domenica 9 novembre 2008

Congo, il Papa denuncia atrocità e rinnova appello alla pace


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Il Papa ricorda la notte dei cristalli (Germania, 9-10 novembre 1938): "Ancora oggi provo dolore per quanto accadde in quella tragica circostanza, la cui memoria deve servire a far sì che simili orrori non si ripetano mai più e che ci si impegni, a tutti i livelli, contro ogni forma di antisemitismo e di discriminazione" (Parole del Santo Padre alla recita dell'Angelus)

ANGELUS: AUDIO INTEGRALE DI RADIO VATICANA

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Congo, Papa denuncia atrocità, rinnova appello alla pace

CITTA' DEL VATICANO (Reuters)

Papa Benedetto XVI oggi ha denunciato le "sistematiche atrocità" che si stanno compiendo nella Repubblica Democratica del Congo e ha rinnovato il suo appello per la pace nella regione.

"Continuano a giungere inquietanti notizie dalla regione del Nord Kivu, nella Repubblica Democratica del Congo. Sanguinosi scontri armati e sistematiche atrocità hanno provocato e stanno provocando numerose vittime tra i civili innocenti; distruzioni, saccheggi e violenze di ogni tipo hanno costretto altre decine di migliaia di persone ad abbandonare anche quel poco che avevano per sopravvivere", ha detto il Pontefice dopo l'Angelus.

"Rinnovo il mio fervido appello affinché tutti collaborino al ripristino della pace in quella terra da troppo tempo martoriata", ha aggiunto il Papa, che ha inoltre espresso la sua "particolare vicinanza" ai profughi.
"Incoraggio e benedico - ha proseguito - quanti si stanno adoperando per alleviare le loro sofferenze".
Nel Nord Kivu proseguono gli scontri tra ribelli tutsi e forze filo-governative. La più grande forza di peacekeeping dell'Onu, che conta 17.000 persone, non è stata in grado di evitare gli ultimi massacri che hanno scosso il Congo dal conflitto del 1998-2003. Un decennio di scontri ha prodotto oltre 5 milioni di vittime.

R.D.Congo/ Appello del Papa: Basta violenza, ripristinare pace

Angelus, "Terra da troppo tempo martoriata dalle violenze"

Città del Vaticano, 9 nov. (Apcom) - Appello del Papa per la pace nella regione del Kivu della Repubblica democratica del Congo. "Faccio un fervido appello perché tutti collaborino al ripristino della pace in quella terra da troppo tempo martoriata dalle violenze, nel rispetto della legalità e della dignità di ogni persona", ha detto Benedetto XVI a conclusione dell'Angelus in piazza San Pietro.
Il Papa, a conclusione dell'Angelus, ha sottolineato che "continuano a giungere inquietanti notizie dalla regione del Nord Kivu nella Repubblica democratica del Congo. Sanguinosi scontri armati e sistematiche atrocità hanno provocato e stanno provocando numerose vittime tra i civili innocenti. Distruzioni, saccheggi e violenze di ogni tipo hanno costretto decine di migliaia di persone ad abbandonare anche quel poco che avevano per sopravvivere. Si calcola che i profughi siano attualmente più di un milione e mezzo".
"A tutti e a ciascuno di loro - ha proseguito Benedetto XVI rivolgendosi alle migliaia di fedeli e pellegrini raccolti all'interno del colonnato berniniano di piazza San Pietro - desidero esprimere la mia particolare vicinanza, mentre incoraggio e benedico quanto si stanno adoperando per alleviare le loro sofferenze, tra i quali menziono in particolare gli operatori pastorali di quella chiesa locale. Alle famiglie provate dei loro cari giunga il mio cordoglio e l'assicurazione della mia preghiera di suffragio. Infine - ha concluso Ratzinger - rinnovo il mio fervido appello perché tutti collaborino al ripristino della pace in quella terra da troppo tempo martoriata, nel rispetto della legalità e soprattutto della dignità di ogni persona".

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