giovedì 7 maggio 2009

Benedetto Israele e l`islam (Jacob Neusner)


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Su segnalazione di Alessia leggiamo:

ll dialogo

Benedetto Israele e l`islam

DI JACOB NEUSNER

Al giorno d`oggi le religioni tentano di comunicare tra di loro. In particolare gli americani valutano positivamente la prospettiva di uno scambio interreligioso per facilitare la mutua comprensione.
E, in un luogo in cui un gran numero di ebrei e cristiani danno vita a una comunità all`insegna del dialogo, ciò è da apprezzare. E proprio per questo che il dialogo ebraico-cristiano deve trasformarsi in un trialogo ebraico-cristiano-musulmano, in modo che i cristiani americani, i musulmani e gli ebrei possano lavorare insieme per superare l`intolleranza e l`ignoranza.
Per il bene di tutti.
E passato quasi un secolo da quando il dialogo interreligioso tra cristiani ed ebrei ha mosso i primi passi. Prima di quel momento, il confronto tra i dogmi dell`ebraismo e il cristianesimo aveva provocato ostilità.
Queste religioni dovevano sostenere il peso della competizione teologica. Per quasi un centinaio di anni i rappresentanti delle religioni ebraica e cristiana hanno dovuto lavorare molto per comprendere come sostenere la benevolenza e la tolleranza perle differenze.
Sono stati compiuti progressi tali che non occorre neppure esplicitarli. Il Concilio Vaticano ha guidato il cambiamento per i cristiani cattolici e l`ebraismo conservativo e riformato quello per gli ebrei integrazionistici, allo scopo di instaurare un rapporto di reciproca tolleranza. La maggior parte delle confessioni cristiane si è unita a questa causa e l`intera società ne ha beneficiato.
Basta andare appena un po` oltre i titoli dei giornali per comprendere il ruolo dell`islam nell`iniziativa interreligiosa. Gli stessi Paesi che sono riusciti a far riavvicinare cristiani ed ebrei - gli Stati Uniti e il Canada, il Regno Unito, la Francia, la Germania, la Spagna e la Russia post-comunista, con le loro importanti rappresentanze musulmane non hanno ancora intrapreso una simile iniziativa nei confronti dell`islam.
Ciò non significa che c`è stata poca attenzione verso l`islam.
Tuttavia, lo speciale rapporto attuale tra le tradizioni monoteistiche delle Sacre Scritture, il cristianesimo e l`ebraismo non ha un corrispettivo per quanto riguarda l`islam.
Questo non significa che non sia stato fatto nulla, ma il lavoro è appena iniziato, e ora non c`è un`iniziativa simile a quella in corso che sia stata in grado di trasformare le relazioni tra ebrei e cristiani con evidenti benefici per entrambi.
In particolare ciò che è emerso è la mancanza di un programma per la comprensione teologica reciproca tra le tre religioni monoteiste.
Eppure l`islam è legato sia al cristianesimo che all`ebraismo, in maniera paragonabile a quanto queste religioni lo sono tra di loro. Il dialogo tra l`ebraismo e il cristianesimo dovrebbe trasformarsi in un trialogo tra ebraismo, cristianesimo e islam.
Perché sostengo che un`unica relazione colleghi l`ebraismo, il cristianesimo e l`islam e che tale rapporto sia alla base di un dialogo interreligioso orientato alla reciproca comprensione? Per tre motivi.
In primo luogo, le tre religioni monoteiste condividono elementi di una teologia comune. Esse vedono Dio secondo un modello comune e si trovano ad affrontare gli stessi problemi teologici e filosofici.
E' logico che si aspettino di poter comunicare tra di loro. Perché credo che condividano degli obiettivi comuni? Tutte e tre affermano che esiste uno e un solo Dio.
Perciò venerano lo stesso Dio.
Tutte e tre concordano che Dio premia la virtù e punisce il peccato e regola il destino dell`umanità. Tutte e tre credono che Dio abbia mandato sulla terra i profeti e tutte e tre le religioni sono fondate su libri rivelati, la Torah, la Bibbia e il Corano.
E per questo che condividono gli elementi di una struttura comune e, di fatto, una morale comune.
In secondo luogo tutte e tre condividono un patrimonio comune costituito dai testi delle Scritture.
Non sono senza affinità. Presentano schemi narrativi comuni e differiscono sull`obiettivo comune.
L`islam riprende la narrazione del cristianesimo e dell`ebraismo, e il cristianesimo quella dell`ebraismo.
Ciò conduce direttamente al terzo e più importante legame tra le religioni monoteiste: il cristianesimo si vede come una continuità con l`ebraismo, mentre l`islam si occupa di seguire le tracce del eristianesimo e dell`ebraismo. Mosè è un profeta non solo nell`ebraismo ma anche nel cristianesimo e nell`islam.
Abramo e Sara sono padre e madre del cristianesimo e dell`ebraismo.
Sin dall`avvento dell`islam, i teologi ebraici hanno riconosciuto dei legami con la religione musulmana.
Mosè Maimonide è un esempio importante del riconoscimento ebraico del monoteismo islamico. L`esito del dialogo ebraico-cristiano nel XX secolo ha prodotto un ulteriore risultato, ovvero il riconoscimento da parte della religione ebraica della natura monoteista della religione cristiana e la sua collocazione nella tradizione delle Scritture.
Per queste tre ragioni, ma in modo particolare per la terza, - l`anello di congiunzione tra tutte e tre - ritengo che il rapporto tra l`ebraismo, il cristianesimo e l`islam sia unico tra tutte le religioni del mondo.
L`islam non riconosce altre religioni, diversamente da come fa con l`ebraismo e il cristianesimo grazie alle loro Scritture.
Come ho affermato, l`ebraismo, grazie a Mosè Maimonide nel Medioevo e Franz Rosenzweig ai nostri giorni, vede l`islam come una religione affine.
Le due religioni monoteiste, che seguono cronologicamente l`ebraismo, preferiscono considerarsi apertamente in un rapporto di continuità e linearità con quest`ultimo, piuttosto che tracciare un cammino parallelo o complementare rispetto al loro predecessore e concorrente di oggi. Ma ciò non si verifica perché le tre religioni monoteiste concordano sulla mia proposta di instaurare un trialogo tra di loro. Al contrario, sono in disaccordo, ma condividono un programma comune al argomenti sui quali apertamente non concordano.
Non hanno una visione comune.
Ma mentre si trovano in disaccordo sui principi fondamentali, concordano sui dettagli. E sufficiente un esempio. Ilo avuto una conversazione con una donna musulmana, moglie di un collega, sulle sue ferie estive in Turchia. Siccome aveva viaggiato con una compagnia aerea occidentale, le ho chiesto come avesse superato i problemi relativi ai pasti. Mi ha risposto abbastanza tranquillamente:
«Oh, ordino sempre cibi kosher».
Mi riferisco a questo semplice caso per dire che ci sono le basi per una reciproca comprensione tra le religioni monoteiste.
Tuttavia il trialogo non è una soluzione naturale per una religione monoteista. La sua logica interna non lascia spazio alla tolleranza.
Esiste un solo Dio ed esiste un`unica verità. L`islam sostiene le virtù profetiche di Mosè e l`unicità di Gesù, ma reputa Maometto il sigillo della profezia.
La logica di essere gli unici depositari della verità ha plasmato il modo in cui ognuna delle tre religioni monoteiste vede le altre. L`ebraismo, nelle sue fonti classiche, non riconosce affatto il cristianesimo come religione. E deve ancora formulare una teologia giudaica del cristianesimo che abbia senso nell`ottica degli aspetti ebraici del cristianesimo.
Il cristianesimo ha dovuto fare i conti con il concetto di Supersessionismo, secondo cui la religione cristiana ha soppiantato quella ebraica.
Ha dovuto elaborare una teologia cristiana dell`ebraismo che conferisse a questa religione un senso nell`ottica della visione eristiana.
Quando l`islam accederà al trialogo, esso troverà che la formulazione di una teologia musulmana dell`ebraismo e del cristianesimo sono un compito assai arduo. Al momento, il cristianesimo rappresenta un modello per un confronto simile.
Vorrei riassumere l`aspetto principale: il trialogo è necessario perché la logica interna di una religione monoteista, come si evince dai documenti classici del cristianesimo, dell`islam e dell`ebraismo, nega la possibilità che vi sia qualsiasi fede religiosa monoteista precedente.
Non possiamo pretendere che il monoteismo abbandoni la propria rivendicazione di essere l`unica fede. Tuttavia il trialogo può favorire la reciproca comprensione e solo da questa possiamo sperare di ottenere il rispetto reciproco.

(...)

Quali sono le problematiche tipiche del trialogo relative alla reciproca comprensione che devono essere risolte per il prossimo secolo? Vorrei chiarire la domanda fondamentale per quanto riguarda lo scambio interreligioso: come può un`altra religione aiutarmi a comprendere meglio e a praticare la mia? Può il risultato dell`incontro con un`altra religione monoteista migliorare la mia comprensione di cosa c`è in gioco con la mia religione monoteista? Il cristianesimo e l`islam descrivono possibilità di monoteismo che sono realizzabili anche per l`ebraismo, ma che tuttavia non sono da questo prese in considerazione. Sono cammini che non sono percorsi, ma che potrebbero esserlo, resi disponibili da una logica condivisa del monoteismo.
Il cristianesimo e l`islam forniscono all`ebraismo una diversa visione di sé, proponendo opzioni valide per le religioni monoteiste in generale, ma non nella versione ebraica del monoteismo in particolare.
E lo stesso vale per quanto riguarda il contributo dell`ebraismo all`auto-comprensione del cristianesimo e dell`islam, e così via. Per quanto riguarda l`ebraismo, ho illustrato tale teoria nel mio libro "Un rabbino parla con Gesù", che il cardinale Joseph Ratzinger, Papa Benedetto XVI, ha generosamente elogiato proprio per queste tematiche.
Queste rappresentano le tre possibilità a disposizione per raggiungere un obiettivo comune: come potrebbero funzionare le cose.
Per spiegarmi meglio: ciò che il trialogo promette a ogni partecipante è una prospettiva su ogni partecipante.
Mi riferisco alla prospettiva che ho quando considero le alterative alla posizione della mia religione che sono definite dalle sue alternative, le possibilità che la logica del monoteismo ha definito perle altre religioni monoteiste.
Identifico la promessa del trialogo nell`esercizio del paragone e del confronto: insegna ciò che devo apprendere da un`altra religione.
Parlo come ebreo, ma anche i cristiani e i musulmani possono elaborare le loro rispettive posizioni.
Il trialogo offre una prospettiva in grado di insegnarmi la mia religione.
Perché il trialogo proprio tra il cristianesimo, l`ebraismo e l`islam? Il motivo è pura logica:
un`altra religione può insegnare solo quando le sue lezioni sono pertinenti. Posso paragonare solo ciò che quanto meno è confrontabile.
Non ho bisogno che il cristianesimo o l`islam mi spieghino cosa Dio vuole da me.
Ma poiché, secondo le Scritture ebraiche, il cristianesimo osserva le stesse Scritture dell`ebraismo, posso apprendere dal cristianesimo altri modi di leggere le Scritture. Il cristianesimo e l`islam mostrano diverse possibilità disponibili all`ebraismo - i percorsi che non sono stati seguiti ma che in via di principio è possibile considerare. E dal momento che nel Corano l`islam riprende i racconti e gli insegnamenti della Torah, posso imparare dall`islam le possibilità che tutti abbiamo a disposizione.
Con ciò non intendo asserire che le tre tradizioni condividono una struttura comune, ma solo che mostrano alcuni importanti punti di convergenza su questioni fondamentali. E possono chiarirsi a vicenda su alcuni aspetti illustrando le scelte da compiere su problematiche comuni - le possibilità del monoteismo.
Nei dettagli, ciascuna tradizione monoteista ha una sua posizione e Dio risiede nei dettagli. Ma per il monoteismo c`è un solo Dio ed è lo stesso. Questo cambia tutto.
Tra tutte le religioni teiste, le tre religioni monoteiste possiedono un rapporto unico tra loro. Non solo sono in accordo in generale, ma anche nei dettagli. In particolare, narrano storie dello stesso genere ed emerge che alcune narrazioni trattano tematiche comuni.
L`ebraismo, con la sua attenzione verso le Scritture ebraiche dell`antico Israele, narra la storia dell`unico Dio che ha creato l`uomo a Sua immagine e di ciò che accadde in seguito al popolo di Israele, il popolo eletto. Il cristianesimo riprende questa storia, ma offre una differente lettura, mediando il rapporto tra Dio e il Suo popolo attraverso un essere umano. Dal canto suo, successivamente, l`islam riprende alcuni elementi della stessa storia, riconoscendo le rivelazioni dell`ebraismo prima e del cristianesimo poi, ma portando la storia verso un ulteriore climax. E impossibile trovare altre tre religioni che diano vita ad un simile intimo legai-ne narrativo, come accade per le tre successive manifestazioni del monoteismo. Nessun altro gruppo di religioni narra una storia unica e continua come fa l`islam con il cristianesimo e l`ebraismo e il cristianesimo con l`islam e l`ebraismo e l`ebraismo con l`islam e il cristianesimo.
Nell`ambito della logica del monoteismo, in che modo l`islam, il cristianesimo e l`ebraismo rappresentano scelte diverse tra una serie comune di possibilità? Per spiegare le cose in modo semplice, quale programma prevedo per le prime fasi del trialogo l`inizio del secolo, che grosso modo inizia con James Parkes, il corrispettivo di quello che è stato il dialogo ebreo-cristiano del XX secolo? Vedo cinque temi fondamentali e indicativi sui quali le tre religioni monoteiste concordano e si confrontano - il punto di inizio del trialogo. Le categorie fondamentali sono simili, mentre la loro articolazione non lo è. Il trialogo mostrerà la portata e il potenziale di un ideale comune.
Il trialogo si fonda sul consenso.
Qual è il denominatore comune fra ebrei, cristiani e musulmani? L`affermazione che Dio è unico e solo. Questo unico Dio avanza richieste sull`ordine sociale e sulla vita quotidiana dell`umanità. Dio distingue coloro che fanno la Sua volontà dal resto dell`umanità. Dio giudicherà l`intera umanità alla fine dei tempi. Le tre religioni sono imperniate su questo programma comune. Ma - e non lo sottolineerò mai abbastanza - seppur con dettagli diversi, ciascuna offre una diversa angolazione sulla natura delle altre due. Ciascuna fa luce sulle scelte che le altre hanno compiuto tra gli elementi che compongono un unico programma: le categorizzazioni che le accomunano.
Questo mi conduce ai cinque punti che caratterizzano la prima fase del trialogo fra ebrei, cristiani e musulmani.

Primo: il monoteismo. (...)
Secondo: che dire del popolo di Dio? (...)
Terzo: la vita santa. (...)
Quarto: che dire dei rapporti fra credenti e infedeli o miscredenti? (...)
Quinto: la fine dei tempi. (...)
Per concludere, devo rispondere a due interrogativi impellenti:

perché oggi questa esigenza di un trialogo è così sentita? In che modo un trialogo può contribuire a mitigare la logica teologica del monoteismo? Il trialogo è necessario perché in discussione non c`è semplicemente solo l`idea di Dio, ma anche la concezione cristiana secondo cui Dio si è fatto uomo, la concezione ebraica secondo cui l`uomo è stato creato a immagine e somiglianza di Dio e la concezione islamica secondo cui la verità del monoteismo viene espressa e vissuta nella storia e nella comunità.
In che modo un trialogo può contribuire a mitigare la logica esclusiva prevalente? La risposta è che l`ebraismo, il cristianesimo e l`islamismo contengono in sé le risorse della tolleranza religiosa che non aspettano che di essere scoperte. Come ebreo, oggetto di odio in alcuni ambienti islamici a causa del conflitto politico in Medio Oriente, sono portato a cercare i principi della tolleranza nell`islam. La storia del culto islamico contiene, infatti, capitoli di grande tolleranza verso l`ebraismo e il cristianesimo una tolleranza mostrata in territorio musulmano nei confronti di non musulmani particolarmente ostili ma anche capitoli di disprezzo e persecuzioni nei loro confronti. Le persecuzioni perpetrate ai nostri giorni nei Paesi musulmani nei confronti dei cristiani non sono da meno dei capitoli più neri della storia scritti all`epoca delle Crociate e dell`imperialismo eri stiano europeo e delle conseguenti reazioni dei musulmani. Quanto all`ebraismo, tutti ricordiamo che Maimonide fu costretto ad abbandonare la sua città natale nella Spagna musulmana per sfuggire alle persecuzioni e a raggiungere un altro Paese mussulmano, l`Egitto, dove trovò riparo. Quello stesso Corano e quello stesso Hadith che animarono coloro che lo costrinsero alla fuga dalla Spagna e dal Marocco furono di insegnamento per la tolleranza religiosa in Egitto.
(...)
Cosa mi induce a pensare che il futuro trialogo avrà successo? Prendiamo il caso del cattolicesimo, che è riuscito a sopravvivere a molti secoli di antiebraismo e antisemitismo.
La diversa chiave di lettura adottata dal cristianesimo nei confronti dell`ebraismo è il risultato degli sforzi compiuti dai teologi protestanti e cattolici e dai loro omologhi riformisti e conservatori.
I teologi ebrei hanno individuato nelle risorse dell`ebraismo i fondamenti della conciliazione e riconciliazione con il cristianesimo.
E i cristiani hanno ravvisato nelle risorse del cristianesimo i fondamenti della tolleranza religiosa verso l`ebraismo e gli ebrei, proprio in quegli stessi elementi precedentemente interpretati come avallo all`antiebraismo e all`antisemitismo.
Nell`ebraismo, nel cristianesimo e nell`islam persistono elementi di ostilità verso gli estranei, e tutte e tre queste tradizioni religiose contengono fonti d`intolleranza.
Sappiamo tuttavia quanto il dialogo riesca ad esaltare gli elementi che favoriscono la positiva disposizione d`animo, e sarà il trialogo a fare la differenza nel secolo a venire.
Intravedo nel dialogo fra ebrei e cristiani una speranza di futura riconciliazione fra ebraismo, cristianesimo e islam. Perché questo è ciò che l`unico e solo Dio promette a tutti coloro che lo amano e che fanno la Sua volontà.

pronunciato all`Università di Miami il 5 marzo 2009 [.]

© Copyright Il Riformista, 7 maggio 2009 consultabile online anche qui.

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