venerdì 30 gennaio 2009

I Lefebvriani italiani sospendono il raduno previsto per domani a Rimini. Grazie per questo grande atto di amore e responsabilità!


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Permettetemi di esprimere il mio apprezzamento personale per don Davide Pagliarani, responsabile per l'Italia della «Fraternità di San Pio X» che ha deciso di sospendere il raduno previsto per domani a Rimini.
Lo considero un bel gesto di amore e di rispetto per il Santo Padre.
Grazie per questo atto di responsabilita' che ci fa ben sperare nel futuro
.
R.

Padre Lombardi: grave sentire certe parole da un sacerdote o da un vescovo

«Chi nega la Shoah nega anche la Croce»

Presa di posizione del Vaticano all'indomani delle uscite dei lefebrvriani sulle camere a gas dei lager nazisti

CITTA' DEL VATICANO

«Chi nega il fatto della Shoah non sa nulla nè del mistero di Dio, nè della Croce di Cristo».
Lo afferma il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi, in una nota trasmessa dalla Radio Vaticana. L'accostamento tra la Shoah e il mistero di Dio e della Croce rende «tanto più grave», per il portavoce del Papa, la negazione quando «viene dalla bocca di un sacerdote o di un vescovo, cioè di un ministro cristiano, sia unito o no con la Chiesa cattolica».

IL PAPA AD AUSCHWITZ

Mercoledì scorso, ricorda Lombardi, «il Papa ha ripreso la profonda meditazione del suo discorso nel campo di concentramento di Auschwitz.
Non ha solo condannato ogni forma di oblio e di negazione della tragedia dello sterminio di sei milioni di ebrei, ma ha richiamato i drammatici interrogativi che questi eventi pongono alla coscienza di ogni uomo e di ogni credente». Infatti «è la fede nella stessa esistenza di Dio che viene sfidata da questa spaventosa manifestazione della potenza del male. La più evidente per la coscienza contemporanea, anche se non la sola». Tutto questo, rileva la nota vaticana, «Benedetto XVI lo ha riconosciuto lucidamente nel discorso di Auschwitz, facendo sue le domande radicali dei salmisti a un Dio che appare silente ed assente».

LEFEBVRIANI, RADUNO SOSPESO

Nel frattempo la Comunità lefebrviana italiana - di cui alcuni esponenti hanno fatto parlare di sè nei giorni scorsi per dichiarazioni equivoche sulle camere a gas dei lager nazisti - non commenta le dichiarazioni sul Papa e sul Concilio vaticano II rilasciate ieri dal priore di Rimini don Pierpaolo Petrucci (che ha ricordato come la linea lefevriana resti pre-conciliare e che ha parlato di «scandalo» a proposito della preghiera di Ratzinger nella moschea blu di Istanbul nel 2006), ma ha deciso di annullare il raduno nazionale degli Ultra-tradizionalisti cattolici che si sarebbe dovuto tenere domani proprio nella città romagnola. Lo ha detto all'Ansa padre Davide Pagliarani, responsabile per l'Italia della «Fraternità di San Pio X».
Proprio in conseguenza delle dichiarazioni del priore di Rimini - ha spiegato - è stato deciso di cancellare la programmata conferenza dei lefebrviani a Rimini, per evitare ulteriori polemiche e confusioni.
La Fraternità - ha aggiunto - illustrerà la propria posizione con una nota ufficiale nei prossimi giorni e per il momento «mantiene il silenzio stampa».

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8 commenti:

Anonimo ha detto...

i lefebvriani si dimostrano più ubbidienti e rispetto del papa di tanti vescovi specie tedeschi che non esitano a criticare benedetto xvi per far piacere ai media.
non appena torneranno in comunione con il vaticano ne terrò conto.

Anonimo ha detto...

In tutta l'Europa a valanga si moltiplicano gli appelli contro il reintegro dei lefebvriani, solo in Italia i professori e clero stanno tranquilli. E' vero che in Francia e in Germania i tradizionalisti stanno aumentando e fra poco i loro praticanti saranno più numerosi dei conciliaristi, ma una simile chiamata alle armi, cui aderiscono anche gli (ex)amici del Papa mi fa pensare che nessuno, da quelle parti, voleva rompere lo status quo, meno che il Papa stesso. Gli ebrei e progressisti possono ringraziare Williamson. Saluti, Eufemia

Raffaella ha detto...

Il dato sorprendente e' che questi sedicenti "progressisti" si battono per il mantenimento della scomunica alla faccia di tutte le loro "illuminate" dissertazioni sulla mancanza di misericordia della Chiesa e di Benedetto XVI in particolare.
Anche in questo caso il Papa e' andato a toccare i potentati e per questo si ritrova come San Sebastiano.
I cosiddetti progressisti riflettano piuttosto sulla ragione che spinge sempre piu' giovani verso i lefebvriani, soprattutto in Francia, Germania e Svizzera.
R.

Anonimo ha detto...

Li immagino quali sono gli ideali....
li immagino.....

Anonimo ha detto...

C'era un errore di communicazione, magari della segretteria di Stato ?
Bene, dobbiamo imparare a communicare molto meglio, con un piano di communicazione preciso e previsto in anticipo, con argomenti ed un tempo giusto e rapido.
Ma non capisco vescovi, francesi o tedesci che diconno di non sapere nulla su questa facenda. Ma come ? E facile di sentire con la Chiesa, con intelligenza e sapere che loro fanno parte della comunicazione della Chiesa. Ancora una volta vediaomo in Francia, in Svizzera o in Germania due campi che si affrontano. Questo non va bene...

Anonimo ha detto...

ma se i lefebvriani in certe diocesi aumentano, mentre le chiese in comunione con Roma si svuotano, non viene in mente a nessuno di chiedersi se si è sbagliato qualcosa? Perchè si fa sempre credere, con l'appoggio della stampa, che la chiesa perda consensi per la troppa tradizione ancora presente in essa? Se questo fosse vero, oltre alle chiese cattoliche vuote si dovrebbero vedere chiese lefebvriane ancora più vuote e chiese luterane strapiene.
Se la matematica non è un'opinione, giusto per stare sul dato dimostrabile...
I vescovi svizzeri poi, con tutto il rispetto (che loro non stanno certo dimostrando per il papa), potrebbero cominciare a chiedersi quanto siano incisivi e rilevanti nella società in cui vivono (vedi eutanasia, solo per fare un esempio)

Anonimo ha detto...

Pochi sono i comunicatori decenti, sia giornalisti, anche vaticanisti, che portavoce.Se fossi padre Lombardi mi farei aiutare da Accattoli, che è stato pensionato dal Corriere. Saluti, Eufemia

Anonimo ha detto...

con tutto il rispetto e la stima per Accattoli, non mi pare tanto in sintonia con Benedetto XVI. Il duo Wojtyla- Navarro funzionava perchè probabilmente si capivano senza parlarsi