venerdì 14 novembre 2008
Una ragazza inerme condannata alla morte per fame e per sete (Saltamartini)
Vedi anche:
"Caso" Englaro: raccolta di articoli
Il giurista Iadecola: "Sbagliata la sentenza dell’ottobre 2007. Incerti stato della donna e ricostruzione della volontà" (Negrotti)
Caso Englaro, Unione giuristi cattolici: "La sentenza della Cassazione è giuridicamente devastante" (Sir)
De Nigris, direttore del Centro Studi per la Ricerca sul coma di Bologna: «Agghiaccianti ripercussioni» (Bellaspiga)
Roccella: «Non esistono volontà certificate di Eluana. Esiste una sentenza che è una ricostruzione» (Santamaria)
Lupi: "Così la Cassazione uccide un’innocente, ora la legge per evitare che accada di nuovo"
Dottor Melazzini: "Anch'io mangio grazie a un sondino, e dico che questa sentenza è un omicidio"
Caso Englaro: il Friuli Venezia Giulia non metterà a disposizione alcuna struttura pubblica
CASO ENGLARO: NOTA SIR, “LO SGUARDO MANCANTE”
Sentenza che autorizza la morte di Eluana: i commenti di Casavola e Cerami
Addio Maggiolini, il vescovo che amava Libero (Farina)
Eugenia Roccella: «Assurdo morire per sentenza. Ora una legge lo impedirà» (Cusmai)
Mons. Fisichella: «Se qualcuno gioisce per questa sentenza, io provo compassione per lui» (Il Giornale)
Eluana morirà. Da oggi in Italia c’è l’eutanasia (Massimo de’ Manzoni)
Mario Giordano sulla sentenza che autorizza la morte di Eluana: "Un orrore che ci divorerà"
Prof. Dolce: "Inutile usare eufemismi, togliendo il sondino morirà di fame e di sete" (Lambruschi)
D'Agostino: "Avallata l'eutanasia senza il coraggio di chiamarla per nome"
La Cassazione ha deciso che Eluana deve morire con o senza una legge (Vivenzio)
Eluana, dalla Cassazione via libera all'interruzione di alimentazione e idratazione. Mons. Fisichella: è un fatto gravissimo
Caso Englaro: una legge necessaria. Commenti al responso della Cassazione (Sir)
La decisione della Corte di Cassazione su Eluana Englaro: i primi commenti
Un pensiero per Eluana...
Mons. Fisichella sul dibattito sulla vita umana: "Aperti alla ragione senza fondamentalismi" (Osservatore Romano)
LA CASSAZIONE RIGETTA IL RICORSO DELLA PROCURA DI MILANO: STOP ALL'ALIMENTAZIONE PER ELUANA
Il master "In ascolto di Benedetto XVI" sul testo "Introduzione allo spirito della liturgia" (Osservatore Romano)
Il cardinale Tauran: i credenti non usino la religione per giustificare la violenza e limitare la libertà di coscienza (Radio Vaticana)
Incontro fra il Papa ed il Presidente Lula: comunicato della Santa Sede. La forma dell'Accordo fra la Santa Sede ed il Brasile
Il Papa all'Ambasciatore di San Marino: "E' necessario ridefinire il senso di una laicità che sottolinei la vera differenza e autonomia tra le diverse componenti della società, ma che conservi anche le specifiche competenze in un contesto di comune responsabilità"
Il Papa riceve il presidente brasiliano Lula da Silva. Firmato l'Accordo sullo statuto giuridico della Chiesa (Radio Vaticana)
l'intervento
Una ragazza inerme condannata alla morte per fame e per sete
BARBARA SALTAMARTINI
Con la sentenza di ieri è stata scritta una delle pagine più tristi della nostra Storia. Una ragazza inerme, impossibilitata ad esprimere le sue reali volontà, è stata condannata alla fine più terribile e disumana, per fame e per sete.
Non possiamo esimerci dalle nostre responsabilità: si tratta di una decisione che ricadrà su tutti noi e sulla vita dei cittadini. Di fatto, i giudici della Corte hanno sancito che, a determinate condizioni, nel nostro Paese si può applicare la pena di morte. Questo dimostra che, in mancanza di una legge adeguata, tra le pieghe del diritto, può insinuarsi un cuneo profondo in grado di scardinare i valori primari su cui si fonda ogni comunità civile.
Un cuneo potenzialmente dirompente, che agisce oscuramente sulla sofferenza e sui timori delle persone e rischia di spalancare violentemente le porte dell'eutanasia.
Il caso di Eluana, una giovane - ricordiamolo - ancora in vita sebbene della vita giudicata non più degna, non sarà purtroppo l'unico, come dimostrano altri recenti episodi. Tra gli altri, quello di un uomo di Modena, in perfetta salute, che per decreto ha ottenuto di nominare la moglie suo amministratore di sostegno, cioè garante per le sue volontà di fine esistenza, chiedendo il rifiuto di qualunque trattamento terapeutico nell'ipotesi di malattia terminale. E, ancora, si potrebbero citare le iniziative assunte in connessione con questo caso, da parte di associazioni che si battono per la depenalizzazione dell'eutanasia e propongono "comodi" moduli da scaricare via internet per redigere il proprio testamento biologico.
Fatti che suscitano un profondo allarme, anche per le forme disordinate con cui, sull'onda dei precedenti aperti dalla magistratura, si insinua l'idea che la morte possa essere banalmente regolata con un formulario pret-a-porter, quasi fosse una dichiarazione dei redditi.
Per questo ritengo che una legge seria ed equilibrata su questo tema non possa più essere rinviabile. E dovrà essere una legge in grado di garantire la dignità della persona, anche nel suo momento finale, il rispetto della professione medica e l'indisponibilità della vita. In una parola, il chiaro e inequivocabile divieto di eutanasia, sia essa attiva o passiva, e la previsione che alimentazione e idratazione non sono cure mediche. Pur nel rispetto del dolore della famiglia Englaro, credo che la sentenza su Eluana non permetta a nessuno di cantare vittoria.
Una ragazza, hanno detto i giudici, il cui carattere ha una straordinaria tensione verso la libertà. Eppure, è stata condannata a morte.
© Copyright Il Tempo, 14 novembre 2008 consultabile online anche qui.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento