sabato 5 settembre 2009

Benedetto XVI promuove il Sant' Agostino della tv: «Questo film è un vero viaggio nello spirito» (Vecchi)


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Su segnalazione della nostra Gemma leggiamo:

L' anteprima A Castel Gandolfo la proiezione della fiction Rai

Benedetto XVI promuove il Sant' Agostino della tv
«Questo film è un vero viaggio nello spirito»


Gian Guido Vecchi

CASTEL GANDOLFO

Sant' Agostino sfoga la tensione tirando una boccata di sigaretta nella piazzetta di fronte al Palazzo Apostolico.
«Il Papa mi ha detto: "Ho visto un filosofo". Sul serio!». Gli occhi verdi mandano un lampo, e pazienza se il viso non è proprio quello che ti aspetteresti da uno che nel IV secolo è nato a Tagaste, oggi Souk Ahras, in Algeria, memorabile esempio di giovane nordafricano sbarcato sulle coste italiane ed emigrato a Milano a tutto vantaggio della cultura Occidentale.
Se l' è cavata benone, Alessandro Preziosi, e con lui tutti quelli che hanno partecipato ad un' impresa da far tremare i polsi: presentare il film su Sant' Agostino, che la Rai trasmetterà in autunno, a Benedetto XVI. Ed esporsi non soltanto al giudizio del Papa in sé, il che già basterebbe e avanzerebbe, ma di questo Papa: il grande teologo che al genio di Tagaste, «modello di dialogo tra ragione e fede», dedicò nel 1953 la sua tesi di dottorato, Popolo e casa di Dio in Sant' Agostino.
Il pontefice che due anni fa, a Pavia, sostò a venerare le reliquie del vescovo di Ippona ricordando «la mia personale devozione e riconoscenza verso colui che tanta parte ha avuto nella mia vita di teologo e di pastore, ma prima ancora di uomo e di sacerdote». Chiaro che nella sala degli Svizzeri, riaccese le luci dopo l' «anteprima mondiale» (in realtà una sintesi in versione tedesca di un' ora: il film, diviso in due puntate, ne dura tre) ci fosse un' attenzione sospesa. La pellicola è stata affidata a Christian Duguay - lo stesso regista di Coco Chanel, nominato agli Emmy Awards - dalla LuxVide, già produttrice di opere come Giovanni Paolo II e la Bibbia, «alla scoperta delle nostre radici». Ma non era facile ridurre a film un capolavoro filosofico e letterario come Le Confessioni, la vicenda del genio che si ribella all' educazione cristiana della madre, diventa avvocato, vive con una schiava concubina dalla quale avrà un figlio, si perde in dissolutezze varie, abbraccia il manicheismo e avversa il vescovo fino alla conversione di Milano, il battesimo ricevuto da Ambrogio nella notte di Pasqua del 387, la nascita del più grande pensatore cristiano che morirà a Ippona, nel 430, durante l' assedio dei Vandali, il crollo dell' impero. Ma l' applauso del Papa e quello insistito del cardinale Tarcisio Bertone («grande interpretazione, bravi!») hanno mostrato che era andata. E Benedetto XVI ha ringraziato LuxVide e la Rai per questa «grande presentazione della vita di Sant' Agostino», ispirata da una sua «osservazione casuale», tre anni fa: sarebbe utile fare dei film sui Padri della Chiesa, aveva detto, «magari Sant' Agostino».
Prima di salutare gli attori, Benedetto XVI ha osservato: «Questo film mi è sembrato un viaggio in un continente spirituale molto distante e tuttavia vicino a noi, perché il dramma umano è sempre lo stesso, tutta la realtà della vita con i suoi problemi, tristezze, insuccessi, e il fatto che alla fine che la verità e più forte e trova l' uomo. Speriamo che molti, vedendolo, possano essere trovati dalla verità e trovare la carità».

© Copyright Corriere della sera, 3 settembre 2009 consultabile online anche qui.

3 commenti:

sam ha detto...

Tutto ciò che dice il Santo Padre lo semina bene e germoglia meglio.

Anonimo ha detto...

Pienamente d'accordo

Cindy ha detto...

Non vedo l' ora di vedere questa fiction. Dev' essere proprio bella!
Sapete quando andrà in onda?