mercoledì 16 settembre 2009

La visita del Papa nella nuova sede della Specola Vaticana a Castel Gandolfo (Radio Vaticana)


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La visita del Papa nella nuova sede della Specola Vaticana a Castel Gandolfo

Benedetto XVI oggi pomeriggio visiterà la nuova Sede della Specola Vaticana nelle Ville Pontificie a Castel Gandolfo. Al microfono di Emer McCarthy ascoltiamo il direttore della Specola, il padre gesuita José Gabriel Funes:

R. - Noi siamo molto contenti di poter accogliere il Santo Padre che viene in visita per benedire i nuovi locali della Specola Vaticana. Con questa visita inizia una nuova tappa nella storia della Specola Vaticana. La Specola si è trasferita dal Vaticano nel Palazzo Pontificio di Castel Gandolfo e adesso qui, in questi nuovi locali. Per noi è’ sempre una grande sfida. Siamo contenti di poter servire la Chiesa e il Santo Padre in questa missione che è molto specifica e che richiede uomini preparati scientificamente perché, come si sa, la ricerca scientifica è difficile, è un lavoro che richiede molti anni di preparazione e un grande sforzo nel dedicarsi a essa.

D. – Dove si trova adesso la Specola e qual è il suo significato?

R. - Ci troviamo a due chilometri da dove eravamo prima, e siamo un po’ al confine con le Ville Pontificie, alla frontiera, e questa può essere un’immagine che spiega anche il significato della Specola: noi vogliamo essere al confine della Chiesa, in dialogo con il mondo della scienza e della cultura. Da una parte siamo molto vicini al Santo Padre, alla Santa Sede, perché siamo Specola Vaticana, siamo un osservatorio confessionale, e dall’altra parte siamo in dialogo e in collaborazione con scienziati, astronomi, che sono di altre religioni, di altre culture, anche con quelli che non credono in Dio, e anche da questo punto di vista è significativo.

D. – Il vostro trasferimento è dovuto anche al fatto che il lavoro della Specola sta crescendo…

R. – Sì, cresce. Vengono anche dei giovani gesuiti, oltre alle scuole e ai convegni che organizziamo già da tempo. Abbiamo molte visite dei nostri colleghi. La storia e l’astronomia sono per noi importanti filoni di ricerca e questo si realizza qui perché qui abbiamo gli strumenti, la collezione di meteoriti, che è la cosa più preziosa che abbiamo qui a Castel Gandolfo; quindi cresce l’attività della Specola Vaticana e a metà ottobre ci sarà una mostra ai Musei Vaticani che riguarda un po’ gli strumenti astronomici dal tempo di Galileo fino ad oggi.

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