giovedì 3 settembre 2009

Si chiude l'era Boffo: il commento di Giacomo Galeazzi


Vedi anche:

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La lettera di dimissioni di Dino Boffo

Quello di Dino Boffo è un grande gesto di responsabilità, da apprezzare!

DINO BOFFO SI E' DIMESSO

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Il Papa: Dio persegue le colpe ma protegge i peccatori (Izzo)

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Esce di scena dopo tre lustri, il braccio destro del cardinale Ruini

Si chiude l'era Boffo

Il direttore di Avvenire si dimette

GIACOMO GALEAZZI

" Dino Boffo si è dimesso dalla direzione di Avvenire con una lettera inviata al card. Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana.

Non posso accettare che sul mio nome si sviluppi ancora per giorni e giorni una guerra di parole che sconvolge la mia famiglia e soprattutto trova sempre più attoniti gli italiani". Lo scrive Dino Boffo nella lettera al card. Angelo Bagnasco, presidente della Cei, nella quale presenta le dimissioni "irrevocabili" e "con effetto immediato" sia da Avvenire che dalla tv dei vescovi Tv2000 e da Radio Inblu. Il presidente della Conferenza Episcopale Italiana, cardinale Angelo Bagnasco, prende atto, con rammarico, delle dimissioni irrevocabili di Boffo e gli rinnova "l'inalterata stima per la sua persona, oggetto di un inqualificabile attacco mediatico".
"L'attacco smisurato, capzioso, irritualmente feroce che è stato sferrato contro di me dal quotidiano Il Giornale guidato da Feltri e Sallusti, e subito spalleggiato da Libero e dal Tempo, non ha alcuna plausibile, ragionevole, civile motivazione: un opaco blocco di potere laicista si è mosso contro chi il potere, come loro lo intendono, non ce l'ha oggi e non l'avrà domani", afferma Boffo Il cardinal Bagnasco, si legge nel comunicato della Cei - "nel confermare a Dino Boffo , personalmente e a nome dell'intero episcopato, profonda gratitudine per l'impegno profuso in molti anni con competenza, rigore e passione, nel compimento di un incarico tanto prezioso per la vita della Chiesa e della società italiana, esprime l'inalterata stima per la sua persona, oggetto di un inqualificabile attacco mediatico"."Apprezzando l'alta sensibilità umana ed ecclesiale che lo ha sempre ispirato - prosegue il card. Bagnasco - gli manifesta vicinanza e sostegno nella prova, certo che il suo servizio alla Chiesa e alla comunità civile non verrà meno. "La mia vita e quella della mia famiglia, le mie redazioni, sono state violentate con una volontà dissacratoria che non immaginavo potesse esistere", sostiene Boffo.

dal blog di Giacomo Galeazzi

8 commenti:

Antonio ha detto...

Si chiude l'era Boffo e inizia l'era... Raffaella. Sarebbe una notizia straordinaria...invito tutti i commentatori del blog a sostenerla.
Oh vescovi uscite dal vostro torpore e sostenete il Santo Padre con le parole e con i fatti!

Raffaella ha detto...

Ma neanche per sogno :-)
Io vado bene qui dove posso avere le mani libere...
E poi non sono una giornalista.
Sostengo pero' la candidatura di una donna alla direzione.
R.

euge ha detto...

Cara Raffaella condivido la tua esigenza di avere le mani libere! Ma, dico anch'io che ci vorrebbe una donna..........! Per quanto riguarda i vescovi beh! alle parole di Antonio non posso aggiungere nulla soltanto
Svegliatevi!!!!!!!!!!!
La Chiesa quella vera fondata da Cristo non vuole la politica nè apprezza la fama di protagonismo; ma, la collaborazione ed il rispetto per il Successore di Pietro e per i tanti fedeli che ne hanno abbastanza, del vostro modo di agire completamente lontano, da quello che tutti auspicano.

Giorgio ha detto...

Vorrei sapere questo: quale sarebbe l’immenso danno che Dino Boffo avrebbe arrecato alla Chiesa? Quali cocci mai dovremmo raccogliere dai suoi quindici anni alla direzione di un giornale come Avvenire che allora era un soprammobile in qualche sacrestia e ora è uno dei giornali più autorevoli, più ben fatti e più intelligenti del panorama giornalistico italiano, uno dei pochissimi quotidiani che continua ad aumentare il numero dei suoi lettori mentre tutti gli altri li perdono?
Quale sollievo dovremmo provare ora che una figura così fondamentale per la cultura cristiana in Italia, protagonista di tante battaglie per la difesa della vita, per la libertà della Chiesa, sempre in prima fila nella difesa del Papa e dei valori cristiani è stata ridotta al silenzio? Senza il suo contributo la Chiesa italiana sarà da oggi in poi più debole, anche lo stesso Benedetto XVI sarà meno intelligentemente difeso, e non riesco a capire come non riusciate a comprenderlo.
E nemmeno comprendo come non vi sia chiaro che l’attacco del Giornale, costruito in tempi precisi su fatti che risalgono ad anni fa e che finora non avevano interessato nessuno, rappresenta una vendetta politica verso le posizioni che Avvenire ha espresso, dando voce a molti cattolici italiani, sullo stile di vita del presidente del Consiglio che, spero ne conveniate, ha qualcosa di ben più grave da farsi perdonare. Vi rendete conto che, con questo andazzo, chiunque può essere ricattato, messo alla berlina, ridotto alla pubblica umiliazione e al silenzio? Veline false e velenose, anonime, messe in giro ad arte e spacciate come “informative” possono essere scritte su chiunque sia giudicato scomodo o poco gradito ai poteri dominanti. Su Vescovi, sacerdoti, cristiani comuni come siamo noi, su chiunque. Siamo così ciechi da pensare che possiamo starcene tranquilli perché tanto a noi certe cose non succederanno mai? O non dovremmo invece insorgere tutti uniti, senza paure, incertezze, distinguo, finte obiettività a difendere un nostro fratello nella fede che magari avrà pure, come tutti noi, commesso nella vita qualche peccato veniale e magari anche pagato per questo (ammesso che le cose stiano così come Feltri ce le ha raccontate, ma io non ci credo perché mi fido più di Boffo che del servo del padrone), ma che ha dato tutta la sua vita, la sua intelligenza, la sua passione e il suo cuore alla Chiesa e al Signore in tutti questi anni? Pensate in questo modo di difendere il Santo Padre?
Questa Chiesa fatta solo di santi, di persone perfette, così vanesie e schizzinose da esser pronte a dare lezioni di moralità anche ai propri fratelli cristiani, che esigono dagli altri assoluta coerenza e trasparenza, che vedono sporcizia ovunque, questa Chiesa proprio non mi piace. Ma, in effetti, essa proprio non esiste. La Chiesa dei perfetti non è mai esistita e mai esisterà: è solo un sogno nostalgico di chi ama scandalizzarsi e limitarsi a recriminare senza fine sulla cupezza dei tempi.

Giorgio

Raffaella ha detto...

Il problema non e' e non e' mai stato la velina.
Eppure l'abbiamo detto in piu' salse.
R.

massimo ha detto...

in ogni caso,grazie Giorgio del tuo intervento.
massimo.

Anonimo ha detto...

Anch'io voto per una donna alla direzione di Avvenire

Marina Corradi

Mari

Anonimo ha detto...

A mio avviso si chiude l'era del cardinal Martini!