielo".
Cosi', ha ricordato oggi il Papa teologo, "oltrepassando la soglia dell'edificio sacro, i credenti potevano gustare un anticipo della beatitudine eterna nella
celebrazione della liturgia e negli atti di pieta' svolti all'interno dell'edificio sacro".
Ma sono le cattedrali gotiche, che si diffusero nei secoli XII e XIII a partire dal nord della Francia, a offrirci "una sintesi di fede e di arte armoniosamente espressa attraverso il linguaggio universale e affascinante della bellezza, che ancor oggi suscita stupore", con due caratteristiche nuove rispetto al romanico, "e cioe' lo slancio verticale e la luminosita'", le cattedrali gotiche hanno contribuito in modo decisivo a tramandare il messaggio cristiano alle nuove generazioni in Europa.
"Grazie all'introduzione delle volte a sesto acuto, che poggiavano su robusti pilastri", lo slancio verso l'alto, ha spiegato Benedetto XVI ai fedeli presenti all'Udienza Generale, "voleva invitare alla preghiera ed era esso stesso una preghiera" che l'anelito delle anime verso Dio. Inoltre, con le nuove soluzioni tecniche adottate, i muri perimetrali potevano essere traforati e abbelliti da vetrate policrome. In altre parole, le finestre diventavano grandi immagini luminose, molto adatte ad istruire il popolo nella fede. In esse, scena per scena, venivano narrati la vita di un santo, una parabola, o altri eventi biblici. Dalle vetrate dipinte una cascata di luce si riversava sui fedeli per narrare loro la storia della salvezza e coinvolgerli in questa storia".
Un altro pregio delle cattedrali gotiche citato da Ratzinger questa mattina e' statoil fatto che "alla loro costruzione e alla loro decorazione, in modo differente ma corale, partecipava tutta la comunita' cristiana e civile; partecipavano gli umili e i potenti, gli analfabeti e i dotti, perche' in questa casa comune tutti i credenti erano istruiti nella fede".
"La scultura gotica - ha scandito il Papa - ha fatto delle cattedrali una 'Bibbia di pietra', rappresentando gli episodi del Vangelo e illustrando i contenuti dell'anno liturgico, dalla Nativita' alla Glorificazione del Signore. In quei secoli, inoltre, si diffondeva sempre di piu' la percezione dell'umanita' del Signore, e i patimenti della sua Passione venivano rappresentati in modo realistico: il Cristo sofferente (Christus patiens) divenne un'immagine amata da tutti, ed atta a ispirare pieta' e pentimento per i peccati". "Con i suoi volti pieni di bellezza, di dolcezza, di intelligenza, la scultura gotica del secolo XIII rivela una pieta' felice e serena, che si compiace di effondere una devozione sentita e filiale verso la Madre di Dio, vista a volte come una giovane donna, sorridente e materna, e principalmente rappresentata come la sovrana del cielo e della terra, potente e misericordiosa".
"I fedeli che affollavano le cattedrali gotiche - ha rievocato il Pontefice in questa sorta di straordinaria lezione di arte - amavano trovarvi anche espressioni artistiche che ricordassero i santi, modelli di vita cristiana e intercessori presso Dio. E non mancarono le manifestazioni 'laiche' dell'esistenza; ecco allora apparire, qua e la', rappresentazioni del lavoro dei campi, delle scienze e delle arti. Tutto era orientato e offerto a Dio nel luogo in cui si celebrava la liturgia. Possiamo comprendere meglio il senso che veniva attribuito a una cattedrale gotica, considerando il testo dell'iscrizione incisa sul portale centrale di Saint-Denis, a Parigi: "Passante, che vuoi lodare la bellezza di queste porte, non lasciarti abbagliare ne' dall'oro, ne' dalla magnificenza, ma piuttosto dal faticoso lavoro. Qui brilla un'opera famosa, ma voglia il cielo che quest'opera famosa che brilla faccia splendere gli spiriti, affinche' con le verita' luminose s'incamminino verso la vera luce, dove il Cristo e' la vera porta".
Nelle ultime settimane il Pontefice aveva dedicato gli appuntamenti del mercoledi' con i fedeli di tutto il mondo - questa mattina erano 8 mila i presenti nell'Aula Nervi - ad "alcuni aspetti della teologia medievale". "La fede cristiana, profondamente radicata negli uomini e nelle donne di quei secoli, non diede origine - ha spiegato oggi - soltanto a capolavori della letteratura teologica, del pensiero e della fede. Essa ispiro' anche una delle creazioni artistiche piu' elevate della civilta' universale: le cattedrali, vera gloria del Medioevo cristiano". Infatti, "per circa tre secoli, a partire dal principio del secolo XI si assistette in Europa a un fervore artistico straordinario".
Un antico cronista, ha continuato il Pontefice, "descrive cosi' l'entusiasmo e la laboriosita' di quel tempo: 'Accadde che in tutto il mondo, ma specialmente in Italia e nelle Gallie, si incominciasse a ricostruire le chiese, sebbene molte, per essere ancora in buone condizioni, non avessero bisogno di tale restaurazione. Era come una gara tra un popolo e l'altro; si sarebbe creduto che il mondo, scuotendosi di dosso i vecchi cenci, volesse rivestirsi dappertutto della bianca veste di nuove chiese. Insomma, quasi tutte le chiese cattedrali, un gran numero di chiese monastiche, e perfino oratori di villaggio, furono allora restaurati dai fedeli'".
Secondo il Papa, "vari fattori contribuirono a questa rinascita dell'architettura religiosa. Anzitutto, condizioni storiche piu' favorevoli, come una maggiore sicurezza politica, accompagnata da un costante aumento della popolazione e dal progressivo sviluppo delle citta', degli scambi e della ricchezza. Inoltre, gli architetti individuavano soluzioni tecniche sempre piu' elaborate per aumentare le dimensioni degli edifici, assicurandone allo stesso tempo la saldezza e la maestosita'".

© Copyright (AGI)

Nessun commento: