martedì 22 settembre 2009

Il programma della visita del Papa alla Repubblica Ceca: Un viaggio nella storia per riscoprire le radici cristiane dell'Europa (Osservatore Romano)


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Il programma della visita del Papa alla Repubblica Ceca

Un viaggio nella storia per riscoprire le radici cristiane dell'Europa

Mancano ormai solo gli ultimi dettagli, poi Praga sarà pronta a ricevere Benedetto XVI, secondo Pontefice a far visita ai popoli boemi e moravi.
Tirati a nuovo i vestiti della statua del Bambino Gesù di Praga, nella chiesa di Santa Maria della Vittoria; completamente ripulita l'imponente cattedrale dedicata a San Vito, San Venceslao e Sant'Adalberto; lustrate le sale del Castello Reale; ultimato il grande altare nella spianata prospiciente l'aeroporto di Brno; sistemata la grande croce di ferro che resterà poi a memoria del viaggio del Papa; completamente attrezzata la spianata di via Melnik, a Stará Boleslav per ospitare le oltre centomila persone attese per la celebrazione della messa nel luogo del martirio di san Venceslao.
Questa mattina, martedì 22 settembre, il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi, ha illustrato nei dettagli il programma del viaggio. Sarà questa la quarta volta, ha ricordato, che il popolo della Repubblica Ceca riceverà la visita del Papa. Wojtyla ha compiuto le prime tre (1990; 1995; 1997). Anche per Benedetto XVI si tratta comunque di un ritorno: nel 1992, il 30 marzo, quando era prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, si recò a Praga per un seminario sul Catechismo della Chiesa cattolica, nel corso del quale tenne la relazione sul tema "Che Dio sia tutto in tutti: la fede cristiana nella vita eterna".
La visita alla Repubblica Ceca - tredicesimo pellegrinaggio di Benedetto XVI oltre i confini italiani - si svolgerà dal 26 al 28 prossimi.
Giungerà a Praga sabato 26 settembre alle 11.30 all'aeroporto internazionale Stará Ruzyne.
Si tratta di un luogo di una certa rilevanza storica per i cechi. Rappresenta, come tanti altri di questa terra, il teatro dello scontro, o se si vuole dell'incontro, tra tutto il bene e tutto il male che hanno segnato le vicende del Paese.
Attraverso questo aeroporto rientrarono dall'esilio quanti erano stati costretti a fuggire durante le varie dominazioni. Rientrarono per rianimare la vita della nazione nella ritrovata libertà. Da questo stesso aeroporto iniziò l'occupazione di Praga da parte dell'armata sovietica. Nelle vicinanze si trovano due luoghi altrettanto simbolici. Da una parte il monastero dei benedettini di Brevnov, fondato nel 993 da sant'Adalberto, resta a testimonianza di uno sforzo millenario per la promozione della cultura in questa terra, oltre a essere un simbolo delle sue radici cristiane. Dall'altra parte c'è la prigione di Ruzyne, simbolo del totalitarismo e della crudeltà dei regimi totalitari, ma anche della forza spirituale di quelli che si sono opposti. Tra l'altro qui furono trucidati gli studenti rivoltosi del 1939 e negli anni cinquanta interrogati gli avversari del potere.
Dopo la cerimonia di benvenuto Benedetto XVI raggiungerà la chiesa di Santa Maria della Vittoria, dove è conservata la statua del Bambino Gesù di Praga, un punto di riferimento della devozione popolare non solo dei cechi. Anzi sembra che siano addirittura più numerosi i pellegrini che giungono dall'estero. E nella chiesa incontrerà un gruppo di famiglie.
Dopo un breve riposo in nunziatura - sua residenza per tutto il periodo della permanenza nel Paese - il Papa renderà visita al presidente della Repubblica nel Palazzo presidenziale, situato nel famoso Castello di Praga.
All'incontro con il presidente, seguirà quello con le autorità politiche e civili della Repubblica e con i membri del corpo diplomatico. Al termine Benedetto XVI raggiungerà la cattedrale per celebrare i vespri. Compirà il tragitto a piedi, poiché la cattedrale fa parte del complesso monumentale e dal palazzo dista solo duecento metri.
Si tratta di un edificio imponente, in stile gotico, che, nella sua struttura attuale, risale al 1334. Voluta da re di Boemia Carlo iv, fu realizzata dagli architetti Mattia di Arras e Pietro Parler. Nella cripta riposano i re di Boemia, i santi patroni Venceslao, Giovanni Nepomuceno e Adalberto. L'ultimo restauro significativo risale al 1929, anno in cui si celebrava il millennio di sant'Adalberto. Oggi è dedicata ai santi Vito, Venceslao e Adalberto.
La celebrazione dei vespri sarà l'ultimo appuntamento. Il mattino successivo Benedetto XVI raggiungerà Brno, la seconda città, per grandezza, della Repubblica, capoluogo della Moravia ma anche città con il maggior numero di cattolici. Su una grande spianata, a due chilometri dall'aeroporto, celebrerà la messa della XXVI domenica del tempo ordinario. Al termine rientrerà a Praga.
Nel pomeriggio si svolgeranno due incontri. Il primo con i rappresentanti delle altre religioni. Nella Sala del Trono dell'arcivescovado riceverà gli esponenti del consiglio ecumenico, circa una ventina di persone. Successivamente raggiungerà il Castello - circa trecento metri dall'arcivescovado - dove, nel salone Vladislavsky, incontrerà i rappresentanti del mondo accademico. Saranno presenti i rettori delle università del Paese, oltre a una rappresentanza dei docenti e degli studenti.
Lunedì mattina, 28 settembre - tra l'altro festa nazionale della Repubblica Ceca - trasferimento in macchina a Stará Boleslaw per celebrare la solennità di san Venceslao sui luoghi del martirio, meta di un pellegrinaggio annuale e considerati simbolo della nascita della nazione. Prima di celebrare la messa sulla spianata di Melnik, il Papa visiterà la chiesa di San Venceslao, eretta proprio nel luogo in cui fu assassinato dal fratello Boleslao. All'interno ci saranno ad attenderlo una ventina di anziani sacerdoti ospiti della Conferenza episcopale.
Al termine della celebrazione un giovane rivolgerà al Papa un indirizzo di saluto, inaugurando la parte della mattinata riservata proprio alle nuove generazioni.
Rientrato a Praga Benedetto XVI pranzerà con i presuli cechi in arcivescovado. Nel tardo pomeriggio la partenza per Roma, dopo la cerimonia di congedo dal Paese. Il rientro nella residenza estiva di Castel Gandolfo è previsto intorno alle 20. (mario ponzi)

(©L'Osservatore Romano - 23 settembre 2009)

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