domenica 18 ottobre 2009

Ora di islam a scuola: si apre il dibattito. Vescovi e curia non si intromettano! Il card. Martino non rappresenta il Vaticano


Cari amici, si e' aperto un dibattito sull'ora di religione islamica. Ne daremo conto con i link ai vari articoli.
Personalmente credo che la Chiesa Cattolica (vescovi e curia romana) debba rimanere fuori da questa discussione che riguarda solo lo Stato.
Dal punto di vista giuridico, attualmente, e' impensabile proporre un'ora di religione islamica perche' lo Stato Italiano non ha sottoscritto alcuna intesa con la comunita' musulmana.
Chi dovrebbero essere gli insegnanti? Con quali criteri verrebbero scelti? Sarebbero italiani o stranieri?
La proposta provocatoria dei soliti "finiani" non ha ancoraggio giuridico almeno fino a questo momento.
Non ha senso quindi aprire un dibattito che, allo stato, suona quantomeno come prematuro.
I vescovi e la curia evitino di mettere il naso in questa faccenda che attualmente riguarda solo lo Stato italiano ed i suoi rapporti con una fede non cattolica.
Soprattutto si evitino confusioni come quella di ieri sera!
Non e' piu' ammissibile che un curiale dica una cosa ed un vescovo l'esatto contrario.
E basta!
Il card. Martino, fra l'altro in procinto di andare in pensione, non rappresenta di certo il Vaticano, ma parla a titolo squisitamente personale.
Eppure c'e' una nota di Padre Lombardi che parla chiaro!
La Chiesa impari a tacere quando necessario ed a parlare di Cristo ai suoi fedeli.
Mi pare che i vescovi abbiano ben altri problemi di cui occuparsi.
Diano un'occhiata al sondaggio sulla Messa tridentina, tanto per cominciare ed inizino a chiedersi come mai le comunita' tradizionaliste sottraggono seminaristi e novizie ai seminari ed ai conventi diocesani.
Meno parole, piu' fatti, piu' evangelizzazione.
In sostanza: seguire l'esempio del Santo Padre
.
R.

1 commento:

euge ha detto...

Cara Raffaella non vedo cosa si potrebbe aggiungere a questo tuo commento. Però una cosa la voglio sottolineare..............

I vescovi svolgano al meglio il loro compito di pastori e la smettano di fare i politici. La stessa cosa vale anche per certi cardinali. C'è un sondaggio che parla molto chiaro anche se taluni fanno finta di nulla. Rispettino la volontà dei fedeli e diano disposizioni necessarie per far conoscere in maniera adeguata il Summorum Pontificum ed il suo vero contenuto anche nelle parrocchie dove troppo spesso gli atti di Magistero sono ignorati.