martedì 5 maggio 2009

Il Presidente Shimon Peres: «Gerusalemme accoglie questo artefice di pace» (Esclusiva di Famiglia Cristiana)


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PAPA

ESCLUSIVO: IL BENVENUTO DEL PRESIDENTE ISRAELIANO PERES

«GERUSALEMME ACCOGLIE QUESTO ARTEFICE DI PACE»

«Le sue parole danno forza alla speranza nel futuro, per i rapporti tra le religioni e per quelli tra popoli e culture».

Shimon Peres

A nome dello Stato di Israele e mio personale, desidero esprimere il sentimento di partecipe attesa con cui guardiamo alla visita di Sua Santità, papa Benedetto XVI.
Sarà un privilegio accoglierlo alle porte della città santa di Gerusalemme e salutarlo con una parola che è tra le più comuni della lingua ebraica ma nello stesso tempo esprime la più profonda aspirazione del nostro popolo: SHALOM, PACE.
La storia dei discendenti di Abramo ha conosciuto aspri conflitti, guerre in nome della religione, intolleranza, pregiudizi e persecuzioni. È arrivata l’ora di costruire ponti di comprensione, rispetto reciproco e riconciliazione, per superare le vecchie divisioni e permettere alla pace di prevalere nel dialogo tra le nazioni e al dialogo interreligioso di mettere sempre più forti radici.
Si tratta di un nobile scopo ed è quindi nostro dovere investire nella formazione delle giovani generazioni, e delle generazioni future, per insegnare loro che tutti gli uomini hanno uguali diritti, e che l’uguaglianza dei diritti comprende anche il diritto a essere diversi.
La visita di Sua Santità Benedetto XVI è un passo significativo verso la costruzione di tali ponti. Verrà come il Buon Pastore, simbolo di valori morali e voce della coscienza, e il suo messaggio di pace e tolleranza sarà udito da tutto il suo gregge e da noi tutti.

Missione di tolleranza e fede

Le sue parole daranno forza alla speranza nel futuro, non solo per i rapporti tra le diverse religioni ma anche per quelli tra i popoli e le culture della regione. Gerusalemme accoglie questo artefice di pace a braccia aperte. E nella città santa, in cui i profeti di Israele edificarono un codice universale di pace, fratellanza, tolleranza e amore per l’uomo, sullo stesso suolo in cui Gesù lasciò l’impronta dei suoi passi, noi metteremo sulle spalle di Sua Santità il mantello della nostra ospitalità e gli daremo il benvenuto con tutto il nostro calore.
Papa Benedetto XVI si troverà in Israele, patria del popolo ebraico, edificata sulle indistruttibili fondamenta della Bibbia e animata da un popolo che ha contribuito in modo significativo allo sviluppo dell’umanità in campi come la scienza, la tecnologia, la medicina, la cultura e le arti. Sono passati 65 anni da Auschwitz ma ancora non abbiamo raggiunto un porto completamente sicuro. L’antisemitismo, i negazionisti che non vogliono riconoscere l’Olocausto, la politica del terrore e gli appelli a distruggere il nostro popolo ancora ci minacciano. Ma nonostante questo, e a dispetto delle guerre a cui siamo costretti e delle minacce che ci vengono rivolte, sempre cerchiamo la pace e non rinunciamo alla speranza di vedere il giorno in cui il nostro sogno sarà realizzato e, insieme con i nostri figli, potremo vivere sicuri in pace.
La visita di papa Benedetto XVI alla Terra Santa è per i nostri cuori un supplemento di speranza nel fatto che le nostre preghiere saranno esaudite. E nella sua missione di pace, tolleranza e fede, possa Sua Santità portare l’intero gregge a seguire le sue orme e ad affrontare un pellegrinaggio nella nostra regione, un viaggio di solidarietà e speranza capace di sollevare lo spirito.
Mi unisco alle preghiere per la pace del popolo di Israele e pregusto la gioia di dare il benvenuto della pace al Papa.

© Copyright Famiglia Cristiana n. 19 del 10 maggio 2009 consultabile online anche qui.

1 commento:

Scenron ha detto...

Per completare il calendario delle dirette:
http://raivaticano.blog.rai.it/2009/05/05/la-rai-con-il-papa-in-terrasanta-commentatore-deccezione-carlo-maria-martini/

=D