giovedì 13 novembre 2008
La decisione della Corte di Cassazione su Eluana Englaro: i primi commenti
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ELUANA: MONS. FISICHELLA, DECISIONE GRAVE ESTRANEA A CULTURA ITALIANI
(ASCA) - Roma, 13 nov
''E' una decisione grave sotto tutti i profili'': commenta cosi' mons. Rino Fisichella, presidente della Pontificia Accademia per la Vita la sentenza della Corte di Cassazione sul caso Englaro. Interpellato dalla Radio Vaticana mons. Fisichella osserva: ''Per quanto mi concerne e' grave dal punto di vita etico e morale. Forse potranno trovare delle giustificazione nei cavilli procedurali e nelle interpretazioni del linguaggio, nella sostanza pero' rimane un fatto del tutto grave ed estraneo alla cultura del popolo italiano, il fatto - conclude Fisichella - di una gravita' assoluta per quanto riguarda un attentato alla vita''.
Englaro. Vaticano: Stop ad alimentazione e' uccidere persona
Significa ammazzarla, contraria alla dottrina della Chiesa
Città del Vaticano, 13 nov. (Apcom)
Sospendere l'alimentazione e l'idratazione "significa ammazzare una persona, ucciderla": il cardinale Javier Lozano Barragan, presidente del Pontificio Consiglio per la Salute vaticano, ribadisce la posizione dopo la sentenza della Cassazione sul caso di Eluana Englaro.
"La Chiesa dice che l'alimentazione e l'idratazione a una persona in stato vegetativo non si devono sospendere - afferma, interpellato da Apcom - salvo nel caso in cui siano assolutamente inutili. Non interferisco con la decisione dei giudici - prosegue - ma ribadisco la dottrina della Chiesa". Siamo in presenza di eutanasia? "Sono stato chiaro. Sospendere alimentazione e idratazione - risponde il cardinale Barragan - significa ammazzare una persona, significa ucciderla, è peccato contro il quinto comandamento, ovvero non uccidere".
Englaro/ Oriani(Pd): ora piena legittimità, si spengano riflettori
È stata rispettata sua volontà e suo diritto a una morte naturale
Milano, 13 nov. (Apcom) - "È stata rispettata la volontà di Eluana e il suo diritto a una morte naturale. Ora si conceda a lei e alla sua famiglia di concludere questa fase delicata al riparo dai riflettori, nella piena legittimità derivante dalla sentenza". Così Ardemia Oriani, consigliere regionale del Pd, commenta la sentenza della Cassazione su Eluana Englaro.
Englaro/ Parlamentari bipartisan: Pagina triste, noi per la vita
Dodici parlamentari Pdl-Lega-Pd-Udc: Serve una legge
Roma, 13 nov. (Apcom)
"Con la sentenza di oggi viene scritta una delle pagine più tristi della nostra storia. Eluana Englaro è condannata a una morte terribile e disumana, per fame e per sete, da un Tribunale. E' una decisione che ricade su tutti noi, sulla vita dei cittadini, e che può spalancare di fatto le porte dell'eutanasia". Lo affermano in una nota i parlamentari Saltamartini (Pdl), Polledri (Lega), Bocciardo (Pdl), Binetti (Pd), Di Virgilio (Pdl), Mosella (Pd), Santolini (UDC), Calgaro (PD), Bobba (PD), Pagano (Pdl), Vignali (Pdl), Lupi (Pdl), Volontè (UDC), Laura Molteni (Lega) e Renato Farina (Pdl).
"Abbiamo avuto la dimostrazione che, tra le pieghe del diritto, può insinuarsi un cuneo profondo in grado di minare i valori primari su cui si fonda ogni comunità civile. Ora, come non mai, una legge sulle cure del fine vita non è più rimandabile; la legge dovrà avere chiare non solo nelle affermazioni generali ma in tutti i suoi punti che in Italia non c'è spazio per l'eutanasia attiva e passiva. Di fatto oggi in Italia un Tribunale ha pronunciato una sentenza di morte".
ELUANA: COSSIGA, CON SENTENZA CASSAZIONE SI INTRODUCE L'EUTANASIA
(ASCA) - Roma, 13 nov
''Con la sentenza delle sezioni uniti civili della Corte di Cassazione sul caso Eluana, si introduce nel nostro ordinamento l'istituto giuridico dell'eutanasia''. Lo sostiene l'ex Presidente della Repubblica Francesco Cossiga, che aggiunge: Da un punto di vista giuridico-costituzionale si afferma, sulla strada gia' imboccata dalla Corte Costituzionale con la sentenza con la quale dichiaro' inammissibile il ricorso per conflitto di attribuzione sollevato dalle Camere contro la Corte di Cassazione, ''che ai giudici viene riconosciuto il potere di colmare quelle che essi ritengono le 'lacune' dell'ordinamento giuridico adeguandolo ai mutamenti della 'coscienza sociale', di cui i giudici cosi' si affermano, -come gia' da tempo sostenuto dai 'magistrati militanti' che cosi' hanno vinto la loro battaglia -, quali 'organi'e 'interpreti'''. Ora, secondo Cossiga, ''Poiche' nel Codice Civile vigente non vi e' la definizione del matrimonio come l'unione di un uomo e di una donna, il prossimo passo del giudice di merito e se necessario successivamente di legittimita' , nel suo potere di 'adeguamento' dell'ordinamento giuridico alla mutata 'coscienza sociale' ed ai 'nuovi diritti di liberta'', sara' introdotto nel nostro ordinamento il 'matrimonio' tra persone dello stesso sesso''. Archiviati cosi' e tolti dall'agenda politica del Parlamento e dei partiti politici due delicati problemi, che riguardano per la Chiesa Cattolica materie - cosi' dette - 'indisponibili', continua Cossiga, ''anche la Conferenza Episcopale Italiana e i singoli Vescovi italiani potranno togliere dalla loro agenda per cosi' dire 'politica' questi problemi, e prendendo atto della totale secolarizzazione dell'ordinamento giuridico italiano, potranno impegnarsi sul piano pastorale per insegnare le verita' morali e l'ideale di famiglia e di matrimonio proprie della dottrina cattolica''. Con questa sentenza, conclude l'ex Presidente della Repubblica, ''vengono rimossi alcuni contrasti all'interno di cattolici e non cattolici e tra cattolici e cattolici ed anche, benche' molto discreti, tra laici e perfino Vescovi e Cardinali della Chiesa italiana''.
Englaro/ Roccella: Una cittadina italiana muore per una sentenza
"Spero per primavera la legge sulle ultime volontà"
Roma, 13 nov. (Apcom)
Con la decisione della Cassazione "è la prima volta che una cittadina italiana morirà per una sentenza": così il sottosegretario al Welfare, Eugenia Roccella, si esprime sul caso di Eluana Englaro.
Eluana "morirà non perché è una malata terminale, ma perché le vengono sottratti idratazione e alimentazione", afferma Roccella interpellata per un commento. "Non sappiamo quanto potrebbe vivere, ma non è una malata terminale". L'irreversibilità? "Proprio su questo punto si fondava il ricorso. Come ministero avevamo detto che non è possibile stabilire con certezza l'irreversibilità di uno stato vegetativo".
Per Roccella, inoltre, anche nel caso del 'testamento bilogico' c'è un consenso informato: "Un medico spiega al paziente le conseguenze di una terapia in modo molto specifico. Nel caso di Eluana, invece, non ci sono Dichiarazioni anticipate di trattamento, ma una ricostruzione della sua volontà su base indiziaria che suscita molte perplessità. Perché anche dando tutto per buono - e sono sicura che le testimonianza siano state effettivamente raccolte - non si tratta di una informazione sullo stato vegetativo. A ognuno di noi può capitare di dire 'staccatemi la spina se c'è un incidente'. Ma su questi temi bisogna avere un'idea precisa su danni e benefici di una terapia. E nel caso di Eluana non c'è nulla di tutto questo".
L'iter di legge sulle Dichiarazioni anticipate di trattamento, intanto, "sta facendo la sua strada". Il Senato ha preso impegno di fare una legge in tempi brevi, ricorda il sottosegretario. "Spero che si arrivi a una legge per la primavera". E' possibile, dunque, trovare una maggioranza su un tema così controverso? "Penso di sì".
ELUANA: CONSULTA BIOETICA, SENTENZA IMPORTANTE, GRAZIE MAGISTRATURA
(ASCA) - Roma, 13 nov - ''Siamo lieti di una sentenza che apre un capitolo importante per i cittadini e per la bioetica in Italia'': lo ha detto all'Asca il presidente della Consulta di bioetica, Maurizio Mori, in merito alla sentenza della Cassazione sul caso Englaro. ''Il nostro plauso va alla magistratura che riesce a tenere fermo il diritto e da un'interpretazione che non e' affatto creativa ma del tutto rispettosa della Costituzione''. ''Ricordiamoci - conclude Mori - che la nostra Costituzione si rivela ancora una volta in linea con le esigenze morali dei nostri tempi''.
ELUANA: MPV, CASSAZIONE DECIDE QUALI VITE SONO DEGNE DI VIVERE
(ASCA) - Roma, 13 nov - Nascondersi dietro schermi formali non serve a mascherare la realta'''. Commenta cosi' Carlo Casini, presidente del ''Movimento per la vita'' la sentenza della Cassazione sul caso Eluana. ''E' una sentenza che ha come presupposto ed effetto quello di discriminare tra vite umana piu' o meno degne di vivere''. ''Questa decisione mette in pericolo - secondo Casini - le altre migliaia di Eluane accudite amorosamente dai congiunti, le migliaia e migliaia di vite di persone gravemente handicappate che dipendono dalla capacita' di accoglienza da parte dell'intera societa'. In definitiva mette in pericolo tutti noi quando diventiamo marginali ed inutili''. ''Al fondo della decisione dei giudici vi e' una cattiva interpretazione del diritto alla salute il cui contrario e' la morte. Allo stato attuale e' ancora possibile un ricorso alla Corte europea dei diritti dell'uomo, che pero' non ha effetto sospensivo. Per cui - conclude Casini - sara' necessario impegnarsi subito con grande vigore per l'approvazione di una legge la quale, restituendo verita' all'articolo 32 della Costituzione, impedisca che si verifichino ancora altri drammatici abbandoni di persone in stato di grave disabilita' come Eluana''.
ELUANA: BINDI, DA CASSAZIONE INDICAZIONE A COLMARE VUOTO LEGISLATIVO
(ASCA) - Roma, 13 nov - ''La sentenza della Cassazione conferma che bisogna colmare una lacuna legislativa. Il Parlamento deve assumersi la responsabilita' di fare presto una buona legge. Nel merito, ritengo quanto meno discutibile considerare l'alimentazione artificiale una forma di accanimento terapeutico''. Lo afferma Rosy Bindi, vicepresidente della Camera dei deputati. ''Ma e' anche vero che chi oggi si scaglia contro la Cassazione e parla di eutanasia - conclude la Bindi - e' il principale responsabile politico di questa situazione perche' nella precedente legislatura ha impedito l'approvazione di una legge su questa materia''.
Englaro/ Ferrero: Finalmente una sentenza di civilta'
"La Cassazione ha raccolto lo spirito della Costituzione"
Roma, 13 nov. (Apcom) - Paolo Ferrero, segretario di Rifondazione comunista, commenta con favore la decisione della Cassazione sul caso Englaro. "Finalmente una sentenza di civiltà, quella di oggi della Corte di Cassazione sul caso Englaro, che si è tradotto - sottolinea in una nota - in un vero e proprio, lunghissimo e dolorosissimo, dramma personale e familiare, che ha scosso e mobilitato le coscienze di tutti".
"Grazie di cuore - dice ancora Ferrero - ai giudici della Corte di Cassazione che, dopo il decreto della Corte d'Appello di Milano, hanno accolto la richiesta del padre di Eluana Englaro in via definitiva, raccogliendo e rispettando lo spirito di umanità e il rispetto del diritto e delle volontà delle persone che anima l'intera nostra Costituzione".
ELUANA: PEZZOTTA (UDC), SITUAZIONE RACCAPRICCIANTE
(ASCA) - Roma, 13 nov - ''Siamo di fronte ad una situazione raccapricciante, che ripudia la coscienza. E' indispensabile qualche azione che eviti condanne a morte di questo tipo e auspico una reazione da parte di tutti coloro che hanno chiesto la moratoria sulla pena di morte''. A dichiararlo e' Savino Pezzotta, Parlamentare dell'Unione di Centro.
ELUANA: ASS.DOSSETTI, DA CASSAZIONE GRAVE VIOLAZIONE
(ASCA) - Roma, 13 nov - ''La sentenza della Corte di Cassazione, con cui di fatto saranno autorizzate eutanasie legalizzate in ogni parte d'Italia, rappresenta una grave violazione della separazione dei poteri nel nostro Paese''. E' la dichiarazione di Corrado Stillo, responsabile dell'Osservatorio per la Tutela e lo Sviluppo dei Diritti dell'Associazione ''Giuseppe Dossetti: i Valori'' che commenta 'a caldo' la decisione della Cassazione di respingere il ricorso della Procura di Milano ed autorizzare lo stop all'alimentazione via sondino di Eluana Englaro, in coma da 17 anni. ''E' il Parlamento - prosegue Stillo - che rappresenta la volonta' di 58 milioni di persone, che si deve pronunciare su una vicenda di bioetica cosi' importante come quella che il caso Englaro ha proposto all'opinione pubblica. Mentre ribadiamo con forza che interrompere acqua e cibo in un corpo ancora sano come quello della ragazza rappresenta una mostruosita', come l'ha definita il Card. Javier Lozano Barragan, Presidente del Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute, chiediamo all'opinione pubblica di rispettare i 3.000 malati come Eluana che in varie parti d'Italia sono amorevolmente assistiti dalle famiglie, a casa o nelle strutture sanitarie. La tutela della vita di chi non puo' piu' tutelarsi e' un indicatore di civilta' che nulla ha a che fare con l'accanimento terapeutico ma solo con il diritto alla salute ed alla vita. La sentenza di oggi, che fara' giurisprudenza, avviene dopo una ben orchestrata campagna di stampa in cui i fanatici fautori dell'eutanasia scambiano la morte per un successo civile, la fine di una vita per un atto di pieta', la volonta' dei pochi con la volonta' generale. La silenziosa morte di Eluana fara' spegnere i riflettori su una malata troppo utilizzata e pubblicizzata senza pieta' alcuna per la sua dignita' di donna e di persona. Vorremmo che, invece, ci si interessasse di piu' dei malati e delle famiglie che richiedono la vita, le cure appropriate, una presenza delle strutture sanitarie non solo sulla carta come avviene oggi''.
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