domenica 10 maggio 2009

Il Papa: contrastare ogni violenza contro gli innocenti (Izzo)


Vedi anche:

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Il Papa: cristiani siano strumento di riconciliazione e pace anche quando rivendicano diritti (AsiaNews)

Il Papa ai Cristiani: "Promuovete il dialogo e la comprensione nella società civile, specialmente quando rivendicate i vostri legittimi diritti" (Visita al sito del Battesimo)

Il Papa sul trenino elettrico con il re e la regina di Giordania

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Il Papa: Religione e ragione al servizio del bene comune (Osservatore Romano)

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Grandissimo gesto di amicizia dei reali di Giordania che accompagnano il Papa al sito del Battesimo

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Bene il "risveglio" del sito del Vaticano

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Il Papa ad Amman: Dignità delle donne non abbastanza compresa

Il Papa: Contrastare mentalità di chi stronca vite innocenti

Il Papa: "La fedeltà alle vostre radici cristiane, la fedeltà alla missione della Chiesa in Terra Santa, vi chiedono un particolare tipo di coraggio: il coraggio della convinzione nata da una fede personale, non semplicemente da una convenzione sociale o da una tradizione familiare..." (Omelia)

"Così Benedetto XVI afferma il giudaismo d'Israele e di Gesù. Dice Neusner" (Il Foglio)

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PELLEGRINAGGIO DEL SANTO PADRE IN TERRA SANTA (8-15 MAGGIO 2009): LO SPECIALE DEL BLOG

Riceviamo e con grande piacere e gratitudine pubblichiamo questo bel servizio riassuntivo di Salvatore Izzo, che ringraziamo di vero cuore.
Raffaella

PAPA: IN MO CONTRASTARE OGNI VIOLENZA CONTRO INNOCENTI

(AGI) - Amman, 10 mag.

(dell'inviato Salvatore Izzo)

"Contrastare modi di pensare che giustificano lo stroncare di vite innocenti "offrendo, cosi' "una pubblica testimonianza all'amore che ci ispira a sacrificare la nostra vita nel servizio agli altri".
E' l'impegno che Benedetto XVI ha rivolto ai cristiani del Medio Oriente nella grande celebrazione di questa mattina allo stadio di Amman.
"La fedelta' alle vostre radici cristiane, la fedelta' alla missione della Chiesa in Terra Santa, vi chiedono - ha detto - un particolare tipo di coraggio: il coraggio della convinzione nata da una fede personale, non semplicemente da una convenzione sociale o da una tradizione familiare".
Dovete avere, ha aggiunto il Pontefice rivolto ai 30 mila cristiani presenti, "il coraggio di impegnarvi nel dialogo e di lavorare fianco a fianco con gli altri cristiani nel servizio del Vangelo e nella solidarieta' con il povero, lo sfollato e le vittime di profonde tragedie umane; il coraggio di costruire nuovi ponti per rendere possibile un fecondo incontro di persone di diverse religioni e culture e cosi' arricchire il tessuto della societa'". Quello del Papa e' stato anche un appello affinche' si fermi l'esodo dei cristiani dalla Terra Santa e dall'Iraq, rappresentato alla celebrazione dal patriarca caldeo di Baghdad Emanuel III Delly e da un gruppo di profughi rifugiatisi i Giordania che il Papa ha incontrato alla fine del rito.
"Il coraggio di Cristo nostro pastore - ha detto - vi ispiri e vi sostenga quotidianamente nei vostri sforzi di dare testimonianza della fede cristiana e di mantenere la presenza della Chiesa nel cambiamento del tessuto sociale di queste antiche terre".
In Medio Oriente, ha auspicato ancora Papa Ratzinger, "possa ogni famiglia cristiana crescere nella fedelta' a questa sua nobile vocazione di essere una vera scuola di preghiera, dove i fanciulli imparano il sincero amore di Dio, dove maturano nell'autodisciplina e nell'attenzione ai bisogni degli altri, e dove, modellati dalla sapienza che proviene dalla fede, contribuiscono a costruire una societa' sempre piu' giusta e fraterna''.
''Le forti famiglie cristiane di queste terre - ha concluso - sono una grande eredita' tramandata dalle precedenti generazioni: possano le famiglie di oggi essere fedeli a questa grande eredita' e non venga mai a mancare il sostegno materiale e morale di cui hanno bisogno per attuare il loro insostituibile ruolo a servizio della societa'".
Il Papa ha dedicato un passaggio dell'omelia anche alle donne che in Medio Oriente sofrono piu' di tutti per il conflitto in atto. "Con la sua pubblica testimonianza di rispetto per le donne e con la sua difesa dell'innata dignita' di ogni persona umana, la Chiesa in Terra Santa puo' dare un importante contributo allo sviluppo di una cultura di vera umanita' e alla costruzione della civilta' dell'amore", ha affermato ricordando che "fin dalle prime pagine della Bibbia, vediamo come uomo e donna creati ad immagine di Dio, sono chiamati a completarsi l'un l'altro come amministratori dei doni di Dio e suoi collaboratori nel comunicare il dono della vita, sia fisica che spirituale, al nostro mondo".
"Sfortunatamente - ha denunciato in merito alla situazione del sesso debole in Medio Oriente e in generale nel mondo arabo - questa dignita' e missione donate da Dio alle donne non sono state sempre sufficientemente comprese e stimate".

Nel pomeriggio il Papa - che domani finalmente arrivera' a Gerusalemme dove visitera' subito lo Yad Vashem - si e' recato a Betania, la localita' sul Giordano dove Gesu' ricevette il battesimo da Giovanni Battista, "mettendosi in fila - ha ricordato Ratzinger - con i peccatori".
Qui, dopo un giro del sito archeologico su una vetturetta elettrica accanto al re Abdallah II e alla regina Rania, ha ricordato che i cristiani del Medio Oriente debbono "promuovere il dialogo e la comprensione nella societa' civile", e questo "specialmente" quando rivendicano i loro "legittimi diritti", rivolgendosi i fedeli delle comunita' cattoliche latina e greco-melchita della Giordania che entrambe stanno per erigere santuari del Battesimo di Gesu', di ciascuno ha oggi benedetto la prima pietra.
"Voglia il Signore - ha auspicato il Pontefice nel procedere alle benedizioni - sostenere, rafforzare ed incrementare le comunita' che in essi eserciteranno il loro culto".
Secondo Papa Ratzinger, "in Medio Oriente, segnato da tragica sofferenza, da anni di violenza e di questioni irrisolte, i cristiani sono chiamati a offrire il loro contributo, ispirato dall'esempio di Gesu', di riconciliazione e pace con il perdono e la generosita'". "Continuate - ha chiesto inoltre il Papa ai cattolici dei due riti - ad essere grati a coloro che vi guidano e vi servono fedelmente come ministri di Cristo. Fate bene ad accettare la loro guida nella fede sapendo che nel ricevere l'insegnamento apostolico che essi trasmettono, accogliete Cristo e accogliete l'Unico che l'ha inviato".

In una conferenza stampa tenuta ad Amman, il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, ha intanto risposto alle critiche mosse al viaggio in Giordania da alcuni esponenti fondamentalisti. "Che per la seconda volta dopo la visita del 2006 a Istanbul il Papa in atteggiamento amichevole entri in un luogo di preghiera dei musulmani, e' un segno del progresso del rapporto positivo tra cristiani e musulmani nel corso di questi anni", ha spiegato dicendosi certo che anche per la Comunita' Musulmana della Giordania, dopo le incomprensioni seguite all'interpretazione data dai media al discorso di Ratisbona ''i problemi siano gia' stati superati da un bel po', perche' i chiarimenti erano stati dati abbondantemente".

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2 commenti:

mariateresa ha detto...

oggi sono mancata da casa per buona parte della giornata e mi sono informata in questo nostro sito benedetto (è il caso di dirlo) a spizzichi e bocconi. Ti ringrazio per tutto il lavoro svolto , Raffaella, in questa occasione e per le prossime e le passate. Grazie davvero.
Cosa avremmo fatto senza questo punto di riferimento, tranne schiattare con l'itterizia?
Ho appena ascoltatao Balducci al tg3. E' patetico. Riconosciuto il successo in Giordania, tranquillizza gli spettatori che evidentemente la sua rete ritiene bovini: vedrete i casini in Israele , avverte come se volesse rassicurare i corvi, i condor e le poiane dell'informazione e i militanti in debito di iniezione antirabbica.
Proprio la vergogna non esiste.
E' un atteggiamento borghese e oscurantista, evidentemente, sperare e avere fiducia.
Col cavolo che contano davvero il dialogo e la pace per certuni.
Ma sapete la pura verità? mi ha fatto pena questo servizio.

Raffaella ha detto...

Grazie a voi tutti per l'affetto :-))
R.