sabato 29 agosto 2009

La Santa sede nega una crisi istituzionale (Vecchi). Mi auguro che il card. Bertone smentisca le parole del ministro Rotondi


Vedi anche:

Dino Boffo rassegni il mandato nelle mani del CDA di Avvenire (Giannino)

Ma il Papa vuole evitare la rottura. La parola d`ordine Oltretevere è "inclusione" (Galeazzi)

Boffo-Feltri-Bertone-Berlusconi: terza segnalazione di articoli

Dino Boffo, il direttore di talento che cammina piano e va lontano (Rodari)

Boffo-Feltri-Bertone-Berlusconi: seconda segnalazione di articoli

«La Chiesa non interviene nelle polemiche di parte» (Tornielli)

Boffo-Feltri-Bertone-Berlusconi: prima segnalazione di articoli

Dalla lettura dei giornali di oggi esce un quadro desolante (devastante?) della politica italiana, dei media e persino della Chiesa...

A proposito della Perdonanza: Quando si ignora la storia. Lucetta Scaraffia risponde a Mancuso (Osservatore Romano)

Per completezza di informazione: la replica di Feltri a Boffo

Il costo della cena annullata sarà devoluto ai terremotati. La Santa Sede IMPARI a girare al largo dai politici!

Il messaggio di Celestino V. Perdonanza: occasione di pensieri e scelte per un'autentica rinascita (Sir)

Vittorio Messori: "Attenti vescovi, l'anima del carroccio è vicina alla Chiesa" (Maniaci)

Bertone e lo scontro sulla Chiesa «Ora basta coinvolgere il Papa» (Tornielli)

Bertone: i media non tradiscano le parole del Papa (Izzo). Leggendo l'intervista non può non tornare in mente la lettera aperta di Izzo ad Avvenire

Card. Bertone: basta imputare al Papa la responsabilità di tutto ciò che accade nella Chiesa

Qualcosa si muove in Vaticano. "Sconvolgente" ed "urticante" articolo di Francesco Agnoli

La Santa sede nega una crisi istituzionale

Gian Guido Vecchi

CITTÀ DEL VATICANO

Negli ambienti della segreteria di Stato si preferisce parlare di una decisione dettata dalla «comune responsabili­tà istituzionale». Il cardinale Tarci­sio Bertone, all’Aquila, sorvola sul­l’assenza di Berlusconi, «a me lo chiedete?». Ai piani alti della Santa Sede si rassicura: nessuna crisi isti­tuzionale con il governo italiano. La cena con il segretario di Stato e il premier già rischiava di caricarsi di significati estranei ad un incontro che «sarebbe dovuto avvenire in una occasione istituzionale ben defi­nita », come ha scritto ieri Lucetta Scaraffia sull’ Osservatore Romano.
Gli articoli del Giornale berlusconia­no hanno fatto il resto: meglio so­prassedere ed evitare «strumentaliz­zazioni ». E’ stata una mattinata intensa: Gianni Letta impegnato in telefona­te rassicuranti Oltretevere, Dino Bof­fo che replica al «killeraggio giorna­listico » su una vicenda «inverosimi­le, capziosa e assurda», la Cei che gli conferma la fiducia e infine la di­chiarazione che arriva significativa­mente dalla sala stampa vaticana: «Si è preferito cancellare la cena e devolverne il costo a beneficio dei terremotati», mentre Berlusconi ha delegato Letta «per evitare strumen­talizzazioni ».
All’ultimo momento: nel testo già distribuito dell’omelia di Bertone era compreso il saluto al presidente del Consiglio. Eppure la cosa non finirà qui. «Si cercherà di non accanirsi, di non av­vilupparsi nel fango, del resto vedre­mo cosa accadrà nei prossimi gior­ni. Ma è chiaro che questo attacco virulento e basso susciti preoccupa­zione », dice un alto esponente vati­cano. «Staremo a vedere. Se è que­sto ciò che succede a chi critica l’operato del governo…». E non si tratta solo di Avvenire e del suo di­rettore, gli articoli del Giornale «vanno ben al di là del basso attac­co personale» ma vengono percepi­ti come un’offesa all’istituzione, alla Chiesa stessa: arrivando a tirare in ballo i cardinali Camillo Ruini e Dio­nigi Tettamanzi e l’attuale arcivesco­vo di Firenze, Giuseppe Betori, i ver­tici della Cei indicati come quelli che avrebbero saputo e coperto.
La conferenza episcopale ha rispo­sto con un comunicato asciutto che conferma la fiducia al direttore, ma l’irritazione è evidente. Negli ambienti della Chiesa italia­na è forte il sospetto di un attacco premeditato, c’è chi parla di un «mandato» ricevuto dal neodiretto­re del quotidiano berlusconiano, Vit­torio Feltri. Anche la presa di distan­za del premier, almeno in alcuni, non ha fatto che aumentare il disa­gio: quasi facesse parte di una «com­media », un semplice gioco delle par­ti.
Del resto pettegolezzi e fango — che esasperavano una notizia già pubblicata da Panorama nel genna­io 2008, ma in termini ben diversi: si parlava solo di una «ammenda di 516 euro» per «molestia o disturbo alle persone in luogo pubblico» — giravano da mesi, si racconta che al­l’università Cattolica era stata perfi­no distribuita, in forma di volanti­no, una lettera anonima, «il che dice tutto sull’autorevolezza delle accu­se ».
Lettere anonime erano circolate mesi fa anche in Vaticano, prima del­le polemiche su Berlusconi. «Ed han­no avuto la sorte che si riserva a tut­te le lettere anonime». Ora però non si poteva far finta di nulla, «c’era il rischio che la cena del cardinale Bertone con il presi­dente del Consiglio fosse strumenta­lizzata da chi vuole far passare l’idea falsa di un contrasto tra la segrete­ria di Stato vaticana e la Chiesa italia­na », spiegano Oltretevere. «Se alcu­ni tifosi di Berlusconi si permettono questi veleni, l’unica decisione sag­gia per tutti era di far saltare l’incon­tro ». Anche chi pensa che ci siano sensibilità diverse tra Vaticano e Cei, del resto, concede: «Il riferimen­to ai cardinali non può che avere l’ef­fetto di compattare l’istituzione. Il classico boomerang. Perché la Chie­sa, cristianamente, sa perdonare. Ma non dimentica».

© Copyright Corriere della sera, 29 agosto 2009 consultabile online anche qui.

Il cardinale Bertone smentisca cio' che riferisce il ministro Rotondi:

"...Gian­franco Rotondi spiega la sua ver­sione: «E’ successo che il cardina­le Bertone è un istintivo. Ne so qualcosa io» dice il ministro rife­rendosi al disegno di legge firma­to da lui e da Brunetta sulle cop­pie di fatto, accolto senza entusia­smi oltretevere. «Anche stavolta Bertone ha reagito d’istinto. E pensare che non doveva essere lui a celebrare; in un primo tem­po ci avevano dato il nome di un altro cardinale. Paradossalmen­te, è Bertone che si è aggiunto, non Berlusconi. Berlusconi è ve­nuto qui 22 volte, la sua presen­za era normale. I finti scandali e le polemiche tra Lega e Santa Se­de hanno trasformato una coinci­denza in una cerimonia di pace, per una guerra che non c’è mai stata; del resto — sorride il mini­stro — Bertone si è sempre vanta­to di alzare il telefono e parlare con Berlusconi, i rapporti sono ottimi...».

da CORRIERE DELLA SERA ALLA CERIMONIA VA LETTA. "CHE FARE? PREGHIAMO" (CAZZULLO ALDO) - a pag.5

9 commenti:

sonny ha detto...

Ciao Raffaella e a tutti gli amici del blog più o meno disgustati.
Credo che non ci sia bisogno da parte del Card. Bertone di smentire Rotondi. Si sapeva da mesi chi avrebbe presieduto la messa per la Perdonanza, è inutile fare ulteriori congetture. Forse sono mossa da un'opinione strettamente personale, ma basta sentire parlare questo signore ( che purtroppo è un ministro della Repubblica Italiana) per capire che è di una ignoranza cosmica. Ieri ha avuto il coraggio di dire che la rinuncia di Berlusconi è stato un atto di grande valenza cristiana.......ma ci faccia il piacere!!!!!!! POVERA ITALIA!!!!

Anonimo ha detto...

Che pena! e che tristezza! Ch squallore! che schifo!

quirinus ha detto...

Rotondi è il classico democristiano della peggior specie di discepoli di Ponzio Pilato e dell'Iscariota che con 50 anni di governi "cattolici" ci hanno regalato divorzio e aborto, per non parlare della "riforma" del diritto di famiglia, la pornografia e l'assoluto controllo dei comunisti - ops! "democratici" - sull'educazione dei nostri figli. E' una vera disgrazia che stia nel centrodestra, che di pesi morti ne ha già abbastanza. Adesso gli stessi democristiani - con l'aiuto di Fini nuovo duce del relativismo e ultima speranza del PD, ci daranno "matrimoni" tra sodomiti ed eutanasia. E i vescovi verseranno lacrime di coccodrillo dopo, quando sarà tardi, come sempre.

Se i vescovi vogliono acquistare un pò di credibilità, dovrebbero attaccare questi esponenti del governo e della maggioranza, non quelli che lavorano bene e non cedono sui "principi non-negoziabili". E dovrebbero capire che Berlusconi non sarà S. Maria Goretti, ma non ha odio ideologico per noi e ci lascia uno spazio che sotto la sinistra abortista e antifamiglia ce lo possimao scordare. Queste cose succedono perchè certamente Feltri è quello che è, ma anche perchè certi monsignori dovrebbero finirla con la retorica terzomondiale, le sparate anti-governo su questioni di giudizio prudenziale, non di dottrina, per non parlare del continuo abboccare alle campagne di Repubblica e alle fesserie moraliste degli ultimi orfani del postconcilio. E Avvenire è ben distante dall'aver abbandonato il cerchiobbottismo episcopal-democristiano che ha avvelenato la Chiesa e anestetitizzato i cattolici italiani per 50 anni. I comunisti e Pannella facevano il loro mestiere, ma chi doveva vigilare sul gregge dov'era? E dov'è?

A loro vanno bene Prodi e Rutelli e Franceschini, tutti a fare la comunione la domenica e poi via a votare porcate in nome della "laicità". E si lamentano se la gente non li prende sul serio.

Dicano messa decentemente, neghino l'Ostia santa ai "cattolici adulti" che firmano leggi infami e pubblicamente impugnano chiari insegnamenti della Chiesa sui doveri dei cattolici in politica e vedano di seguire il papa nel rinnovamento della Chiesa invece di lasciarlo solo o di appoggiarlo a parole.

Anonimo ha detto...

Sono disorientata e amareggiata, ma bisogna avere il coraggio della verità

euge ha detto...

quirinus ci sarebbe molto da riflettere sul contenuto del tuo post!

Dici tante verità

Antonio ha detto...

La storia della Chiesa insegna che si può essere degli ottimi vescovi e dei pessimi diplomatici.
Non voglio biasimare le Loro Eminenze ma tutta questa storia è stata gestita male...mi ricorda l'atteggiamento pretenzioso della Curia Romana ai tempi di Paolo V quando ci fu la crisi diplomatica con la Serenissima Repubblica di Venezia...si sa poi come andò a finire:con l'umiliazione più completa del Papato.
Il risultato si vide poi a Westfalia ...
Umiliare i Governi non serve, tanto più se è un Governo amico...
Se in alto loco pensano che i laicisti e i comunisti al potere concederanno qualcosa ai cattolici...si sbagliano di grosso.
Il risultato sarà disastroso: l'anticlericalismo e l'odio verso la Chiesa si diffonderà anche nel centrodestra.
Smettiamola con le complicità ... se Boffo è un omosessuale se ne deve andare senza se e senza ma!
Sarà certo Dio a giudicarlo.

euge ha detto...

Caro Antonio, al punto in cui siamo, le dimissioni sono necessarie e doverose. Altrimenti da adesso in poi, ( forse era questo l'obiettivo ), la Chiesa non potrà avere più voce in capitolo sugli aspetti morali se dobbiamo accettare lezioni di morale da Grillini.
Almeno questa volta la CEI, dimostri dignità e non di essere un carrozzone senza una regola, senza coesione e soprattutto, senza comunione con il Successore di Pietro.

sam ha detto...

Brava Euge!

sam ha detto...

Facendo una ricerca, sono incappata su questo vecchio articolo di Repubblica dell'aprile 2007: ttp://www.repubblica.it/2007/03/sezioni/esteri/benedettoxvi-13/chiesa-pulita/chiesa-pulita.html

Mi ha colpito questa frase:
"La condanna della sporcizia nella Chiesa è una lettura spirituale, le cui ricadute sul modo di governarla di papa Ratznger si potranno valutare in tempi più lunghi degli attuali due anni di regno. Comunque il tema è presente costantemente alla sua riflessione, come dimostra l'omelia di questa mattina."

Io non riesco ad usare bene il meccanismo di ricerca che c'è nel Blog, Raffaella, ma mi pare di ricordare che anche nell'ultimo anno, nella famosa lettera ai vescovi e in diversi discorsi romani, il Papa sia tornato più di una volta sul tema, per non parlare delle contro la pedofilia.

Mi permetto una proposta, scusandomi per l'azzardo.
Visto che la pulizia della Chiesa - con un'azione, direi, non ad personam, ma "ad Corpum", cercando di circoscrivere e sanare le malattie della pianta dalle radici in su, più che potando qualche fronda - si configura come una cifra caratteristica della missione di Benedetto XVI, pensi che potrebbe essere utile fare una raccolta, uno speciale di tutti gli interventi del Santo Padre che riguardano la sporcizia e la pulizia nella Chiesa? Aggiungerei anche la famosa Via Crucis del Cardinal Ratzinger.
Mi rendo conto, però, che non dev'essere un lavoro facile....
Grazie in ogni caso. Ti abbraccio.