domenica 20 settembre 2009

Quell’amorevole attenzione del Papa al tormentato «piccolo gregge» (Fazzini)


Vedi anche:

SINODO DEI VESCOVI PER IL MEDIO ORIENTE (10-24 OTTOBRE 2010): LO SPECIALE DEL BLOG

Il richiamo del cardinale Bagnasco: «Degrado politico senza etica sociale» (Bobbio)

I Patriarchi e gli arcivescovi maggiori orientali ringraziano il Pontefice per il suo impegno di pace (Osservatore Romano)

Da Perpetua a Cecilia: il canto delle martiri cristiane (Lucetta Scaraffia)

Rivoluzione allo Ior: il commento di Gianluigi Nuzzi (Libero)

Card. Sandri: «Il Sinodo porterà frutti spirituali e il rilancio del dialogo ecumenico e interreligioso» (Cardinale)

«Caritas in veritate»: lectio magistralis del cardinale Angelo Bagnasco (Osservatore Romano)

Una preghiera per Caterina, la figlia di Antonio Socci. Qualche notizia su Caterina. C'è un mistero...

Al via da lunedì la macchina organizzativa del Sinodo per il Medio Oriente (Osservatore Romano)

Magister: Diana Alfieri non è una persona in carne ed ossa. È un “nom de plume”. Commento all'articolo de "Il Giornale"

Storie assurde dalla Gran Bretagna e laicismo italiano: il grande lavoro di documentazione dell'avvocato Gianfranco Amato

Card. Bagnasco: bene l'ecologia, ma per il Papa viene prima la difesa della vita (Izzo)

Viaggio Apostolico del Papa nella Repubblica Ceca: le dirette televisive e radiofoniche

L'arcivescovo Hilarion dopo l'incontro con il Papa: Cattolici e Ortodossi alleati nel testimoniare i valori cristiani (Radio Vaticana)

Il Papa annuncia un Sinodo Speciale per il Medio Oriente (Izzo)

Un Sinodo per i cristiani del Medio Oriente. I motivi della scelta di Benedetto XVI (Bernardelli)

Il Papa "verde": l’editoriale di padre Lombardi (Radio Vaticana)

Il Papa ai patriarchi orientali: "Colgo l’occasione per dare l’annuncio dell’Assemblea Speciale del Sinodo dei Vescovi per il Medio Oriente, da me convocata e che si terrà dal 10 al 24 ottobre 2010, sul tema “La Chiesa cattolica in Medio Oriente: comunione e testimonianza: “La moltitudine di coloro che erano diventati credenti aveva un cuore solo e un’anima sola” (At 4,32)" (Discorso)

Marco Tarquinio: "Più i cronisti si allontanano dal dovere di informare con rigore e correttezza, meno sono credibili. E meno sono liberi"

Il nodo della datazione della Bibbia di san Bonaventura: Il Codex Balneoregiensis tra paleografia e tradizione (Osservatore Romano)

NEL 2010 IL PRIMO SINODO DEI VESCOVI DEL MEDIO ORIENTE

Quell’amorevole attenzione al tormentato «piccolo gregge»

GEROLAMO FAZZINI

Nel settembre 1989 Giovanni Paolo II si rivolge alle Chiese di tutto il mondo invitandole a pregare e a manifestare solidarietà alla popolazione libanese, travagliata da una durissima guerra. Di lì a due anni convoca un’Assemblea speciale dei vescovi per il Libano che - celebrata nel 1995 - diventa una pietra miliare nella storia di quel Paese e dell’intera area.
A vent’anni di distanza, ieri Benedetto XVI ha espresso - ancora una volta - la sollecitudine del Vicario di Cristo per la terra che a Gesù ha dato i natali, convocando per l’ottobre del prossimo anno il primo Sinodo dei vescovi del Medio Oriente. Una scelta profetica per diversi motivi. A cominciare dal tema scelto: 'La Chiesa cattolica in Medio Oriente: comunione e testimonianza'.
Che si tratti di una decisione coraggiosa, un azzardo della fede, appare evidente. In Iraq, così come nei Paesi circostanti, le ferite del conflitto sono ancora sanguinanti: tensioni politiche e militari, esodo di profughi, economie allo stremo.
Ma, più ancora, su tutta l’area continua a proiettarsi minacciosa l’ombra del conflitto israelo-palestinese, per il quale le soluzioni pacifiche appaiono - almeno a breve - più un auspicio che una possibilità concreta.
Benedetto XVI sa bene quanto complesso e fluido sia lo scenario in quel lembo di terra dove il cristianesimo mosse i suoi primi passi e che oggi (ma non da oggi) è teatro di violenza e morte. Proprio per questo ha voluto accogliere - con la sensibilità del pastore attento al 'piccolo gregge' - il grido dei cristiani del Medio Oriente. Cosciente com’è, e come vuole che diventi ogni cristiano nel mondo, dell’assoluta originalità della vocazione affidata a questo lembo di terra. Dove convivono, fin dai primi secoli, Chiese antichissime, una moltitudine di riti, cristiani di differenti denominazioni, i quali - tutti - debbono fare i conti con la comunità islamica, quasi ovunque largamente maggioritaria e da tempo (sovente per colpa di fanatismi che poco o nulla hanno a che vedere con la fede) percepita come ostile.
L’anno prossimo, dunque, il Medio Oriente sarà posto al centro dell’attenzione della Chiesa universale.
Grazie a quell’incontro, le Chiese locali puntano a ritrovare una comunione più autentica e salda fra loro e con Roma, superando attriti secolari e recenti, in modo da rendere la loro testimonianza al Vangelo ancor più credibile ed efficace di quanto già non lo sia. Non v’è dubbio, infatti, che convocando questo Sinodo il Papa voglia portare agli occhi del mondo il patrimonio di fede eroica che tante comunità cristiane del Medio Oriente hanno vissuto e vivono, non di rado esponendosi al rischio del martirio. E tuttavia Benedetto XVI chiede a quelle stesse comunità un supplemento di impegno, uno sforzo ulteriore per rendere visibile il fatto d’essere 'un cuore solo e un’anima sola' come la primitiva comunità dei credenti.
Infine, se collochiamo la decisione di ieri nel quadro della 'geopolitica' di Papa Ratzinger, è possibile intuire un disegno a dir poco lungimirante. Dopo l’epocale 'Lettera ai cattolici cinesi' e mentre si sta lavorando alla realizzazione di un viaggio apostolico in Vietnam (uno dei pochi Paesi preclusi al suo predecessore), il Sinodo per il Medio Oriente conferma la straordinaria apertura di orizzonti di questo pontificato. Che, a detta di alcuni, sarebbe troppo 'occidentale', se non fosse che i fatti, da soli, sono lì a smentire simili letture caricaturali.

© Copyright Avvenire, 20 settembre 2009

Nessun commento: