domenica 6 settembre 2009

Benedetto XVI a Valle Faul


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BENEDETTO XVI A VALLE FAUL

ORE 10.38

Il papa ha aperto l'omelia parlando dell'importanza e della bellezza della città di Viterbo e salutando e ringraziando tutti i cardinali, le diocesi e i fedeli. Un ringraziamento particolare è andato al vescovo Chiarinelli per le toccanti parole di benvenuto che gli ha riservato. La folla ascolta composta le parole del Santo Padre che ricorda l'importanza dell'impegno della fedeltà a Cristo, citando anche le parole di San Bonaventura: "La mente deve andare al di là di tutto con la contemplazione, anche al di là del mondo sensibile"

ORE 10.00

Benedetto XVI sta indossando i paramenti liturgiciper la celebrazione della Messa. Per l'occasione sono riuniti a Valle Faul 28 vescovi e 180 sacerdoti.

Intanto si sta predisponendo il corteo.

ORE 9.53

Il Papa è arrivato a Valle Faul e con la Papamobile ha attraversato l'intero piazzale. Con lui anche il suo segretario Georg Gaenswein e il vescovo di Viterbo Lorenzo Chiarinelli.

ORE 9.40

Benedetto XVI si è affacciato dalla loggia di Palazzo dei Papi su Valle Faul, tra gli applausi della popolazione. L'organizzazione ha intanto diramato un avviso con il quale avvisava la gente a prendere posto. Il papa dovrebbe arrivare a Valle Faul entro una decina di minuti.

ORE 09.13

L'elicottero del Papa è atterrato e il Santo Padre è uscito dallo stadio Rocchi sulla Papamobile, grazie alla quale arriverà a piazza San Lorenzo, attraversando la città, tra la folla entusiasta.

ORE 9.06

L'elicottero del Papa arriva a Viterbo e sorvola Valle Faul, già gremita di gente, dove viene accolto da un lunghissimo applauso dei fedeli.

La Città dei Papi, il luogo dove è nata la parola “Conclave” per aver ospitato dal 1269 al 1271 l’elezione più lunga di un pontefice nella storia della Chiesa, accoglie Benedetto XVI. La visita non riguarda solo Viterbo, ma anche Bagnoregio, città natale di San Bonaventura, il “dottore”-teologo della Chiesa del quale Joseph Ratzinger ha studiato l’opera per la sua tesi di laurea in Teologia. Anzi è stata proprio la ristampa della tesi per iniziativa dei viterbesi, ad invogliare Benedetto XVI a compiere questa visita nella Tuscia, la prima dopo il “riordino” della diocesi di Viterbo, che, dal 1986 accorpa anche quelle di Tuscania, Acquapendente, Montefiascone e Bagnoregio. La visita del Papa avviene ad un quarto di secolo di distanza da quella compiuta da Giovanni Paolo II nel maggio del 1984. Diecimila (settemila seduti e gli altri in piedi) i fedeli che assisteranno, nella Valle Faul, alla concelebrazione eucaristica (30 vescovi e 180 sacerdoti) presieduta da Ratzinger e alla tradizionale recita domenicale dell’ “Angelus” (tutto in diretta Rai).Cinquemila la seguiranno su maxischermo da Piazza Martiri d’Ungheria. Ma il primo approccio di Benedetto XVI con la città, dopo l’atterraggio dell’elicottero allo stadio “Rocchi”, è a piazza del Duomo, che il Pontefice raggiungerà a bordo della “papamobile” dopo aver attraversato alcune vie del centro storico. Davanti alla cattedrale il Papa verrà accolto dal vescovo, monsignor Lorenzo Chiarinelli, riceverà il saluto delle autorità, quindi benedirà le nuove porte realizzate dall’artista Roberto Joppolo, si affaccerà dalla magnifica loggia per ammirare la folla assiepata a Valle Faul e visiterà lo storico Palazzo dei Papi. Dopo l “Angelus” Benedetto XVI renderà omaggio a Santa Rosa, patrona di Viterbo, recandosi al Santuario davanti al quale potrà ammirare la nuova Macchina “Fiore del cielo”, che i“facchini”, la sera del 3 settembre, hanno trasportato per le vie del centro. Dopo aver sostato presso la Domus La Quercia (antico seminario) papa Ratzinger all’intero del Santuario della Madonna pregherà insieme alle 120 suore di clausura che vivono nei monasteri della Tuscia, quindi, a bordo dell’elicottero si trasferirà a Bagnoregio dove alle 17,30 nella con cattedrale renderà omaggio all’unica reliquia esistente al mondo di San Bonaventura. Subito dopo, in piazza Sant’Agostino, saluterà i fdeli. Sempre a bordo dei elicottero farà quindi ritorno a Castelgandolfo.

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