giovedì 13 agosto 2009

Il seminario di Benedetto XVI con gli ex allievi sarà dedicato a missioni e altre religioni. I prossimi impegni del Santo Padre (Apcom)


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Card. Ratzinger: "Non è di una Chiesa più umana che abbiamo bisogno, bensì di una Chiesa più divina; solo allora essa sarà anche veramente umana. E per questo tutto ciò che è fatto dall'uomo, all'interno della Chiesa, deve riconoscersi nel suo puro carattere di servizio e ritrarsi davanti a ciò che più conta e che è l'essenziale...Nella Chiesa l'atmosfera diventa angusta e soffocante se i portatori del ministero dimenticano che il Sacramento non è una spartizione di potere, ma è invece espropriazione di me stesso in favore di Colui, nella persona del quale io devo parlare ed agire" (Intervento al Meeting di Rimini, 1990)

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Papa/ Seminario con ex allievi su missioni e altre religioni

Estate appartata a C. Gandolfo. In autunno Cechia e lefebvriani

Sarà dedicata al tema della missione e del dialogo tra religioni la giornata di studio che, anche quest'anno, Papa Benedetto XVI trascorrerà a fine agosto - prima di riprendere a pieno ritmo le attività di governo della Chiesa cattolica - con il circolo degli ex allievi che studiarono teologia con lui quando insegnava nelle università tedesche. Ogni anno gli ex studenti di Benedetto XVI - il 'Ratzinger Schuelerkreis' - si riuniscono alcuni giorni d'estate per affrontare le questioni più disparate, come l'islam, il conflittuale rapporto tra darwinismo e creazionismo, il dialogo con le altre confessioni cristiane. La tradizione non si è interrotta con l'ascesa di Ratzinger al soglio pontificio nel 2005. Da allora i seminari, rigorosamente a porte chiuse, si sono tenuti nel palazzo apostolico di Castel Gandolfo, sulle pendici del lago albano.
E' qui che Benedetto XVI sta trascorrendo, al riparo della calura romana, la seconda parte della sua estate, in compagnia dell'inseparabile segretario personale, mons. Georg Gaenswein, del fratello maggiore Georg Ratzinger e delle 'memores domini' che lo accudiscono nel disbrigo della vita quotidiana. La Segreteria di Stato vaticana tiene costantemente informato il Papa degli affari interni della Chiesa, così come dell'attualità mondiale. Sono di questi giorni il telegramma di cordoglio di Benedetto XVI per la scomparsa di Eunice Kennedy Shriver o il messaggio di partecipazione al dramma dei tifoni che stanno sconvolgendo l'Asia. Ma, per il resto, per Benedetto XVI è ancora estate. Ridotte le udienze private.
Anche l'Angelus domenicale e le udienze generali del mercoledì si svolgono, in formato più breve del solito, nel cortile del palazzo apostolico di Castel Gandolfo. Ancora impedito dal gesso applicato al polso dopo una frattura si è procurato con una caduta in casa in Valle d'Aosta - e che gli dovrebbe esser tolto subito dopo Ferragosto - Benedetto XVI non può suonare il piano, ma riposa, prega, legge.
E continua a lavorare - con l'aiuto di un magnetofono - al secondo volume del suo libro su Gesù. Unica breve uscita prevista in questi giorni, la messa di Ferragosto, solennità dell'Assunzione di Maria, alle otto di mattina nella chiesa parrocchiale di Castel Gandolfo. A mezzogiorno, poi, l'Angelus, che, ovviamente, reciterà anche il giorno dopo, domenica 16 agosto.
Il 27 agosto, poi, arriveranno nella residenza estiva gli ex allievi del Papa. Solitamente sono una trentina, tra teologi e filosofi, e tra di essi c'è il cardinale Christoph Schoenborn, attualmente arcivescovo di Vienna.
Il simposio durerà vari giorni e si concluderà il 30, ma il Papa parteciperà solo nella giornata di sabato 29. Due gli ospiti esterni allo 'Schuelkreis' di Ratzinger, che svolgeranno le relazioni introduttive. Esperti sono entrambi di teologia della missione: il teologo protestante Peter Beyerhaus e Horst Buerkle, teologo evangelico anch'egli convertitosi però, a fine anni ottanta, al cattolicesimo e docente emerito della Ludwig-Maximilians Universitaet di Monaco di Baviera. Il tema della missione occupa da sempre l'attenzione della riflessione teologica e delle facoltà di 'missiologia' negli atenei cattolici. E se non è dato sapere quale aspetto sia stato scelto dal circolo degli ex alunni di Benedetto XVI, è certo che i due teologi hanno approfondito, nel corso della loro carriera accademica, il rapporto, l'incontro e a volte lo scontro dei missionari con le altre religioni.
Hanno sottolineato i punti in comune tra cristianesimo e le altre fedi e hanno messo in guardia dal doppio rischio di una distanza eccessiva tra credenti diversi, da una parte, e, dall'altra, del sincretismo che farebbe del cristianesimo una religione come le altre.
Anche Ratzinger, quando era semplice cardinale, ha riflettuto sul tema. "La missione - ebbe a dire in un'intervista del 1998 - non è qualcosa di inferiore alla contemplazione". Su un piano meno teologico e più storico, in un'altra intervista del 2001, il cardinale Ratzinger affermava: "Oggi, il termine missione non è sempre ben compreso, perché si pensa alla distruzione delle culture antiche da parte degli Occidentali. La realtà storica è tuttavia differente: noi sappiamo che i missionari cristiani - in Africa, in Asia ma anche in America Latina - erano spesso i veri difensori della dignità umana".
Accomiatatosi dai suoi allievi con una messa, domenica 30 agosto, il Papa si preparerà ai primi impegni pubblici della ripresa. Sono previste alcune nomine di peso, come quella dell'attuale sottosegretario per i rapporti con gli Stati, mons. Pietro Parolin, come nunzio apostolico nel Venezuela di Hugo Chavez.
A settembre il Papa compirà, inoltre, due viaggi.
Il 6 settembre si recherà a Viterbo e Bagnoreggio e, dal 26 al 28 settembre, visiterà la Repubblica ceca.
Si tratta dell'ultimo viaggio dell'anno e, per ora, dell'ultima trasferta internazionale già annunciata.
Nel corso dell'estate, da più parti si è prospettato un viaggio in Asia - unico continente che Papa Ratzinger non ha ancora visitato - nel 2010.
Magari nella Repubblica socialista del Vietnam, dove i vescovi lo attendono e le autorità lo accoglierebbero volentieri. Il presidente Nguyen Minh Triet dovrebbe formalizzare l'invito in occasione di un'udienza in Vaticano a dicembre. Tuttavia Benedetto XVI, 83 anni il prossimo aprile, non ha ancora preso alcuna decisione al riguardo.
L'estate di Papa Ratzinger si concluderà del tutto a inizio ottobre, quando lascerà Castel Gandolfo per fari rientro in Vaticano.
In tempo per seguire una questione a cui tiene, quella dei lefebvriani. Inizieranno infatti attorno allametà di ottobre i colloqui dottrinali tra la fraternità tradizionalista e la Pontificia commissione Ecclesia dei (struttura che fa capo alla Congregazione per la dottrina della fede) per tentare di ricucire lo strappo che si creò negli anni ottanta con una scomunica che proprio Benedetto XVI ha revocato, suscitando le critiche di vari episcopati mondiali.
Tanto più a causa delle affermazioni negazioniste di uno dei vescovi lefebvriani, il britannico Williamson. Ora, dopo una lettera del Papa ai vescovi di tutto il mondo per chiarire le sue intenzioni, un viaggio in Israele nel quale Benedetto XVI ha ribadito la propria condanna di chi nega la shoah, e una serie di esternazioni degli esponenti lefebvriani nei confronti del Concilio vaticano II (per Williamson è una "torta avvelenata" che va buttata nella "pattumiera", per Tissier de Mallerais va "cancellato" e per Alfonso de Gallareta non c'è "molto da salvare" del Concilio), gli emissari del superiore, mons. Bernard Fellay, e una delegazione vaticana si sederanno ad un tavolo per cercare un accordo. E Benedetto XVI assisterà, dal palazzo apostolico vaticano, con estremo interesse.

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