giovedì 7 maggio 2009

Viaggio del Papa in Terra Santa: il dossier della Fraternità San Pio X


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PELLEGRINAGGIO DEL SANTO PADRE IN TERRA SANTA: LO SPECIALE DI MISSIONLINE

PELLEGRINAGGIO DEL SANTO PADRE IN TERRA SANTA (8-15 MAGGIO 2009): LO SPECIALE DEL BLOG

Papa/ Lefebvriani: In Israele fondamentalisti e nazionalisti

Dossier in vista della visita di Ratzinger dopo caso Williamson

APCOM

In vista del viaggio che da domani il Papa compie in Terra Santa, i lefebvriani mettono l'accento sul "peso dei fondamentalisti" e il "ruolo degli ultranazionalisti" in Israele.
E' "necessario prendere conoscenza del contesto politico e religioso nel quale si iscrive la visita", sottolinea la Fraternità sacerdotale San Pio X in un recente dossier preparato per la visita di Benedetto XVI (8-15 maggio).
"Il peso dei fondamentalisti nella società israeliana, il ruolo degli ultranazionalisti al governo, gli accordi giuridici e finanziari mai conclusi tra il Vaticano ed Israele dal momento riconoscimento dello Stato ebraico da parte della Santa Sede nel 1993, la polemica attorno al preteso silenzio di Pio XII di fronte all'olocausto, il tutto sullo sfondo del conflitto israelo-palestinese, tale - scrive l'ufficio informazione dei seguaci di mons. Lefebvre - è la situazione che il Papa troverà". Il Papa ha di recente revocato la scomunica ai quattro vescovi lefebvriani, guidati oggi da mons. Bernard Fellay.
Le dichiarazioni negazionistiche di uno di essi, il britannico Richard Williamson - da cui Fellay ha preso le distanze - hanno provocato le proteste del mondo ebraico.
Il Vaticano - e il Papa in persona - sono poi intervenuti con il Gran Rabbinato di Israele per ribadire la condanna della Shoah da parte della Chiesa cattolica e i buoni rapporti esistenti tra cattolici ed ebrei.
Nel dossier sul pellegrinaggio del Papa in Terra Santa, i lefebvriani si soffermano sulle polemiche di alcuni rabbini nei confronti della visita.
Si ricorda, più specificamente, la protesta del rabbino del Muro occidentale di Gerusalemme Shmuel Rabinovitch per la croce che il Papa potrebbe portare al momento di visitare questo luogo sacro agli ebrei. E la lettera di un gruppo di "rabbini fondamentalisti", Sanhedrin, affinché, sulla questione delleesenzioni fiscali e giuridiche alla Chiesa cattolica locale, il Governo israeliano non faccia troppe concessioni fiscali e giuridiche al Vaticano, "responsabile dell'eredità di Roma che ha conquistato Gerusalemme, esiliato gli ebrei e distrutto il loro paese". La "riconciliazione rapida con il Papa dopo una serie di dichiarazioni infelici contro di noi non fanno onore al popolo di Israele", sostengono i rabbini citati dai lefebvriani.
Quanto al Governo israeliano, il bollettino dei lefebvriani ricorda il 'curriculum' del ministro del Turismo Stas Misezhnikov, membro del partito ultranazionalista 'Israel Beitenou' fondato dall ministro degli Esteri Avigdor Lieberman.
"E' dunque un ministro ultranazionalista che si trova alla testa del comitato interministeriale incaricato di organizzare la visita del Papa in Terra Santa, una visita che ha per slogan 'Pellegrinaggio in Terra Santa. Un ponte per la pace'!", rilevano i lefebvriani.
Che non mancano di ricordare che l'ultimo giorno del soggiorno del Papa in Israele, il 15 maggio, quando gli arabi, e in particolare i palestinesi, ricorderanno la 'Nakba' ("catastrofe") del 1948, anno di nascita dello Stato ebraico.
"Lo Shin Bet si aspetta manifestazioni violente in questa occasione nei territori occupati e nei villaggi arabi di Israele", chiosa il bollettino lefebvriano.

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Leggiamo per intero il dossier a questi link:

Avant le pèlerinage du pape en Terre Sainte

L’opposition des fondamentalistes

L’enjeu des accords juridiques et financiers entre le Vatican et Israël

La polémique à propos de Pie XII et l’holocauste

La sécurité du pape sur fond de conflit israélo-palestinien

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Raffa, sul Riformista c'è il bell'articolo del rabbino Jacob Neusner, amico di Papa Benedetto:
Il trialogo. Benedetto, Israele e l'islam.
http://rassegna.governo.it (sez. commenti e lettere).
Alessia

mariateresa ha detto...

vedo che M. Zollitsch è andato dal merciaio, ha comprato ago , filo e toppa e ha cercato di rimediare a un certo buco che si era procurato giorni fa

http://blog.messainlatino.it/2009/05/la-ritrattazione-di-mons-zollitsch.html

Certo che se si dicono dei castroni in televisione è in televisione che bisognerebbe andare per rimediare.
Capperi, non parlava di brustolini.
Che pazienza, ragazzi...