sabato 21 novembre 2009

La Chiesa e lo spirito dell’arte (Giansoldati)


Vedi anche:

Il Papa ama l’arte purché sia arte. Il Pontefice «impregnato di Mozart» incontrerà gli artisti nella Cappella Sistina (Bertoncini)

Prof. Stefano Zecchi: Se la chiesa è un garage mette in fuga anche Dio

Gran Bretagna, Guai a chi diventa cattolico. L’incredibile caso di “Miss Brown” e di “Myriam” (Gianfranco Amato)

La festa dell'Ingresso di Maria nel Tempio nella tradizione bizantina (Manuel Nin)

Gli ordinariati, le prelature e le circoscrizioni personali: qualche chiarimento. Intervista al Prof. Eduardo Baura a cura di Bruno Mastroianni

Il Primate anglicano, Rowan Williams: L'ecumenismo è un bicchiere mezzo pieno (Osservatore Romano)

Benedetto XVI ha scelto la linea dura contro i preti pedofili ma alcuni fedeli li difendono...il caso di Firenze (Ingrao)

Che cosa significa per la Chiesa la fine dell’esilio musicale della scuola romana e di Domenico Bartolucci (Rodari)

Il Papa incontra gli artisti nella Cappella Sistina (Radio Vaticana)

Mons. Crociata: il Papa chiede ai Cattolici azione politica (Izzo)

La visita a Roma del primate anglicano Rowan Williams. Domani l'udienza dal Papa (Radio Vaticana)

Il Papa: non udenti discriminati, appello per solerte accoglienza (Izzo)

La croce nella documentazione epigrafica (Carlo Carletti)

L'Unità e Filippo Di Giacomo attaccano pesantemente il Papa e don Giovanni D'Ercole. Perchè?

Alla vigilia dell'incontro con gli artisti Papa Benedetto fa da cicerone (Magister)

Prossimamente in libreria "Benedetto XVI oltre le mode del pensiero" di Francesco Antonio Grana. In anteprima la prefazione del card. Michele Giordano

INCONTRO DEL SANTO PADRE CON GLI ARTISTI: LO SPECIALE DEL BLOG

Papa Ratzinger convoca per domani in Vaticano più di 200 artisti

La Chiesa e lo spirito dell’arte

di FRANCA GIANSOLDATI

BELLEZZA e Verità dovrebbero parlarsi e non voltarsi le spalle. Lungi dall’esser pianeti lontani, come spesso sembrano, l’arte e la spiritualità hanno destini comuni, sono mondi che si intrecciano, che necessitano l’un dell’altro per svilupparsi, per offrire il meglio e far volare lo spirito. La Cappella Sistina, ancora una volta, farà da sfondo ad un incontro importante. Papa Ratzinger ha convocato per domani, in Vaticano, più di duecento artisti di fama, tra pittori, scultori, architetti, fotografi, attori, registi, ballerini e scrittori. Vuole riprendere il filo del discorso che Papa Montini, negli anni del Concilio, era il 1964, sviluppò davanti agli artisti dell’epoca, dicendo: «Noi abbiamo bisogno di voi». Paolo VI assicurava al mondo che l’amicizia tra l’arte e la Chiesa non era mai venuta meno, semmai era solo stata «turbata da linguaggi babelici e confusi», dunque incomprensibili, oltre che da quella cappa di piombo che «talvolta vi abbiamo messo addosso». A distanza di quarant’anni il Papa Teologo, l’appassionato musicista bavarese che non perde occasione per rendere omaggio alla perfezione raggiunta da Bach, Mozart o Bruckner, affronterà i legami tra spiritualità e arte. Nessun campo artistico è immune alla creazione. L’armonia come metafora teologica, nei suoni, nella parola, nell’immagine. I danni (visibilissimi) causati dalla mancanza di compenetrazione tra la teologia della bellezza e il linguaggio della Verità hanno sviluppato un vasto dibattito all’interno della Chiesa. Monsignor Ravasi, presentando l’incontro del Papa con gli artisti, nel settembre scorso, lamentava per esempio un eccesso di chiese brutte, sgraziate, mentre un tempo sussisteva la ricerca del bello. Purtroppo, nonostante gli auspici di Paolo VI, gli artisti «si sono appiattiti sul presente, fino a rinchiudersi in se stessi. E la Chiesa non è stata pronta a coinvolgerli sui grandi temi». Il ministro della Cultura d’oltre Tevere è fiducioso in una svolta: «tornare alle grandi sorgenti della Vita, al Mistero, al Senso, all’Altro, insomma in tutti quei luoghi dove c’è Dio». Sulla Civiltà Cattolica un gesuita ha recentemente fatto notare come l’esperienza di scrittura dei mistici possa addirittura essere assunta come guida all’espressione creativa per poeti e narratori contemporanei. Ovviamente si riferiva all’esperienza di scrittura che Ignazio di Loyola fece mettendo per iscritto i suoi Esercizi Spirituali. Il discorso potrebbe allargarsi.
Ma cosa dirà Benedetto XVI agli artisti? Grosso modo quello che disse a Bressanone, durante le vacanze estive, quattro anni fa. Nella cattedrale, ai sacerdoti del luogo, insistette sul ritorno del dialogo tra estetica ed etica. «È una necessità che ci viene riproposta non solo dall’attuale dibattito culturale ed artistico, ma anche dalla realtà quotidiana. A diversi livelli, infatti, emerge drammaticamente la scissione, e talvolta il contrasto tra le due dimensioni, quella della ricerca della bellezza, compresa però riduttivamente come forma esteriore, come apparenza da perseguire a tutti i costi, e quella della verità e bontà delle azioni che si compiono per realizzare una certa finalità». Da ex professore di teologia spiegava come la ricerca della bellezza estranea o avulsa dall’umana ricerca della verità si trasforma «in mero estetismo, e, soprattutto per i più giovani, in un itinerario che sfocia nell’effimero, nell’apparire banale». L’arte non va a braccetto con la superficialità. Senza afflato universale risulta «inevitabilmente del tutto soggettiva, se non addirittura individualistica». Il sentiero da percorrere è quello dell’allargamento degli orizzonti della ragione. «Una ragione che volesse spogliarsi della bellezza risulterebbe dimezzata, come anche una bellezza priva di ragione verrebbe accecata».

© Copyright Il Messaggero 20 novembre 2009

Nessun commento: