domenica 30 agosto 2009

L'arcivescovo di Washington legge la lettera del Papa a Ted Kennedy. Enorme cantonata del Time che ora si dovrebbe scusare


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Kennedy, letta missiva del Papa

Sorpresa ai funerali ad Arlington

Il funerale di Ted Kennedy si è concluso ad Arlington con una sorpresa. L'arcivescovo emerito di Washington Theodore McCarrick ha letto le lettere di Ted Kennedy a Benedetto XVI e la risposta del Papa al senatore malato. I testi delle missive erano inediti e non si sapeva che il Pontefice avesse risposto a Kennedy due settimane dopo aver ricevuto il messaggio consegnato dal presidente Barack Obama.
Ted Kennedy, dunque, ha continuato a fare politica anche dopo la sua morte. Il senatore, sepolto ad Arlington, ha difeso il diritto dei cattolici alla obiezione di coscienza in fatto di aborto in una lettera inviata al Papa in luglio.
Il testamento spirituale di Kennedy, contenuto nella missiva a Benedetto XVI, finora inedita, è commovente. "Scrivo in profonda umiltà per chiederle di pregare per me mentre la mia salute declina. So che sono stato un essere umano imperfetto ma con l'aiuto della mia fede ho cercato di raddrizzare il mio sentiero", aveva scritto Kennedy al Pontefice.
Il settimanale Time, due giorni fa, aveva sostenuto che la lettera del senatore, consegnata a Benedetto XVI personalmente dal presidente Barack Obama il 10 luglio, era stata senza risposta. La notizia però non era vera. Due settimane dopo averla ricevuta, infatti, a Hyannisport era arrivata la replica del Vaticano con le preghiere del Papa.
La vedova di Kennedy, Vicki, aveva chiesto che alcuni stralci delle lettere fossero letti da McCarrick al funerale per commemorare "la fede del marito e il calore e lo spirito paterno" del Pontefice.
Il Papa, nel messaggio di risposta trasmesso dal Vaticano, aveva assicurato al senatore malato la sua "preoccupazione e vicinanza spirituale", gli aveva promesso le sue preghiere e impartito la benedizione apostolica.
Nel dettaglio la lettera di Kennedy esprime la consapevolezza della sua mortalità.
"Ho 77 anni e mi sto preparando al prossimo passaggio della vita", aveva scritto Kennedy sottolineando che la fede cattolica ereditata dai genitori e soprattutto dalla madre Rose lo aveva "sostenuto e nutrito" e gli aveva dato "sollievo nelle ore più buie della vita". Il senatore aveva ricordato le battaglie politiche condivise con il Vaticano tra cui quelle a favore dei poveri, per i diritti civili e contro la pena di morte.
Ma è soprattutto sulla riforma della sanità, causa principe della sua vita, che il senatore si sofferma mentre sente avvicinarsi la fine. Criticato dalle gerarchie vaticane per aver difeso in politica il diritto costituzionale delle donne all'aborto, Kennedy aveva scritto al Papa che "pur essendo malato", si stava impegnando a fare il possibile per far avere a tutti l'accesso alla mutua.
"E' stata la causa della mia vita. Credo nella protezione del diritto alla coscienza dei cattolici nel settore della sanità e continuerò a difenderlo in senato mentre continuiamo a lavorare su una riforma che garantisca una mutua per tutti".
Nella risposta di Benedetto XVI a Ted Kennedy, trasmessa attraverso funzionari vaticani, il Papa si diceva rattristato della malattia ed esprimeva al senatore la sua preoccupazione e la sua vicinanza spirituale".
"Il Papa - affermava ancora nella missiva - prega che nei giorni a venire lei sia sostenuto nella fede e nella speranza e che riceva la grazia della gioiosa resa alla volontà di Dio". Benedetto XVI aveva infine invocato su Kennedy "la consolazione e la pace promessa dal Salvatore Risorto a quanti condividono le sue sofferenze e la fiducia nella vita eterna".

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1 commento:

Anonimo ha detto...

L'umiltà e la sobrietà di Papa Benedetto XVI fanno più "rumore" di tutti gli "altoparlanti" propagandistici messi assieme!!!