sabato 9 maggio 2009
I discorsi incalzanti del Papa: Tirar fuori l'amore dal nucleo delle tre religioni (Maraone)
Vedi anche:
Il Papa: civiltà occidentale e musulmana si alleino (Giansoldati)
Il principe giordano Ghazi Bin Talal loda il "coraggio" del Papa con la messa in latino
Il Papa visita la moschea di Amman: il video integrale del TG1
Il Papa: la comunità internazionale difenda i cristiani iracheni (Mirko Testa)
L'omaggio del principe Ghazi: Benedetto XVI ha il coraggio di parlare secondo coscienza senza tenere conto delle mode
Benedetto XVI in raccoglimento dentro moschea di Amman. Lombardi: Nessuna preghiera cristiana in luogo musulmano
Il Papa in moschea: “La religione non sia manipolata dall’ideologia” (Ingrao)
Royal: “Il Papa ammira gli ebrei e i rabbini Usa lo sanno” (Rodari)
Il Papa: i credenti rifiutino la “corruzione” violenta della religione e “coltivino” la ragione (AsiaNews)
Il Papa: "L'adesione genuina alla religione – lungi dal restringere le nostre menti – amplia gli orizzonti della comprensione umana" (Discorso fuori dalla Moschea "Al-Hussein Bin Talal" di Amman)
Come duemila anni fa: A ritroso, il viaggio di Pietro con in mano anche lui le reti (Rondoni)
Storica visita alla moschea
Sul Nebo la pace di chi guarda lontano (Giorgio Bernardelli)
Il Papa: l'Università spezza gli incantesimi di ogni ideologia
Il Papa: "La religione viene sfigurata quando viene costretta a servire l’ignoranza e il pregiudizio, il disprezzo, la violenza e l’abuso" (Benedizione prima pietra dell’Università di Madaba)
Gerusalemme, la Caritas denuncia: I cristiani costretti a restare a casa durante la visita di Benedetto XVI (Tosatti)
Il messaggio del Papa sul monte Nebo: «Tra cristiani ed ebrei un vincolo inseparabile»
Il Papa sul Monte Nebo: Inseparabile il vincolo che unisce Cristiani ed Ebrei
Il Papa: "L’antica tradizione del pellegrinaggio ai luoghi santi ci ricorda inoltre l’inseparabile vincolo che unisce la Chiesa al popolo ebreo" (Discorso al Monte Nebo)
Il Papa al Monte Nebo: Promuoviamo perdono e pace
L’appello «Vogliamo incoraggiare i cristiani a non lasciare questi luoghi» (Tornielli)
Viaggio del Papa in Terra Santa: Il momento è pessimo ma è un’occasione da non perdere (Fiamma Nirenstein)
Il Papa: «La libertà religiosa è un diritto umano» (Tornielli)
Il sindaco di Gerusalemme: «Sotto questa terra le radici sono ebraiche. Il Papa? Lo aspetto a braccia aperte»
Socci: le sfide di un viaggio per nulla politico (Sussidiario)
Joseph Ratzinger pellegrino in Terra Santa (Galeazzi)
Benedetto XVI: «Dialogo con ebrei e islam» (Lorenzoni)
La regina Rania di Giordania racconta su Twitter la visita del Papa
Il viaggio del Papa in Terra Santa: il commento audio di Andrea Tornielli
Giordania porta d'ingresso della chiesa nel dialogo con l'islam (Il Foglio)
Il Papa: religioni insieme per la pace e la giustizia in Medio Oriente (Izzo)
INTERVISTA CONCESSA DAL PAPA SULL'AEREO PER LA GIORDANIA SU MEDIO ORIENTE, DIALOGO INTERRELIGIOSO E SITUAZIONE DEI CRISTIANI IN TERRA SANTA
Giovanni Maria Vian: "Una ragione per tre popoli" (Osservatore Romano)
Il Papa: la Chiesa ha contribuito e vuole contribuire alla pace in Medio Oriente (AsiaNews)
Intervista a Papa Benedetto XVI: la trascrizione de "Il Giornale"
Il sito del Vaticano è già in vacanza?
Ad Amman subito la lettera dei 138: il commento di Giorgio Bernardelli (Missionline)
Fuori programma del Papa che, incurante della sicurezza, sta salutando i tanti fedeli raccolti fuori dal centro "Regina Pacis"
Così il Papa porterà la pace in Terra Santa (José Luis Restan)
Il Papa in Terra Santa: Il coraggio di andare dove c'è il rischio (Geninazzi)
BENEDETTO XVI IN TERRA SANTA: LO SPECIALE DE "IL GIORNALE"
Intenzione di preghiera per il viaggio del Santo Padre in Terra Santa
VIAGGIO DEL PAPA IN TERRA SANTA: VIDEO, SERVIZI, FOTO E PODCAST
PELLEGRINAGGIO DEL SANTO PADRE IN TERRA SANTA (8-15 MAGGIO 2009): LO SPECIALE DEL BLOG
Discorsi incalzanti
Tirar fuori l'amore dal nucleo delle tre religioni
Elio Maraone
«A volte è difficile trovare una ragione per ciò che appare solo come un ostacolo da superare o anche come prova... da sopportare. Ma la fede e la ragione ci aiutano a vedere un orizzonte oltre noi stessi per immaginare la vita come Dio la vuole.
L’amore incondizionato di Dio... mira a un significato e a uno scopo per ogni vita umana. Il suo è un amore che salva».
E ancora: «Ognuno di noi è un pellegrino. Siamo tutti proiettati in avanti, risolutamente, sulla via di Dio. Naturalmente, tendiamo poi a volgere lo sguardo indietro al percorso della vita – talvolta con rimpianti e recriminazioni, spesso con gratitudine ed apprezzamento – ma guardiamo anche avanti – a volte con trepidazione o ansia, sempre con attesa e speranza, sapendo che ci sono anche altri ad incoraggiarci lungo la strada».
Sin da queste frasi pronunciate da Benedetto XVI nel toccante incontro con i giovani disabili accolti dalla Chiesa cattolica giordana nel Centro «Regina Pacis» di Amman, si avverte che con questo viaggio in Terra Santa tornano, incisivi, i giorni degli appassionati incontri e le notti della trepidazione (una parola questa che spesso ricorre nei discorsi papali, segno di un cuore indomito e insieme incline alla tenerezza).
Già dalle prime battute traspare la trama sulla quale il Papa intende tessere, giorno a giorno, il proprio pellegrinaggio; all’instancabile invito alla pace basata su «posizioni realmente ragionevoli» e alla riconciliazione tra popoli e religioni diversi si aggiunge e si aggiungerà il pressante proposito di incoraggiare la comunità cattolica della regione e di ricordare alla Chiesa universale e al mondo intero che lì sono le radici della storia cristiana.
«Vengo in Giordania come pellegrino, per venerare i luoghi santi... e avrò la gioia di benedire le prime pietre delle chiese che saranno costruite sul luogo tradizionale del Battesimo del Signore» è un passaggio del primo discorso di ieri, che allargando l’orizzonte così prosegue: «La libertà religiosa è certamente un diritto umano fondamentale ed è mia fervida speranza e preghiera che il rispetto per i diritti inalienabili e la dignità di ogni uomo ed ogni donna giunga ad essere sempre più affermato e difeso, non solo nel Medio Oriente». Ma la libertà religiosa, pur irrinunciabile, e fondamentale, è soltanto una parte della desiderabile coesistenza pacifica tra i popoli.
E infatti Benedetto XVI, che già sull’aereo che lo portava ad Amman aveva insistito con i giornalisti sull’importanza del «dialogo trilaterale tra le tre religioni monoteiste», giunto a terra esprime il suo «profondo rispetto per la comunità musulmana » e rende omaggio al «ruolo guida » di re Abdallah II nel «promuovere una migliore comprensione delle virtù proclamate dall’Islam».
Ma non basta. Citando il Messaggio di Amman (2004) dice che «queste nobili iniziative hanno ottenuto buoni risultati nel favorire un’alleanza di civiltà fra il mondo occidentale e quello musulmano, smentendo le previsioni di coloro che considerano inevitabili la violenza e il conflitto».
Dunque, il Papa guarda, e invita tutti a guardare, in quello che può essere considerato il passaggio più squillante del primo giorno in Terra Santa, al «ruolo centrale svolto, nelle rispettive tradizioni religiose, dal comandamento dell’amore»; e spera vivamente che «questa visita e tutte le iniziative programmate per promuovere buone relazioni fra cristiani e musulmani possano aiutarci a crescere nell’amore verso Dio Onnipotente e Misericordioso, come anche nel fraterno amore vicendevole». Si avverte una nota profetica in queste parole del pellegrino che «diversamente da quelli di un tempo non porta regali od offerte » ma «semplicemente un’intenzione, una speranza» di pace.
Ancora una volta egli prega e chiede la preghiera di tutti per «la conversione dei cuori». Perché, parola di Papa, «anche quelli induriti dal cinismo o dall’ingiustizia o dalla riluttanza a perdonare non sono mai al di là del raggio d’azione di Dio».
© Copyright Avvenire, 9 maggio 2009
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento