venerdì 30 gennaio 2009

Lefebvriani, Williamson chiede perdono al Papa. La Nacion: Williamson verso la rimozione


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Rimozione di Williamson: l'articolo di "La Nation" e la lettera di scuse del vescovo al Santo Padre

LEFEBVRIANI: VERSO RIMOZIONE WILLIAMSON DA SEMINARIO; STAMPA

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Lombardi: tanto più è grave se la negazione della Shoah viene dalla bocca di un sacerdote o di un vescovo

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Il post di denuncia di un/a amico/a anonimo/a. Lo riporto in evidenza nel blog perchè tutti leggano: dai fedeli alla curia!

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Lefebvriani, Williamson chiede perdono al Papa: «Imprudenti i miei commenti»

Il Vaticano: chi nega l'Olocausto nega Dio. La Nacion: Williamson verso la rimozione. Annullato raduno lefebvriani

ROMA (30 gennaio)

II vescovo lefebvriano Richard Williamson, al centro delle polemiche di questi giorni per le sue affermazioni negazioniste nei confronti della Shoah, ha chiesto il perdono del Papa.
La sua lettera, pubblicata dal sito web Panorama Catolicos International, è indirizzata al cardinale Dario Castrillon Hoyos, presidente della Pontificia commissione "Ecclesia Dei" e negoziatore tra il Vaticano e i lefebvriani.
«Nel mezzo di questa terribile tempesta sollevata da miei commenti imprudenti alla televisione svedese, la prego di accettare, con il dovuto rispetto, la mia sincera manifestazione di dolore per le innecessarie angosce e problemi che ho causato a Lei e al Santo Padre».

«Per me - prosegue la lettera - quello che realmente ha importanza è la Verità Incarnata, e gli interessi della Sua unica vera Chiesa attraverso la quale, solamente, è possibile salvare le nostre anime e dare gloria eterna, a nostro modesto modo, al Dio onnipotente. Perciò - faccio solo un commento, preso dal profeta Giona, I,12. "Prendetemi e gettatemi nel mare, così il mare si calmerà per voi: perchè so che a causa mia che questa grande tempesta ci ha colpito".
Per favore, accetti anche, e trasmetta al Santo Padre il mio sincero apprezzamento personale per il documento (di revoca della scomunica, ndr) firmato mercoledì 21 gennaio e reso pubblico il sabato successivo. Con la maggiore umiltà offrirò una messa per entrambi. Sinceramente suo in Cristo. Firmato Richard Williamson».

Annullato il raduno dei lefebvriani.

Tutto questo nel giorno in cui Padre Davide Pagliarani, responsabile per l'Italia della «Fraternità di San Pio X» ha deciso di annullare il raduno nazionale dei lefebvriani per evitare ulteriori polemiche e confusioni dopo le dichiarazioni sul Papa e sul Concilio vaticano II rilasciate dal priore di Rimini don Pierpaolo Petrucci.
La Fraternità - ha aggiunto - illustrerà la propria posizione con una nota ufficiale nei prossimi giorni e per il momento «mantiene il silenzio stampa». Il priore ultra tradizionalista di Rimini aveva detto ieri, durante un incontro con i giornalisti, che i lefebvriani non riconoscono le decisione del Concilio vaticano II ed aveva criticato la visita di Papa Ratzinger nella Moschea blu ad Istanbul.

Vaticano: chi nega l'Olocausto nega Dio.

«Chi nega il fatto della Shoah non sa nulla né del mistero di Dio, nè della Croce di Cristo. Tanto più è grave, quindi, se la negazione viene dalla bocca di un sacerdote o di un vescovo, cioè di un ministro cristiano, sia unito o no con la Chiesa cattolica». È questo il durissimo giudizio sulle affermazioni negazioniste espresso in un editoriale di padre Federico Lombardi, direttore della Sala stampa vaticana, e diffuso dall'emittente radiofonica della Santa Sede.
Lombardi ha ricordato le parole del Papa pronunciate ad Auschwitz: «La Shoah induca l'umanità a riflettere sulla imprevedibile potenza del male quando conquista il cuore dell'uomo».

Williamson verso la rimozione.

Il vescovo lefebvriano negazionista Richard Williamson potrebbe «essere rimosso» dalla direzione del seminario che dal 2003 dirige in un monastero a Buenos Aires.
Lo riferisce la stampa argentina, legando la decisione alla presa di distanze da parte del superiore degli ultra-tradizionalisti, monsignor Bernard Fellay, che ha anche chiesto perdono al Papa per le dichiarazioni negazioniste sulla Shoah fatte dal vescovo britannico.

Secondo il quotidiano argentino La Nacion, la richiesta di "perdono" avanzata da Fellay al Papa potrebbe preludere alla rimozione di Williamson dalla direzione del seminario a Buenos Aires.
Il superiore per l'America Latina della Fraternità, padre Christian Bouchacourt, citato da La Nacion, avrebbe precisato di «non sapere» nulla al momento su tale possibilità, ma ha aggiunto di essere sicuro sul fatto che «Williamson obbedirà ogni decisione che Fellay voglia prendere sul suo futuro».

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3 commenti:

Anonimo ha detto...

Incredibile, quanti colpi di scena! Questa storia sarà lunga... Spero si concluda positivamente. Marco

Anonimo ha detto...

Ma è vero cio che ha detto Padre Lombardi a proposito della lettera ?
Allorà chiedo scusa, ma lui non sa gestire una communicazione di crisi e manca di rispetto verso il Santo Padre. Ratisbonna e poi adesso, fa due cose che Navarro avrebbe superato con eleganza e professionalità!

Anonimo ha detto...

Lasciamo Navarro dove sta........ che degli ultimi atti di vita di Giovanni Paolo II, ne ha fatto uno scoop.
Le ha fatto pronunciare parole che il povero Giovanni Paolo II non avrebbe mai potuto pronunciare nelle sue condizioni.