lunedì 25 maggio 2009

Processo alla Chiesa in diretta su Raiuno grazie alle uscite del card. martini

Processo inquisitorio ed offensivo verso la Chiesa sul programma "La vita in diretta".
Ma proprio oggi dovevo accendere la tv al pomeriggio? :-)
Il conduttore, ovviamente, legge la frase di martini che accomuna la condizione dei divorziati a quella dei Lefebvriani.
Ma che bella furbata!

Chiedo alla Chiesa di spiegare bene chi puo' ricevere la comunione e chi no.
C'e' una grande confusione fra separati, divorziati, divorziati risposati con attrici e attricette dello spettacolo pronte a rivendicare un diritto sindacale. E' ora che si faccia chiarezza visto che il sacerdote presente in studio non ce la fa proprio a spiegare bene le norme canoniche.

E' incredibile che ne sappiamo di piu' Irene Pivetti e Paolo Brosio!
Si invitino canonisti o teologi, non preti anche piuttosto aggressivi che non spiegano che il divieto di fare la comunione non riguarda i divorziati ma i divorziati risposati
.
Ringraziamo anche per questo il cardinale martini.
R.

15 commenti:

sonny ha detto...

Ciao Raffaella. Mi associo alla tua richiesta di chiarezza. Ho visto la trasmissione a spizzichi e bocconi, ma ho percepito una grande confusione in merito alla questione " divorziati e eucarestia". Fermo restando la solidarietà alle tante persone che vivono con disagio la situazione, vedo e sento in giro tanta, troppa confusione e molta voglia di dottrina fai da te. Sentiti ringraziamenti al porporato che hai citato ( anche per altre cose...sorvoliamo.... Buona settimana a tutti

Anonimo ha detto...

Dal tuo racconto deduco che il prete in questione non ha letto l'Esortazione Post-Sinodale Sacramentum Caritatis. Se l'avesse fatto non avrebbe avuto difficoltà a spiegarsi.
Alessia

Raffaella ha detto...

Ciao Alessia, non ricordo il nome del prete ma e' stato piuttosto aggressivo verso i divorziati (cosa che il Papa non avrebbe mai fatto!).
No comment sui personaggini dello spettacolo sempre pronti a sbandierare la loro fede per poi prendersela con la Chiesa salvo incensare l'emerito arcivescovo.
R.

Raffaella ha detto...

Ciao Sonny, regna la piu' grande confusione e ci sono porpore che non fanno che accrescere il problema invece di spiegare le regole.
R.

euge ha detto...

Preferirei non commentare!!!!!!

Forse sarebbe il caso che come dici tu Raffaella in certe trasmissioni si mandino sacerdoti preparati sull'argomento ed in grado di mantenere il confronto. Oppure, Monsignori come Fisichella che di certo non si fa mettere i piedi in testa da quattro ocinque attricette che solo perchè fanno parte del mondo dello spettacolo, pensano di avere solo diritti e nessun dovere soprattutto davanti a Dio ( salvo rarissime eccezioni se ce ne sono ).
E' avvilente vedere ancora una volta, quanti pochi siano coloro che nella chiesa sanno districarsi su questo ed altri argomenti.
Un " grazie " a Martini che continua a relativizzare la dottrina della chiesa cattolica in un modo che sinceramente comincia non solo a stancare ma a creare non poca confusione nei fedeli soprattutto quelli che hanno le idee poco chiare.
Se non vuole stare sulla Barca di Pietro, lo dica chiaramente una volta per tutte. Tanto ha remato contro da sempre gli ha dato fastidio Giovanni Paolo II come gli dà fastidio Benedetto XVI; evidentemente remare contro ha i suoi tornaconti.

gemma ha detto...

non credo che il cardinale Martini sarebbe tanto tenero con la situazione di molti attori, attrici e presentatori in odore di rivendicazione. Passi un matrimonio fallito, ma quando le relazioni prendi e lascia cominciano a diventare troppe, forse del matrimonio-sacramento (toh.., per la chiesa lo è ancora) non si è capito granchè.
In quanto alle dichiarazioni di Martini, purtroppo credo ci sia molta strumentalizzazione in giro, anche sui suoi pronunciamenti e la gran parte del clero purtroppo non è in grado di dare spiegazioni, nè sul reale senso delle parole del Papa nè su quelle di Martini.

don gianluigi ha detto...

Il card. Martini se volesse veramente bene alla chiesa 1. non rilascerebbe dichiarazioni così ambigue che smentiscono quelle del papa; 2. sarebbe pronto a rettificare le interpretazioni errate.

Poiché non è né la prima, né la seconda volta che capita, mi pare chiara la sua volontà di dividere la chiesa. Il papa è troppo buono che prelati che hanno abbandonato la retta via!!

mariateresa ha detto...

non ho visto niente e , a questo punto, sono felice di non averlo fatto. Sembra un copione. L'articolo osannato,a anche senza capirci un tubo, le dichiarazioni dal mondo dello spettacolo, cornucopia molto feconda anche nei miei verdi anni: dibattiti insulsi dove l'invitato per la Chiesa è sempre quello più criticabile. E' un copione così vecchio che ha le ragnatele nelle pagine.
Ma siamo ancora a questo punto?
E il cardinale Martini vede la televisione?
Però, dopo 'uscita del libro, era da prevedere come il tuono dopo il lampo.
E' troppo, troppo infantile questo schema.
Se una discussione seria si vuole fare, c'è il modo. Ma non si vuole.

mariateresa ha detto...

gemma la strumentalizzazione c'è.Sono d'accordo. ma lui, il cardinale Martini ha mai fatto uno iota di sforzo di fermarla?
E, perchè?

Anonimo ha detto...

il "veleno" è nella frase:ora che si è usata misericordia con i tradizionalisti,si apra ai divorziati risposati.
è lì tutto il giochino.
il papa usa la misericordia che i cardinali non hanno mai usato con lui.

DANTE PASTORELLI ha detto...

Non c'è da meravigliarsi che ne sappian più la Pivetti e Brosio di un prete.
I preti son malformati in seminari disastrati.
Brosio è un neo-convertito e forse avrà letto qualcosa. La Pivetti è una donna di notevole cultura, anche religiosa.

Anonimo ha detto...

Non ho opinioni certe in materia, solo la mia testimonianza.
Sono una divorziata risposata che dopo un viaggio a Medjugorje e la conseguente conversione, ha scoperto che la cosa più importante della sua vita era Dio..
Dopo alcuni anni di vita sempre più cristiana, un Vescovo che ben conosceva la mia obbediente sofferenza nel non potermi comunicare, si è proposto spontaneamente di confessarmi, tenendo conto che tutta la mia vita era stata radicalmente trasformata dalla grazia e si era messa al servizio del Signore e della Chiesa.
In un fiume di lacrime fui assolta e dopo tanti anni mi venne concessa di nuovo la Comunione...
Non mi venne chiesto di rompere col marito, cosa che peraltro ritenevo ingiusta e impossibile, per amore, per non trascinare i figli in un secondo trauma e per natura.
Dopo pochi mesi fu la Comunione stessa col Signore a spingermi ad un atto radicale di coerenza e obbedienza e così decisi di tentare la strada della castità totale, come richiede la "Familiaris Consortio", anche se questo significava quasi certamente un secondo divorzio.
A quel punto mi è toccato sentire quei preti che prima si rifiutavano di confessarmi e di darmi la Comunione, chiedermi se ero ammattita e ciò perchè facevo esattamente quello che la Chiesa richiede per poter accedere al S.Sacramento nella mia condizione.
Ma ogni opposizione rafforzava la mia determinazione.
Non chiedetemi come, perchè han fatto tutto Dio e la Madonna, ma sono passati tanti anni e da allora la mia decisione non è mai venuta meno in fatti e intenzioni; mio marito (che teoricamente non condivide la mia fede, la mia scelta e la mia vita) non mi ha voluto abbandonare (poteva farlo agevolmente e senza condizioni) ma è diventato mio amato fratello; io continuo a fare la mamma e a servire il Signore e la Chiesa. Intorno a noi qualcuno sa, i più no, ma molti sospettano.
Ritengo la castità un dono grandissimo che il Signore mi ha fatto che fruttifica pace, contemplazione e tenerezza.
L'Eucarestia per me è tutto.
Ringrazio la Chiesa intransigente, perchè senza quella intransigenza non avrei mai in alcun modo considerato, tentato e scoperto questa felicissima vocazione e dimensione dello spirito e del corpo.
Per i cinici e i sarcastici mi permetto di dire che io ero una persona con una vita sessuale intensa ed appagante. Non ne ho alcun rimpianto.
Ringrazio però anche la Chiesa flessibile e per l'eternità benedirò quel Vescovo che per motivazioni di spirito e di carità e non certo per difendere posizioni progressiste o avanguardiste che proprio non gli appartengono, mi ha dato l'assoluzione e così mi aveva consentito di tornare legittimamente a fare la Comunione, benchè divorziata e risposata e non casta.
Sono infatti certa che senza la Comunione Eucaristica, che me ne ha dato l'ispirazione e la forza, non avrei mai potuto pensare e attuare le scelte radicali che sono state necessarie per arrivare a una Comunione davvero piena col Signore e la Chiesa.
Questa è l'opera dello Spirito. La Chiesa vi rifletta. Io stessa ho rinunciato a chiedermi cosa sia veramente giusto in generale.
Per me è giusto obbedire.

Anonimo ha detto...

Avete usato la parola giusta "veleno". Gli attuali progress-modernisti usano sofismi elementari per imporre le loro falsita' ed eresie. E gli ignoranti prendono per valide le loro fallaci premesse. Prima fra tutte quella che l'inferno e il peccato non esistono e che la volonta' di Dio deve essere conforme al nostro piacere e moda del momento.

brustef1 ha detto...

Chiedo venia al prof. Pastorelli, ma vorrei ricordare brevemente chi è Irene Pivetti, da lui definita persona di notevole cultura. Era una sconosciuta ventinovenne che, del tutto inopinatamente e per puro sfregio all'istituzione parlamentare nazionale, fu cooptata da Bossi alla presidenza della Camera. Terminata la breve pacchia -il cui "ricordo", peraltro, le rende vita natural durante una pensione da nababbi, un appartamento di rappresentanza gratuito nel cuore di Roma, auto blu, scorta ecc.-, si è riciclata come soubrette con look diversi a seconda delle trasmissioni televisive cui partecipava: femme fatale, sado-maso, sado e basta ecc. Si è risposata con un giovanotto il cui unico mestiere -a quanto risulta- è quello di assistente della moglie, il che potrebbe costituire una semplice tautologia se non costasse molto denaro pubblico. Le comparsate di questa signora, dall'altissima carica istituzionale alle guittate in video -dove viene convocata, come Alba Parietti, in qualità di ingiustificata tuttologa- avrebbero fatto e farebbero semplicemente ridere se non avessero, anch'esse, comportato, e comportino tuttora, grandi dispendi di denaro pubblico. Chi paga il canone dovrebbe fare due conti e calcolare quanto gli costa ogni movimento siliconico-labiale di queste due super-esperte, che ci vengono propinate come il colto all'inclita (credo che solo questo costituirebbe in giudizio prova della reiterata crudeltà mentale della Rai nei confronti dei teleutenti).
Quanto al neo-convertito Brosio (che piuttosto mi sembra un neo-disturbato), non si spara sulla Croce Rossa.
In ogni caso, il solo fatto che questi due figuri risultino più informati di un prete la dice lunga (anche se sono informati in materia per esperienza personale)

brustef1 ha detto...

Chiedo scusa al prof. Pastorelli, ma vorrei ricordare brevemente chi è Irene Pivetti, da lui definita persona di notevole cultura. Era una sconosciuta ventinovenne che, del tutto inopinatamente e per puro sfregio all'istituzione parlamentare nazionale, fu cooptata da Bossi alla presidenza della Camera. Terminata la breve pacchia -il cui "ricordo", peraltro, le rende vita natural durante una pensione da nababbi, un appartamento di rappresentanza gratuito nel cuore di Roma, auto blu, scorta ecc.-, si è riciclata come soubrette con look diversi a seconda delle trasmissioni televisive cui partecipava: femme fatale, sado-maso, sado e basta ecc. Si è risposata con un giovanotto il cui unico mestiere -a quanto risulta- è quello di assistente della moglie, il che potrebbe costituire una semplice tautologia se non costasse molto denaro pubblico. Le comparsate di questa signora, dall'altissima carica istituzionale alle guittate in video -dove viene convocata, come Alba Parietti, in qualità di ingiustificata tuttologa- avrebbero fatto e farebbero semplicemente ridere se non avessero, anch'esse, comportato, e comportino tuttora, grandi dispendi di denaro pubblico. Chi paga il canone dovrebbe fare due conti e calcolare quanto gli costa ogni movimento siliconico-labiale di queste due super-esperte, che ci vengono propinate come il colto all'inclita (credo che solo questo costituirebbe in giudizio prova della reiterata crudeltà mentale della Rai nei confronti dei teleutenti).
Quanto al neo-convertito Brosio (che piuttosto mi sembra un neo-disturbato), non si spara sulla Croce Rossa.
In ogni caso, il solo fatto che questi due figuri risultino più informati di un prete la dice lunga (anche se sono informati in materia per esperienza personale)