mercoledì 16 settembre 2009
«Modernista» E Ratzinger fu costretto a tagliare la tesi (Vecchi)
Vedi anche:
Il Papa: una guida spirituale è necessaria a tutti e specialmente ai giovani (AsiaNews)
Il Papa: Dio non si impara sui libri ma amando e perdonando le offese (Izzo)
Il Papa: “Per andare verso Dio abbiamo sempre bisogno di una guida, di dialogo, non possiamo farlo solo con le nostre discussioni” (Sir)
Il Papa: rispondere con amore all'odio e con il perdono all'offesa (Sir)
Sulla nuova storiografia conciliare soffia l’ispirazione di Benedetto XVI (Roberto de Mattei)
Il Papa: “L’amore di Dio cresce in noi se rimaniamo uniti a lui con la preghiera e con l’ascolto della sua parola" (Sir)
Card. Caffarra: “L’etica è la verità circa il bene dell’uomo”
Lo Studium Generale Marcianum presenta Asset, un'alta scuola post-universitaria su società, economia e teologia (Osservatore Romano)
Mons. Piacenza: "Nessun presbitero annuncia se stesso o proprie idee, né interpretazioni personalistiche o soggettive dell’unico eterno Vangelo. Siamo chiamati a riconoscere la suprema “dignità” di Colui del Quale siamo stati resi portatori e, per conseguenza, a compiere in maniera “degna” tale servizio"
La sala stampa della Santa Sede risponda alle gravi affermazioni contenute in un editoriale di Sartori
Mons. Ravasi: le chiese di oggi sembrano garage (Il Giornale)
Vittorio Sgarbi: Basta con le archistar atee e le loro chiese-scatole (Il Giornale)
Così i farmacisti rivendicano l’obiezione di coscienza (Il Foglio). Il “ministro” della Salute del Papa parla polacco ma si fa capire bene (Rodari)
Il Papa: nella Chiesa troppi personalismi (Marroni)
Gianni Letta: Serve un esame di coscienza dei giornalisti
L'Israel Antiquities Authority data all'epoca di Gesù una sinagoga scoperta nei pressi di Cafarnao (Osservatore Romano)
Una preghiera per Caterina, la figlia di Antonio Socci
Il Papa: il tema della Rivelazione ha oggi maggiore urgenza
"Cronaca divina": video YouTube
Il Papa: avevo pensato di tornare agli studi dopo la pensione (Izzo)
La Rivelazione come in una «disputatio» medievale negli studi del giovane Ratzinger (Osservatore Romano)
Presentato il secondo volume delle «Gesammelte Schriften» di Joseph Ratzinger: la prefazione di Benedetto XVI (Pubblicata per la prima volta la tesi integrale sul concetto di Rivelazione e sulla teologia della storia in Bonaventura).
Padre Lombardi: Nella seconda metà di ottobre, al via i colloqui tra Santa Sede e Fraternità San Pio X (Radio Vaticana)
Lo scivolone dell'Ansa, la sonora bacchettata dell'Osservatore Romano e...l'infantilismo dei mass media
Benedetto XVI sta operando per una Chiesa e una società inclusive (CulturaCattolica)
Colloqui Roma-FSSPX: a ottobre, e segretati. Smentito il card. Schoenborn. Da Messainlatino
“Cuore semplice e riservato”. Don Alessandro Galeotti parla di Joseph Ratzinger e dei Suoi scritti (Rinascimento Sacro)
Osservatore Romano: il Messaggio del Papa ai farmacisti? Idea fantasiosa. Sugli embrioni testo antico, "con buona pace di chi cerca polemica"
La sonora bacchettata (Deo Gratias!!!) dell'Osservatore Romano all'Ansa ed ai mass media che hanno scambiato un discorso per un messaggio
Su segnalazione della nostra Alessia leggiamo:
«Modernista» E Ratzinger fu costretto a tagliare la tesi
di Gian Guido Vecchi
Studenti e teologi in erba si consolino: anche ai più grandi capita di avere problemi con le autorità accademiche, tipo il correlatore della tesi che ti costringe a presentarne solo la seconda parte.
Ma il tempo è galantuomo, magari all’autore capita di guidare per ventitré anni l’ex Sant’Uffizio e infine diventare Papa.
Benedetto XVI, domenica, ha avuto la soddisfazione di veder pubblicata, per la prima volta in edizione integrale, la tesi di abilitazione alla docenza consegnata nel 1955.
È un testo celebre, «La teologia della storia di San Bonaventura», uscito nel ’59 e tradotto nel mondo.
Solo che l’originale era più ampio: ed esce ora nel secondo volume delle Gesammelte Schriften di Ratzinger, le opere complete curate dal vescovo di Ratisbona Gerhard Ludwig Müller e stampate da Herder.
Di fatto una prima edizione, accompagnata dalla prefazione che Benedetto XVI ha scritto in primavera e l’«Osservatore Romano» pubblica in anteprima oggi.
Il titolo completo è «Rivelazione e teologia della storia di San Bonaventura»: era la parte sulla Rivelazione ad aver creato problemi al giovane teologo accusato di «pericoloso modernismo».
E pensare che adesso Benedetto XVI scrive: «Mi sono reso conto che la questione dell’essenza della Rivelazione e il fatto di riproporla, che è il tema del libro, hanno ancora oggi una loro urgenza, forse anche maggiore che in passato».
Dopo la laurea su Agostino, era stato Gottlieb Söhngen, «il mio maestro», a suggerire di lavorare su Bonaventura. «Un compito difficile», ricorda il Papa: «Dimostrai subito che la teologia medievale non conosce neanche un termine per esprimere da un punto di vista contenutistico il nostro moderno concetto di Rivelazione». Di qui una raffinata ricerca sul linguaggio «per capire cosa Bonaventura intendesse per Rivelazione». Troppo ardita per il correlatore Michael Schmaus, «subito aspramente critico del lavoro», anche perché «era nota la sua rivalità con Söhngen», spiega sull’«Osservatore» il medievista Paolo Vian.
Il consiglio di facoltà invitò Ratzinger a tener conto delle «osservazioni» di Schmaus. Ratzinger, già docente, non aveva tempo per una revisione completa.
Così presentò solo la seconda parte, «pubblicamente difesa» in una seduta «memorabile».
Il Papa ha dedicato al fratello Georg l’«edizione storica» di quest’opera che non poté riprendere: «Rimandai il lavoro su Bonaventura al periodo successivo al pensionamento. Nel frattempo il Signore mi ha condotto lungo altre vie...».
© Copyright Corriere della sera, 16 settembre 2009 consultabile online anche qui.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
13 commenti:
Perché meraviglia tanto la definizione "modernista"? lo era, e lo è, sia in termini tecnici che in un senso più ampio.
La teologia di Ratzinger è una teologia postilluminista che ha assorbito e trasformato la grande tradizione filosofica tedesca e anche francese. Ratzinger e il pensiero antimodernista basato su un inutile ritiro in cima ad un'artificiale roccaforte denomimata neotomismo o neoscolastica sono incompatibili. I giovani negli anni 50 volevano respirare aria nuova, e per lui, cosa molto modernista, quest'aria la trovava nei padri della chiesa, in Agostino e nei seguaci agostiniani.
Ciò che fa di Ratzinger un modernista è la sua "scoperta" della "storia" e del fatto che il concetto ecclesiastico per "storia" è: tradizione.
Comunque sia: un tradizionalista duro (FSSPX e altri) non toccherebbe neanche con la pinza i libri di Ratzinger, e questo non solo perché all'epoca del concilio era uno dei grandi protagonisti mandato avanti dal suo vescovo-cardinale di referenza.
Dunque: il modernista non è colui che "rincorre le mode". Il "modernista" qui è colui che dalla modernità prende qualcosa e lo plasma. Un processo affascinante, e non sempre senza spine. E non sottovaluterei il fatto che un teologo del genere e di questo spessore sta seduto sulla cattedra di Pietro.
Solo chi non conosce la storia della filosofia e della teologia degli ultimi 250 anni può trovare "strana" la definizione "modernista". E in fondo, un giornalista non è tenuto ad aver seguito un corso di laurea in filosofia o teologia. ;-)
Il punto e' quella tesi conteneva davvero errori modernistici o no??
Questo secondo me e' la questione.
Non il fatto che Ratzinger sia diventato Papa o fu a capo del sant'Uffizio, o il fatto che oggi tale testo sia pubblicato.
Il modernismo inutile dirlo fu condannato. Anche se poi ha avuto successi straordinari. Penso pero' che tale successo fondi su piedi di argilla. E un giorno franera'.
Forse negli uomini sta' riemergendo con forza il desiderio di cio' che e' perenne.
La rivista SiSi NoNo, ha affrontato con coraggio il tema del pensiero filosofico di Ratzinger. E non posso rallegrarmene. Ora e' Papa.
Ma il suo passato formativo, non mi lascia tranquillo.
Alla finestra, guardo....
I giovani negli anni 50 volevano respirare aria nuova, e per lui, cosa molto modernista, quest'aria la trovava nei padri della chiesa, in Agostino e nei seguaci agostiniani.
Ciò che fa di Ratzinger un modernista è la sua "scoperta" della "storia" e del fatto che il concetto ecclesiastico per "storia" è: tradizione.
Ripartendo da questa parte del post di Seraphicus, mi piacerebbe sapere caro anonimo che cos'è che non ti lascia tranquillo riguardo al passato formativo di Ratzinger.
Trovo il tuo post, alquanto sibillino e riduttivo visto che, forse l'argomento richiede a mio avviso qualche approfondimento in più.
Vorrei anche capire bene che cosa intendi tu per modernismo.
Non sono sibillino, ho cercato di esprimere con la dovuta prudenza, quello che penso anche alla luce di pubblici articoli.
Ed e' un percorso non propriamente classico.
Quali saranno gli effetti di questa formazione sui suoi atti magisteriali??
E qui stanno i miei timori...
Non posso che invitare gli interessati a leggere il pensiero della rivista antimodernista Sisi NoNo.
bè io mi lmito a ringraziare,oggi Seraphicus per la sua interessantissima riflessione.
poi il mio solito invito,rendiamoci conto tutti viviamo un momento importante della chiesa,il Papa di oggi non è "normale"è un Papa-padre della chiesa e dottore.
io non ci sarò ma un giorno l'attuale papa sarà indicato come "dottore della chiesa" i suoi scritti saranno una "summa"....non penso di esagerare.
perciò mi godo il presente.un tempo di grazia.per tutti,con buona pace dei suoi detrattori.
I cosidetti "detrattori", discutuno di testi, alla luce di una impostazione cattolica classica.
E lo hanno fatto con ogni riguardo.
Chiamarli detrattori e' eccessivo giacche' si limitavano ai contenuti e non alla persona
Anche Amerio era un detrattore perche' pensava e scriveva su testi di Giovanni Paolo II°???
Per anonimo delle 15.05.
Purtroppo, devo constatare che le tue non sono risposte mentre, le mie domanda aspettavano una precisa risposta. Rimangono molto vaghe e credo, che non si tratti di prudenza.
Inoltre, rimandare ad una rivista gli interessati, mi sembra come già ho esposto nel mio post riduttivo perchè un simile argomento, non si può liquidare con frasi vaghe ed articoli di riviste; considerando anche il fatto che per instaurare simili confronti, è necessario per quanto mi riguarda avere una adeguata preparazione sul tema. Altrimenti, si rischia di continuare a parlare con frasi vuote che sembrano più slogan che osservazioni pertinenti.
Caro massimo, condivido la tua posizione.
Non vedo adesso cosa centri Giovanni Paolo II. vorrei anche ricordare che molti testi di Giovanni Paolo II furono scritti in collaborazione proprio con Ratzinger. Forse in pochi lo ricordano.
mi devo spiegare,io non indico per detrattori nessuno delle persone che oggi hanno commentato questo articolo.non mi riferisco a persone qui.
non voglio entrare nello specifico non ne ho ancora lo spessore,io papa Ratzinger lo sto studiando da pochissimi anni,non ho ancora un baglio tale da fare confronti con altri autori autorevoli,di certo posso affermare però che la sua azione pastorale,l'omiletica,quello che ho letto finora mi affascina e mi fà crescere nella fede,che poi alla fine è la cosa che conta.per me papa Ratzinger è prima di tutto un punto di riferimento spirituale e il mio Pastore.
ciao
Ecco un buon argomento contro chi accusa il nostro Papa di essere un tradizionalista oscurantista!
Evviva!
Anche se questa storia era arci nota.
Questi incidenti accadono a gran parte dei laurendi e dottorandi!
Un episodio davvero umano!
Anonimo, perché tanto timore a fidarti del grande uomo di Dio che è Papa Benedetto? Per il resto non posso che sottoscrivere le parole di massimo.
Alessia
Qualcuno incontentabile c'era anche nel 2001:
http://certitudes.free.fr/nrc08/nrc08106.htm
Il punto più pericoloso non è tanto nel testo del giovane Ratzinger (chi non è mai stato contagiato dall'ardente brama di novità: rerum novarum ...?), qunto nello slittamento esiziale del gioachismo moderato di Bonaventura, che esce dall'idea tradizionale e neotestamentaria del Cristo "fine della storia", al Cristo "centro della storia": i guai, nonostante una famosa prima enciclica papale, sono cominciati così.
Posta un commento