sabato 15 novembre 2008

Sempre più urgente l'azione apostolica del laicato cattolico nella Chiesa e nel mondo: così il Papa al Pontificio Consiglio per i laici (Radio V.)


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Sempre più urgente l'azione apostolica del laicato cattolico nella Chiesa e nel mondo: così il Papa al Pontificio Consiglio per i laici

Oggi è sempre più urgente l’azione apostolica del laicato cattolico nella Chiesa e nel mondo: è quanto ha affermato stamani Benedetto XVI ricevendo i partecipanti alla plenaria del Pontificio Consiglio per i laici che si sta svolgendo sui vent’anni dell’Esortazione apostolica Christifideles laici di Giovanni Paolo II. Ce ne parla Sergio Centofanti.

Per il Papa l’azione dei fedeli laici nel mondo e nella Chiesa è sempre più urgente: sono chiamati a testimoniare “la bellezza della verità e la gioia di essere cristiani” nelle famiglie, nel mondo del lavoro, nella società e in particolare tra i giovani:

“Ogni ambiente, circostanza e attività in cui ci si attende che possa risplendere l’unità tra la fede e la vita è affidato alla responsabilità dei fedeli laici, mossi dal desiderio di comunicare il dono dell’incontro con Cristo e la certezza della dignità della persona umana. Ad essi spetta di farsi carico della testimonianza della carità specialmente con i più poveri, sofferenti e bisognosi, come anche di assumere ogni impegno cristiano volto a costruire condizioni di sempre maggiore giustizia e pace nella convivenza umana, così da aprire nuove frontiere al Vangelo!”

Il Papa chiede al Pontificio Consiglio per i laici di seguire la formazione, la testimonianza e la collaborazione dei fedeli nelle più diverse situazioni in cui sono in gioco l’autentica qualità umana della vita nella società:

“In particolar modo, ribadisco la necessità e l’urgenza della formazione evangelica e dell’accompagnamento pastorale di una nuova generazione di cattolici impegnati nella politica, che siano coerenti con la fede professata, che abbiano rigore morale, capacità di giudizio culturale, competenza professionale e passione di servizio per il bene comune”.

Ancora una volta Benedetto XVI sottolinea il ruolo delle donne nella vita della Chiesa e della società: “l’uomo e la donna, uguali in dignità – ha affermato - sono chiamati ad arricchirsi vicendevolmente in comunione e collaborazione, non solo nel matrimonio e nella famiglia, ma anche nella società in tutte le sue dimensioni”:

“Alle donne cristiane si richiedono consapevolezza e coraggio per affrontare compiti esigenti, per i quali tuttavia non manca loro il sostegno di una spiccata propensione alla santità, di una speciale acutezza nel discernimento delle correnti culturali del nostro tempo, e della particolare passione nella cura dell’umano che le caratterizza. Mai si dirà abbastanza di quanto la Chiesa riconosca, apprezzi e valorizzi la partecipazione delle donne alla sua missione di servizio alla diffusione del Vangelo”.

Il Papa rileva con soddisfazione la crescente partecipazione dei fedeli alla vita delle parrocchie e delle diocesi e incoraggia a valorizzare la “nuova stagione aggregativa” dei laici attraverso le associazioni, i movimenti ecclesiali e le nuove comunità.

Nel suo indirizzo d’omaggio al Papa, il cardinale Stanislaw Rylko, presidente del Pontificio Consiglio per i laici, ha constatato “quanto bisogno ci sia oggi di una testimonianza cristiana autentica e convincente”:

“Nel tempo della 'strana dimenticanza di Dio', del 'cristianesimo stanco' e sbiadito di non pochi battezzati, avvertiamo impellente il bisogno di una nuova generazione di cristiani ricchi di entusiasmo e gioia della fede, animati da un forte slancio missionario, capaci di andare coraggiosamente contro-corrente rispetto alla cultura dominante secolarizzata, 'pronti sempre a rispondere a chiunque ci domandi ragione della speranza che è in noi' (cfr 1 Pt 3,15): cristiani che siano veramente sale della terra e luce dei mondo”.

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