venerdì 3 aprile 2009

Il terribile dubbio del card. Cordes: Papa Benedetto XVI attaccato perchè tedesco?


Vedi anche:

Troppe repressioni in terra di Cina. Il Papa abbandona la soft diplomacy (Rodari)

Dialogo fra Mons. Fisichella e Lucia Annunziata che riconosce al Papa una trasparenza mai vista (Osservatore Romano)

Il Papa al Circolo San Pietro: "Il servizio caritativo, che può dispiegarsi in una molteplicità di forme, diventa una privilegiata forma di evangelizzazione"

I nuovi "Ussari" del Papa (Le Monde)

Critiche del Belgio al Papa, Osservatore: non dimenticare il rispetto per il Pontefice. Note di agenzia (non disponibile la fonte originale)

Il 3 aprile 1969 Paolo VI promulgava il "Novus Ordo". Sono passati quarant'anni da quel giorno...andiamo alla fonte!

Il Papa all'ambasciatore dominicano: trovare nell'identità cristiana la forza per sconfiggere povertà, corruzione e narcotraffico (Radio Vaticana)

Pubblicato il testo ufficiale dell'omelia del Santo Padre in suffragio di Giovanni Paolo II (mancano le lettere accentate)

Lucia Annunziata: C'è da rilevare che questo Papa in particolare ha mostrato di volere uno stile comunicativo fondato sulla trasparenza (Sir)

Incredibile a dirsi ed a leggersi: Padre Lombardi esprime "stupore" per la risoluzione del Parlamento belga ed i vescovi esprimono "rammarico"

Il nuovo Arcivescovo di Westminster (questa è la volta buona). Da Messainlatino.it

E’ mons. Vincent Gerard Nichols il nuovo arcivescovo metropolita di Westminster

Il Papa ai vescovi argentini: "Il sacerdote ha la grande responsabilità di apparire dinanzi ai fedeli irreprensibile nella sua condotta"

Il Vaticano protesta con la Cina per la prigionia di un vescovo

Pio XII. Un libro e un saggio fanno luce sulla leggenda nera (Magister)

La curia romana: il commento di Andrea Bevilacqua (Italia Oggi)

Pochissimo spazio oggi sui giornaloni per il grido di dolore del Vaticano per i Cattolici cinesi...

José Luis Restan: La “ricetta” del Papa contro la crisi economica (Sussidiario)

Orrore nell'Europa "civile": eutanasia perché ha 93 anni (Belgio). Dolce morte a moglie per seguire il marito (Svizzera)

Grande gesto di coraggio da parte di Salvatore Izzo che si dimette dall'Unione Nazionale dei Cronisti Italiani per la decisione di premiare Beppino Englaro

"Un ardito e intrepido testimone di Cristo". Benedetto XVI ricorda Giovanni Paolo II a quattro anni dalla morte (Radio Vaticana)

Il Papa: giovani siate “speranza”, come vi ha insegnato Giovanni Paolo II (AsiaNews)

Il Papa ai giovani nel quarto anniversario della morte di Giovanni Paolo II: "Gesù non vuole che i suoi discepoli "recitino" una parte, magari quella della speranza. Egli vuole che essi "siano" speranza, e possono esserlo soltanto se restano uniti a Lui!" (Omelia)

Il Papa: L'eredità di Giovanni Paolo II è la fiaccola della fede e della speranza (Sir)

La rivoluzione di Mosca: Kirill e la Curia (AsiaNews)

Papa in Israele: ironie fuori luogo da un sito ebraico italiano (Bernardelli)

Nelle meditazioni della Via Crucis di mons. Menamparampil i mali del mondo letti con gli occhi della fede (Radio Vaticana)

Vita segreta dei legionari di Cristo (Galeazzi e Orighi)

Chiesa Cattolica in Cina: comunicato della Sala Stampa della Santa Sede

La Fraternità San Pio X invia una lettera aperta a Don Nicola Bux a proposito del testo "La riforma di Benedetto XVI..."

Don Nicola Bux: "La riforma liturgica del Concilio Vaticano II" (Rinascimento Sacro)

Benedetto XVI è un Papa che innova. Ma prima di rinnovare curia, strutture, piani pastorali, punta a innovare la mentalità e il cuore dei Cristiani (Di Cicco, da assaporare!)

IL TESTO INTEGRALE DELLA LETTERA DEL SANTO PADRE AI VESCOVI CATTOLICI SULLA REMISSIONE DELLA SCOMUNICA AI QUATTRO VESCOVI "LEFEBVRIANI"

Leggiamo queste amare riflessioni del cardinale tedesco Cordes e poi commentiamo:

Aids/ Card. Cordes: Fa rabbia Parlamento Belgio, elude scienza

Ratzinger attaccato perchè tedesco, Wojtyla fu difeso

Roma, 3 apr. (Apcom)

Fa "rabbia" la posizione del Parlamento belga contro le dichiarazioni del Papa sull'uso del preservativo.
"Mi fa arrabbiare", dice il cardinale Paul Cordes, presidente del 'Cor Unum', e stretto amico e collaboratore di Papa Benedetto XVI. "Gli scienziati di Harvard hanno dimostrato quello che ha detto il Pontefice, e i governi devono tener conto di questo.
Non capisco come tutto il Parlamento del Belgio rimanga su questa posizione, senza tener conto dei risultati della scienza".

Cosa è cambiato negli ultimi anni in Europa? Perchè il Papa è così attaccato dagli stessi governi dei singoli Paesi?

"Ricordo che anche Giovanni Paolo II, dopo la sua elezione accolta con entusiasmo, fu molto attaccato - ha risposto il cardinale Cordese - ma mai da parte dei governi. Mi sembra che questa è la prima volta.

Ha cominciato la Cancelliera tedesca Angela Merkel e poi a seguire tutti gli altri Paesi. Forse come polacco - ha concluso il porporato - Giovanni Paolo II aveva maggiore protezione a livello dei governi a causa della sua provenienza. La Polonia era un Paese che ha vissuto le sofferenze della guerra mondiale".

© Copyright Apcom

Devo ammettere che il dubbio c'e' e probabilmente in tanti, consciamente o meno, vediamo il coraggio della verita' dietro le parole amare del card. Cordes che, non dimentichiamolo, e' tedesco.
Io non so se la reazione dei governi e governicchi vari e' dovuta solo alla nazionalita' del Santo Padre.
Secondo me c'e' un fondo di verita', ma ci sono altri fattori.
Benedetto XVI non fa che ribadire la dottrina cattolica, riferisce cio' che anche Giovanni Paolo II ha sempre detto.
E allora perche' tanto astio nei suoi confronti?
Sembra quasi che solo ora gli Europei siano disposti ad ascoltare il Papa e lo attacchino per ogni virgola.
Prima non prestavano orecchio?
Non hanno mai sentito parlare Giovanni Paolo II?
E per fortuna Benedetto XVI non fa mai discorsi moralistici ai giovani altrimenti verrebbe giu' questo mondo e anche l'altro!
Come mai allora tante reazioni violente?
Che cosa e' cambiato?
Secondo me e' proprio il modo di presentarsi di Benedetto XVI che manda in bestia governi, media e tutti gli "accessori".
Egli parla chiaro, senza fronzoli ed appare disarmato nella sua umilta'.
Il Santo Padre vuole scientemente usare un solo strumento: la parola associata all'intelligenza, la fede ancorata alla ragione.
Chiaro che i suoi ragionamenti rischiano di rompere quel politicamente corretto che e' dogma per i governi occidentali.
Non si illudano, pero'!
La gente non e' sciocca e ha capito.
Si veda la Francia...
Francamente fa un po' ridere vedere le diplomazie europee prendersela con il Papa e non dire una sola parola contro l'Iran o la Cina.
Che ne e' della polemica sull'antisemitismo?
I capi religiosi iraniani godono di immunita'?
Che ne e' del rispetto per la vita (tanto invocato contro il Papa) di fronte agli interessi economici con la Cina?
Ma non si nota l'incoerenza?
E poi, parliamoci chiaro, mi e' un po' difficile accettare lezioni da un Paese in cui si concede l'eutanasia ad una novantenne solo perche' e' una vecchietta
.
R.

21 commenti:

Anonimo ha detto...

Brava Raffaella!

Antonio

mariateresa ha detto...

Sì, l'elemento tedesco ha il suo peso. Ne sono convinta.
Ma anche fosse stato groenlandese l'ira si sarebbe scatenata ugualmente: perchè vengono messi a fuoco in modo chiaro problemi che c'erano da 40 anni (e che sono marciti). Problemi nascosti con cortine fumogene e mediatiche: ora il re è nudo e anche il ciambellano.
Golias ha fatto una copertina con papa Benedetto imbavagliato. E infatti certa sinistra ellesiale vorrebbe così. Meglio ancora se tornasse alla casa del Padre.
E' dura da dire , ma ci sono cristiani che sono così. E come papa Benedetto viene fuori sincero, così vengono fuori loro, senza veli e baffi finti.
Per come desiderano una chiesa a loro misura, sono disposti ad augurargli di morire.
Mi dispiace parlare così. Ma la loro predisposizione è evidente.Mi fanno impressione, perchè citano il Vangelo.
Se non si scioglie questo nodo sullo stare nella Chiesa e con quale stato d'animo, non si va avanti.
L'ideologia ha acceccato alcuni.
Non sanno più quello che dicono.
Vi copioincollo un nostro fratello "pierino" che pone però le cose cristianamente (dal sito La Croix) di Jean-Claude Guillebaud , in particolare:
"Dans le même temps, cependant, nous sommes meurtris de voir Benoît XVI victime d’une campagne médiatique souvent injuste et parfois même haineuse. Ainsi donc, tout en critiquant certaines positions de la Curie romaine, nous prenons aussi pour nous les flèches qui sont lancées contre le pape. Oh, ces humoristes carnassiers qu’on entend clabauder du matin au soir ! Nous voilà, nous catholiques laïcs, dans de beaux draps ! Certains sont tentés de quitter l’Église sur la pointe des pieds ; d’autres voudraient au contraire qu’on suspende le lynchage meurtrier du Souverain Pontife."

Sempre ci saranno cattolici critici e faranno sicuramente anche del bene alla Chiesa. Ma il malanimo, l'astio no.La piccineria (altro che amore per la Chiesa, dott. Mancuso....).
Su quello bisogna essere reattivi come se ci mettessero sotto le chiappe la 220.
Non permettiamolo. Sforziamoci di discernere, non possiamo ammettere dei tagliatori di teste nella Chiesa. No.
Che cosa potrebbero portare costoro di buono, se non il loro tristo moralismo, qualche simpatica utopia e una tristezza mortale?
E' la chiesa di Kung che vogliamo?
Vade retro.

gemma ha detto...

il Belgio non è nuovo allo scarso entusiasmo (chiamiamolo così) papale. Girando per l'archivio di Repubblica ho trovato un articolo dal titolo "niente folle per il Papa". Parrebbe l'ennesimo titolo di Politi su papa Ratzinger, invece si riferisce ad un articolo che parla del viaggio di Giovanni Paolo II in Belgio avvenuto nel 95. Considerato che da allora sono passati 14 anni di secolarizzazione, mi pare che siamo "in linea". Eccolo: (occhio alle motivazioni cui viene attribuito il calo di gradimento da parte dei cattolici belgi, sempre quello della chiesa dei no, tema tanto caro a Politi, per intenderci)

NIENTE FOLLE PER IL PAPA
Repubblica — 04 giugno 1995 pagina 14 sezione: MONDO

BRUXELLES - Un aspirante assassino che gli augura "morte rapida", un congresso di atei che deplora il predominio della religione, una riunione di preti operai che gli sono estranei, una città che lo ignora: Giovanni Paolo II è arrivato ieri in Belgio quasi inosservato. Ospite riverito dei sovrani, Alberto e l' italiana Paola, ma circondato dall' indifferenza della popolazione. Il 70 per cento dei cattolici, secondo un sondaggio del giornale Le Soir, non si interessano alla sua visita. Solo il 16 per cento la ritiene molto importante. Deve essere strano per un papa, che ha percorso il mondo accolto per anni da folle osannanti, trovarsi in una situazione così. Non un manifesto, non un segno qualsiasi della sua presenza. Essere un evento mescolato agli altri nell' atmosfera confusa di una metropoli occidentale, invasa da turisti e pronta ad un grande esodo per il ponte di Pentecoste. A Praga, a maggio, il pontefice aveva già vissuto un' esperienza simile. Sconcertante. Juan Fernadez Krohn, il prete integralista, che a Fatima nel 1982 tentò di ucciderlo con una baionetta arrugginita, è a piede libero dopo avere scontato sette anni di prigione. Ha convocato una conferenza stampa vestito di una tunica nera con lo stemma rosso delle Ss valloni e ha vomitato accuse contro il papa "agente del Kgb". La polizia lo pedina da martedì scorso. Stamane, mentre Giovanni Paolo II dirà messa alla basilica di Koekelberg per beatificare un missionario che scelse di vivere tra i lebbrosi delle Hawaii, l' Unione internazionale degli atei si riunisce per chiedere che "cessi la discriminazione contro l' ateismo e si instaurino nel mondo stati veramente laici". La coincidenza è puramente casuale così come per molti è casuale l' arrivo del papa. La cosa più allarmante per il Vaticano è il calo di consensi, che Giovanni Paolo II registra proprio nel nucleo dei cattolici praticanti. A costoro Wojtyla piaceva ' molto' (54 per cento) nell' 84, adesso solo al 26 per cento. E' cresciuto il numero dei tiepidi, coloro a cui piace moderatamente: dal 38 al 58 per cento. L' adesione al pontefice in molte questioni, in cui ha detto ' no' , è fra gli stessi praticanti estremamente bassa: questione dei divorziati (19 per cento), delle donne prete (22), dei contraccettivi (25), del preservativo in caso di Aids (24), caso Gaillot (21 per cento). Il consenso è consistente solo nei riguardi degli aspetti politici e sociali del suo pontificato: la sua azione in Europa orientale (54 per cento) e i suoi viaggi (62). Le Soir descrive un papa di accenti profetici, che però ha perso il contatto con la società e con parti rilevanti del suo gregge. Un sondaggio non è tutto, un editoriale non è la verità rivelata ma il disagio e l' aria - si direbbe - di oblio sono palpabili. Papa Wojtyla è arrivato nella capitale belga alle cinque del pomeriggio. Re Alberto lo ha accolto salutandolo come "artigiano infaticabile della pace e della vita" e ringraziandolo per la beatificazione di padre Damiano, esempio di coloro che si battono per gli esclusi. Il papa ha ringraziato a sua volta e poi si è come sfogato mescolandosi alla piccola folla - mille persone - venuta all' aeroporto per festeggiarlo. Ha stretto mani, baciato bambini, accarezzato visi di adolescenti. Quasi per cercare calore. Quindi è entrato in macchina, inghiottito rapidamente dalla città. Al castello reale di Laeken il papa ha sostato brevemente davanti alla tomba di Baldovino: unico capo di Stato al mondo (con Lech Walesa) che si rifiutò di firmare una legge sull' aborto. In serata Giovanni Paolo II ha pregato il rosario nella chiesa di Notre Dame du Chant d' Oiseau. E' il posto dove si è sentito meglio che altrove. Tra i frati francescani e i semplici fedeli della parrocchia, il pontefice si è immerso nella meditazione e nel colloquio con la Madonna. Dall' inginocchiatoio papa Wojtyla rivolge un pressante appello ai giovani belgi, i più distanti dal suo insegnamento: "Non abbiate paura di discernere la vocazione a cui siete chiamati, si tratti della vita consacrata o del matrimonio. Gesù non chiede cose impossibili, invita solo ciascuno a cercare il bene in tutta la sua veritàé". A venti chilometri pregano e discutono i rappresentanti dei preti operai d' Europa. Non hanno certezze e non sono sostenuti dal ' vento della storia' , che soffiava negli anni Settanta. Maurice Cadet, prete metallurgico prepensionato, afferma: "Ieri come oggi la nostra scelta è di condividere semplicemente la vita di coloro a cui proponiamo il Vangelo". L' elenco di chi è spinto verso l' emarginazione si sta allungando: disoccupati, prepensionati, sottopagati, precari, vecchi, malati, immigrati. Mezzo secolo fa Wojtyla era venuto proprio in Belgio per studiare i preti operai. Oggi i cammini tornano misteriosamente a incrociarsi. - MARCO POLITI

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1995/06/04/niente-folle-per-il-papa.html

euge ha detto...

Cara mariateresa hai detto cose durissime sia da dire che da leggere ma, purtroppo sono la verità.
Adesso mi puoi capire perchè temo per la sua incolumità sempre.
Il fatto che si tedesco non lo aiuta. Purtroppo, ancora nel 2009 essere nati in germania e per giunta in un certo periodo storico, ti segna a vita anche se, come il nostro amato Benedetto, hai provato sulla tua pelle l'orrore ed i soprusi perpetrati da una manica di matti senza Dio.
Questa cosa mi rattrista moltissimo; non siamo noi che scegliamo dove nascere e meno che mai devono essere gli altri a farci pesare la nostra nazionalità anche questa è una forma di razzismo e di intolleranza.
Grazie Raffa per il tuo commento è bellissimo e completo.

euge ha detto...

Grazie gemma per questo illuminante documento!

mariateresa ha detto...

oh, Gemma,che il Signore ti benedica, questo articolo è una chicca.
Una volta una mia amica mi ha spiegato che nei romanzetti tipo Harmony, la trama è sempre la stessa, e i redattori cambiano i nomi per sfornare nuovi finti volumetti.
Politi è uguale. E' fantastico, c'è sempre lo stesso schema. Il mondo va all'incontrario rispetto alla Chiesa , la Chesa è nella popò. I credenti si ritagliano la loro fetta di chiesa personale, il papa non se lo fuma nessuno.
Oh, Signore.
E che libidine si sente tra le righe. Oh che bello che la vecchia Europa sia messa così..
Ma è messa veramente così? Non c'è altro da dire?
Anche se ci fosse, non verrebbe detto mai, perchè è questa la linea che deve passare, oltre il vissuto delle persone e oltre quelli che con questi articoli ci hanno incartato il pesce.
Questi articoli sono da scolpire nel marmo , tanto andranno bene per ogni papa che non sia un ventriloquo del politicamente correto.
Che brutto mestiere quando sai sempre quello che devi dire. Qualsiasi cosa accada.
Gente, mi sembrava di leggere la Pravda.
In quegli anni, leggevo Repubblica. E per una grazia di qualche angelo, questi articoli non li leggevo.Ora che tu Gemma li disveli, porti a noi sommo godimento.
Soprattutto per un giornalista che non cessa di sfinirci sulla differenza tra i due papi.
I due papi sono sicuramente diversi, ma lui è rimasto uguale. Eccome.

Caterina63 ha detto...

Alla tua analisi seria e severa cara Raffaella, perchè apre anche molti fronti sul come venne strumentalizzata la FIGURA di Giovanni Paolo II, possiamo aggiungere ciò che ebbi a dire anche in un altro intervento qui nel blog....

(perdonate se sarò lunga, ma è necessario spcificare)
l'attenzione verso Giovanni Paolo II arrivò con l'attentato, i quasi due anni prima dall'elezione, le attenzioni erano molto limitate ma già puntate sul FUORI PROGRAMMA al quale Wojtyla poi ci abituò...e tranne al fatto del suo primo viaggio in Messico...
Ma circa il ciò che già diceva, c'era una informazione filtratissima e questo sempre fino a tal punto che il Papa nel 2003 o 4 dovette riprendere i Media affinchè la finissero di trattare il Magistero con SLOGAN GIORNALISTICI....

Dopo di che fecero di Giovanni Paolo II fin dal principio, una sorta di ATLETA...marcarono sul culto della persona e quando iniziò a ribadire la difesa per la vita, il no al divorzio, no alle donne prete, no al matrimonio dei preti... iniziarono ad attaccarlo, non dimentichiamo gli attacchi dei radicali eh! non dimentichiamo la reazione di non pochi sacerdoti progressisti, non dimentichiamo le proteste del mondo cattolico soffocate dalle GMG alle quali i Media davano molto risalto...

Se è vero che le GMG venivano pubblicizzate moltissimo dai Media è anche vero che ad esse tolsero la dimensione spirituale...in tal senso si è creato un vero bisness su Giovanni Paolo II atto quasi a sfiorare l'IDOLATRIA...
Chi lo dice questo?
lo dicono i fatti....

Ratzinger fu nominato da Wojtyla quale CUSTODE DELLA SANA DOTTRINA, di lui si è sempre non solo fidato, MA CHIDEVA CONSIGLI...
E metre si osannava nei Media Wojtyla nelle GMG, Ratzinger veniva definito L'INQUISITORE....

Occorre riconoscere che mentre i giornali attaccavano le prese di posizione di Wojtyla, all'epoca LA RAI LO DIFENEVA, ossia, mitigava le notizie, ADDOLCIVA LA PILLOLA...
La Litizzetto con la Guzzanti e Rai3 MAI arrivarono ad una comicità così offensiva come stanno facendo oggi con Ratzinger...ma Ratzinger era già il loro bersaglio...
Nelle piazze mai Grillo e la Guzzanti avevano offeso così un Pontefice come si sono permessi di fare contro Ratzinger...
Mai sono andati in piazza san Pietro SVENTOLANDO CONFEZIONI di profilattici con l'immagine di Giovanni Paolo II, ma con Ratzinger lo stanno facendo E NESSUNO DICE NULLA...(ci sono le foto su profimendia)

C'è da chiedersi: cosa è venuto meno?

IL SACRO!


Con Giovanni Paolo II, strumentalizzandone l'immagine, sono giunti a dissacrare l'immagine stessa del Pontefice in sè, il passo era breve....
del resto se stiamo andando verso la scristianizzazione e se si SVENDONO le mille immagini del Cristo privato del Sacro, perchè ciò non doveva accadere a colui che del Cristo E' IL VICARIO in terra?

Sicuramente c'è del vero sul fatto che egli sia tedesco....ho sentito da FERVENTI CATTOLICI dire: "si, hai ragione, il Papa è Papa, ma questo è TEDESCO! IL SOLO SENTIRLO PARLARE CON QUESTO ACCENTO MI METTE I BIVIDI!"
quanta idiozia! ma non è colpa loro...è colpa di chi CREA LE IMMAGINI MEDIATICHE...

Non rammentiamo tutti che una delle prime immagini scaturite dal Manifesto...il giorno dopo l'elezione, fu quella di Ratzinger dal titolo: IL NUOVO PASTORE TEDESCO?
e non ci rammentiamo che uno dei primi comunicati ufficiali della Sala Stampa fu quella di dover spiegare l'immagine di un giovane Ratzinger con la divisa NON da ufficiale tedesco, ma da semplice ADDETTO all'aviazione tedesca?
e i giornali titolvano:eccolo Ratzinger da giovane con la divisa delle SS....quanta ignoranza voluta e studiata a tavolino!

Ma il giochino non gli ruscì...
In verità TUTTO IL MONDO CULTURALE conosceva già Ratzinger...questo ha dato fastidio...

Non diede fastidio che fosse tedesco, MA CHE FOSSE UN UOMO DI PROFONDA CULTURA sulla quale nulla potevano dire...

Il prof. Zichichi, già amico di Wojtyla e grande estimatore dell'enciclica Fides et Ratio, divenne subito amico anche di Benedetto XVI, ed ecco che anche Zichichi viene giudicato nel suo ambiente, un uomo finito...di poco conto...
CHIUNQUE USA LA RAGIONE diventa così nemico del sub-strato culturale di cui sono impastati molti giornali e i Media stessi che definiscono CULTURA il grande fardello o la fattoria...

Infine (perdonatemi la lunghezza) tutti si aspettavano lo svuotamento delle piazze...svuotamento alle udienze...e quando si accorsero che il Papa al Mercoledì doveva fare due INCONTRI uno in Basilica ed uno nella sala Nervi a causa del moltiplicarsi dell'afflusso dei pellegrini, per ricredersi invece di accettare la sconfitta, iniziarono ad attaccarlo...

Il Motu Proprio sulla Liturgia fu solo l'inizio dell'accanimento...
si attaccarono agli abiti liturgici, lo accusarono di voler MODIFICARE la Messa di Giovanni Paolo II(sic!), e quant'altro stiamo vivendo senza dimenticare come La Stampa si prestò ad una delle prime dispregevoli accuse a riguardo del famoso discorso a Ratisbona...

E non dmenticate l'interno della Curia...quando il Papa per presentare la sua prima Encilica RINVIATA A CAUSA DI ALCUNE TRADUZIONI NON PRETTAMENTE FEDELI AL TESTO ORIGINE (questa fu la versione ufficiale, vergognoso!!) fu costretto (e per la prima volta nella Chiesa) a dover presentare a sorpresa l'Enciclica da sè stesso all'udienza del Mercoledì...

Dobbiamo continuare? se volete di episodi ce ne sono molti...ergo si, c'è del vero, il Papa PASTORE TEDESCO da fastidio e non piace perchè tedesco, ma assai di più io credo che questo Papa non piace PERCHE' NELLA SUA MITEZZA ED UMILTA' DICE LA VERITA'...
non che i suoi predecessori non la dicessero, ma lui ha un suo modo per dirla che LASCIA SENZA COMMENTI E QUESTO DA FASTIDIO...da molto fastidio perchè non sanno più dove attaccarsi...

Con Wojtyla distraevano la gente con il culto alla personalità forte ed altetica, qui no, con Ratzinger i Media non possono giocare con la sua immagine se non distorcendola nella sua funzione magisteriale e petrina...SI PREFERIVA IL PAPA MUTO, dissero i radicali dopo che fu eletto Ratzinger...a sottolineare che venne usata fin anche l'immagine del Papa malato, scadendo spesso nel PIETISMO, pur di distogliere l'attezione della gente VESO I PROBLEMI CONCRETI DELLA CHIESA che andava, come il resto della società verso una grave deriva...

Mi avrebbe fatto piacere se il card. Cordes avesse puntato più su questi aspetti che non sulla banale identificazione nazionalistica...qui c'è in ballo molto di più...qui ci stiamo giocando L'ORTODOSSIA DELLA VERA FEDE...e Ratzinger o sa bene...

Fraternamente CaterinaLD

gemma ha detto...

ma quanto si è divertito Fiorello su sky a prendere in giro il Papa e padre Georg, sulla questione del preservativo, anzi sulla "gaffe" che secondo lui il Papa (che spesso non si fa capire, dice lui) avrebbe fatto riguardo al preservativo! Mi chiedo a questo punto se non sono stati altri a non farsi capire in passato, visto tutto stò clamore attorno ad una posizione storica della chiesa data per gaffe. Spettatore sorridente, fra gli altri, il "pio" Rutelli. Mi è sempre piaciuto Fiorello, pensavo di svagarmi un pò....invece dovunque mi giro trovo gli stessi argomenti. Ho spento, almeno c'è il telecomando..., e d'accordo, è una pay tv, Fiorello deve fare il giullare ma ci si risparmi almeno la premessa del "ho rispetto per il santo padre"....E' più credibile la Littizzetto allora, che almeno risparmia la premessa.
Purtroppo vedo molto scherno mediatico attorno a papa Benedetto e la voglia di dare nutrimento a qualunque polemica lo sfiori. E' libertà d'espressione mi dico, peccato che sia selettiva nella scelta dei bersagli religiosi e il Papa è diventato ormai un bersaglio facile facile. Fossi un grande della comicità, uno di quelli che amano le vere sfide, ne sceglierei uno più difficile

Caterina63 ha detto...

Ottima osservazione gemma, grazie...
^__^

Anonimo ha detto...

Raffaella, ma non solo, pensa e quindi scrive: "Secondo me e' proprio il modo di presentarsi di Benedetto XVI che manda in bestia governi, media e tutti gli "accessori". Poi il Cardinale Cordes che ipotizza con evidente determinazione: "Papa Benedetto XVI è attaccato perchè tedesco?". Io, che sono ignorante (non faccio lo gnorri, come diciamo in Romagna, quello che si finge tonto e invece conosce molto bene lo scibile umano) sono molto frastornato e mi sfugge non l'oggetto del contendere, ma proprio tutto!!! E allora chiedo umilmente aiuto. Ma senza tante parole, corsi e ricorsi storici, basta! Forse chiederò troppo, non lo so. Forse è per uno sforzo di ulteriore chiarezza che chiedo sintesi e schiettezza nelle risposte.

Perchè il nostro Papa Benedetto XVI sarebbe oggetto di "attacchi" solo perchè tedesco? Cosa unisce la sua origine a questi "attacchi". Sono frastornato. E forse non sono il solo.

Un saluto a tutt* uniti in Cristo, Matteo.

Raffaella ha detto...

Caro Matteo, e' il pregiudizio verso la Germania che muove molte dichiarazioni.
Penso soprattutto al Belgio, alla Francia ed al Regno Unito.
E' invece il senso di colpa che anima alcune frasi di alcuni Tedeschi ed Italiani.
E' inutile nasconderlo: esiste un pregiudizio non molto radicato fra i trentenni ed i quarantenni ma ancora ben saldo nelle generazioni piu' anziane.
E' chiaro che non e' cosi' per tutti, ma e' inutile nascondersi dietro ad un dito.
Detto questo, credo che sono una piccola parte dell'atteggiamento dei governi verso Papa Benedetto sia dovuto alla sua nazionalita'.
R.

Anonimo ha detto...

"appare disarmato nella sua umiltà" concordo in pieno, cara Raffaella, ma proprio così risulta "disarmante" per chi lo attacca.

E' proprio il continuo richiamo che Benedetto XVI fa alla ragione umana a mandare in bestia i suoi detrattori, i quali si atteggiano a paladini della razionalità, ma vengono sistematicamente smascherati per quello che sono: intolleranti e dogmatici adoratori di idoli (spesso rappresentati da interessi materiali concreti di basso cabotaggio).

Altro elemento che risalta sempre più chiaramente come retroterra delle artificiose polemiche innescate da sedicenti razionalisti in reazione alle parole del Santo Padre è il confronto/scontro sempre più palese fra due visioni antropologiche contrapposte: l'uomo come oggetto, e quindi disponibile, specie nelle fasi in cui più è debole ed indifeso (embrione, anziano, malato, non-autosufficiente) contrapposto all'uomo come soggetto, indisponibilie in quanto imago Dei e portatore di un progetto che supera la nostra umana comprensione, come persona che mantiene intatta la sua dignità ed indisponibilità anche quando appare "inutile" o di peso.

Comincia ad essere assai chiaro ormai a tutti che la logica conseguenza di quella vesione della vita che viene spacciata come "aperta" "libera" e "moderna" in realtà cela - molto più prosaicamente - l'antica legge della giungla: homo homini lupus, il più forte è autorizzato a schiacciare il più debole ove quest'ultimo venga considerato inutile e di peso.

I cultori del dubbio, sedicenti democratici che accettano tutte le posizioni, "politically&religiously correct", sono così smascherati sulla pubblica piazza: è normale che si siano imbufaliti!!

Luigi

Anonimo ha detto...

Bravissime tutte!
I vostri commenti valgono 100 volte di più di quelli che si leggono sui giornali.

Antonio

Raffaella ha detto...

Condivido l'analisi della distorsione mediatica degli ultimi due Pontificati fatta da Caterina!
E' probabile che in tanti fossero convinti che ormai la figura del Papa fosse ridotta ad un santino.
Deve essere stata dura scontrarsi con la realta'.
Nemmeno i vescovi hanno il polso del mondo cattolico.
Ricordo le mani ed i piedi avanti del nunzio apostolico negli Usa e del vescovo di Lourdes come se si prevedesse in anticipo il flop dei viaggi negli Stati Uniti ed in Francia...
Sorpresa: da dove vengono le folle che hanno accolto Papa Benedetto?
Sono Cattolici, cari vescovi e cari media!
R.

Caterina63 ha detto...

...è una selezione naturale cara Raffaella ^__^

Giovanni Paolo II portò le folle di giovani, Benedetto XVI le sta educndo alla sana Dottrina e per questo è odiato maggiormente sia perchè c'è continuità fra i due, sia perchè questo era ciò che chiedeva lo stesso Wojtyla, sia perchè Ratzingr non usa la forza per essere convincente e questo disarma proprio coloro che non usano la ragione...
^__^

La questione della nazionalità è a mio parere secondaria...

euge ha detto...

Cara Caterina, sono d'accordo quasi su tutto quello che hai analizzato nel tuo post meno che su una cosa............ e la riporto di seguito:


"si, hai ragione, il Papa è Papa, ma questo è TEDESCO! IL SOLO SENTIRLO PARLARE CON QUESTO ACCENTO MI METTE I BIVIDI!"
quanta idiozia! ma non è colpa loro...è colpa di chi CREA LE IMMAGINI MEDIATICHE...

Cara Carina su lle colpe di queste idiozie non hanno colpa solo i media ma, ne hanno colpa le stesse persone che non usano il loro cervello per ragionare e soprattutto non usano il buob senso per capire che non tutti i tedeschi sono SS e non tutti i tedeschi vissuti in quel periodo, erano favorevoli ad un branco di matti senza Dio. C'è chi come il nostro Pontefice ha pagato di persona l'aver vissuto in quel momento storico e lo sta pagando ancora adesso ma, ripeto la colpa non è solo dei media ma, di coloro che non sanno usare la propria intelligenza e bevono per oro colato tutto quello che il giornalone tizio o la trasmissione caio, gli propinano come un martello peneumatico.
I media hanno le loro colpe in questo e ciò non è indubbio ma, la colpa è anche di chi beve ed ingoia ad occhi chiusi senza sapere neanche di che cosa parla.Magari poi, sono le stesse persone che fanno le vacanze proprio da quelle parti ............!
No Caterina io non mi sento di giustificare chi ignora di proposito la verità.

Anonimo ha detto...

Vorrei farvi notare una cosa: ho letto qualche articolo oggi del fatto che Obama ieri ha parlato a 4000 giovani in delirio, tanti articoli, obama osannato, i giovani in delirio, obama accarezza e bacia una ragazza... bla bla bla...

Ora, non ho nulla contro Obama (seppure alcune sue scelte nel campo etico non mi vanno bene), ma i giornalisti hanno mai visto a colonia o a sidney (per dirne due) quanti giovani gioiosi c'erano? E a Sidney quanto spazio è stato dato sui giornali? Questo mi sembra favoritismo davvero ignobile. Si poteva fare una cronaca della giornata di Obama senza inserire eccitazioni varie da parte dei giornalisti... Mah, è sempre più vergognoso... Marco

Anonimo ha detto...

L'articolo di Politi riportato da Gemma è emblematico di un pregiudizio sulla Chiesa di Gesù che non cambia e che è indipendente dal Papa di turno. Solo nell'ultima fase del pontificato di GPII per una assurda ipocrisia e finto rispetto l'hanno lasciato in pace e poi con Ratzinger hanno la manna, possono criticare quanto vogliono... Ma la verità, cari miei verrà fuori! Lo spirito non ci delude! Marco

Anonimo ha detto...

E' vero Marco.
E non serve citare le GMG,dovunque vada il Papa ne incontra migliaia e migliaia di giovani.
Obama è il pupillo dei media però, e tutto ciò che fa viene ingigantito e presentato come straordinario.
Allo stesso tempo,almeno all'estero,viene sottaciuto e subito rimosso ogni evento negativo.
Basti pensare alla Gaffe(qst sì vera e propria) che Obama ha fatto di recente affermando che i suoi tempi di corridore sono tempi da paralimpiadi.
Ovviamente si è dovuto scusare ma i giornali nosrani ,per quanto ne hanno parlato, sono subito accorsi a lodarlo per le pronte scuse anche in qst occasione.


Antonio

euge ha detto...

Caro marco concordo con te!

Anonimo ha detto...

E io non sono d'accordo con te, caro Euge, perchè sei troppo carico. E te lo dimostro con le tue stesse parole: "Cara Carina su lle colpe di queste idiozie non hanno colpa solo i media ma, ne hanno colpa le stesse persone che non usano il loro cervello per ragionare e soprattutto non usano il buob senso. Poi: "ripeto la colpa non è solo dei media ma, di coloro che non sanno usare la propria intelligenza e bevono per oro colato tutto quello che il giornalone tizio o la trasmissione caio, gli propinano come un martello peneumatico". Non è finia la requisitoria: "I media hanno le loro colpe in questo e ciò non è indubbio ma, la colpa è anche di chi beve ed ingoia ad occhi chiusi senza sapere neanche di che cosa parla". Gulp! Ma chi sei, l'angelo sterminatore? "No Caterina io non mi sento di giustificare chi ignora di proposito la verità". Euge, un consiglio: datti una calmata! Pensa quello che vuoi, che tu sei superiore agli altri in quanto analisi, introspezione di vedute e intelligenza lungimirante, ma permettimi, questa acidità da Torquemada non ti fa onore. Anzi, ti penalizza in misericordia. Arrivi a dire che non "giusitifichi" chi non fa quello che tu pensi di fare. Ma in completa umiltà, e sottolineo umiltà, senza usare iperboliche asserzioni, ma chi ti credi di essere da "giustificare" o no qualcuno? So che la tua integerrima condotta non te lo permetterebbe, ma mi verrebbe di consigliarti qualche goccia di Valium. Per ua volta. Per rasserenarti e non preoccuparti di "giustificare" chicchessia. In questo, grazie al Cielo, ci pensa già qualcun'Altro. Intendo a "giustificare" o meno.

Matteo