lunedì 21 settembre 2009

Quel «piccolo gregge» nel cuore di Papa Ratzinger (Bernardelli)


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Quel «piccolo gregge» nel cuore di Ratzinger

DI GIORGIO BERNARDELLI

Il culmine di un cammino che ha già visto una serie di passi importanti.
Va letta così la scelta del Papa di convocare per l’ottobre 2010 una speciale Assemblea del Sinodo dei vescovi per il Medio Oriente. È stato lo stesso Benedetto XVI a ricordare ieri nel suo discorso come l’attenzione per le Chiese d’Oriente abbia scandito il suo pontificato fin dai primissimi giorni.

«Come balsamo sulle ferite».

Un primo gesto molto forte di vicinanza papa Ratzinger l’aveva già compiuto in occasione del Natale 2006, indirizzando uno specifico messaggio ai cristiani del Medio Oriente. Di fronte alle notizie drammatiche legate alle violenze in Iraq e all’esodo dei cristiani dalla Terra Santa, nei giorni in cui la Chiesa fa memoria della nascita di Gesù proprio in questo angolo del mondo il Papa aveva scelto di rivolgersi direttamente a questo piccolo gregge. Per rassicurarli, ma anche per invitare la Chiesa intera a non lasciarli soli. «Da lungo tempo – scriveva allora Benedetto XVI – si osserva come molti cristiani stiano lasciando il Medio Oriente, così che i Luoghi Santi rischiano di trasformarsi in zone archeologiche, prive di vita ecclesiale. Certo, situazioni geopolitiche pericolose, conflitti culturali, interessi economici e strategici, nonché aggressività che si cerca di giustificare attribuendo loro una matrice sociale o religiosa, rendono difficile la sopravvivenza delle minoranze e perciò molti cristiani sono portati a cedere alla tentazione di emigrare. Spesso il male può essere in qualche modo irreparabile. Non si dimentichi tuttavia – aggiungeva il Papa – che anche il semplice stare vicini e vivere insieme una sofferenza comune agisce come balsamo sulle ferite e dispone a pensieri e opere di riconciliazione e di pace. Ne nasce un dialogo familiare e fraterno, che con il tempo e con la grazia dello Spirito, potrà trasformarsi in dialogo a livello più ampio: culturale, sociale e anche politico».

Un’esperienza da riscoprire.

Accanto alle difficoltà contingenti vissute oggi dai cristiani locali, c’è però anche un altro aspetto ricorrente nell’attenzione di Benedetto XVI per il Medio Oriente: la convinzione che la storia vissuta qui dalla Chiesa nei primi secoli è un’esperienza cruciale da riscoprire. Proprio qui – ad esempio – sono vissuti gran parte di quei padri della Chiesa a cui Ratzinger dedica le sue catechesi del mercoledì. Sono queste le mete dei viaggi dell’Apostolo delle genti a cui il Papa ha voluto dedicare l’Anno Paolino. Le Chiese del Medio Oriente, dunque, non sono solo una comunità in pericolo da proteggere, ma un’esperienza viva da valorizzare davvero. Benedetto XVI lo ha detto con chiarezza nel maggio scorso – durante il viaggio in Terra Santa – nella cattedrale greco-melchita di Amman. «L’antico tesoro vivente delle tradizioni delle Chiese Orientali – aveva spiegato in quell’occasione – arricchisce la Chiesa universale e non deve mai essere inteso semplicemente come oggetto da custodire passivamente. Tutti i cristiani sono chiamati a rispondere attivamente al mandato di Dio per portare gli altri a conoscerlo e ad amarlo ».

La sfida della libertà religiosa.

C’è infine un ultimo aspetto che guarda invece al volto più inedito del cristianesimo in Medio Oriente: la presenza nei Paesi del Golfo di centinaia di migliaia di immigrati cristiani provenienti – principalmente – dal Sud Est asiatico. Nella nota che i patriarchi hanno consegnato ieri al Papa uno dei punti riguarda proprio la questione della giurisdizione ecclesiastica sul Kuwait e gli altri emirati del Golfo. Anche su questo punto Benedetto XVI ha già compiuto in questi anni gesti molto importanti, ricevendo in udienza il sovrano dell’Arabia Saudita e l’emiro del Bahrein e ribadendo in tante occasioni quanto sia fondamentale il rispetto in questi Paesi del diritto alla libertà religiosa. Ma certamente il Sinodo segnerà un momento di confronto anche su questo tema.

© Copyright Avvenire, 20 settembre 2009

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