sabato 5 dicembre 2009

Il Papa ai vescovi brasiliani: di fronte alle divisioni portate dalla teologia della liberazione, riscoprire il valore fondamentale dell’unità (R.V.)


Vedi anche:

Istruzione Libertatis Nuntius su alcuni aspetti della «teologia della liberazione» a firma del card. Joseph Ratzinger (1984)

Il Papa: guardare a Dio guida la buona politica (Celletti)

UDIENZA DEL PAPA AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA FEDERALE DI GERMANIA: COMUNICATO DELLA SALA STAMPA DELLA SANTA SEDE

Il Papa: dalla teologia della liberazione sono scaturiti elementi di "ribellione, divisione, dissenso, offesa, anarchia..."

Domani l'avvio del vertice di Copenaghen sul clima. P. Lombardi: curare l'ambiente responsabilità dei Paesi ricchi verso i poveri (Radio Vaticana)

L'Ateismo di Stato è vinto, resta quello più subdolo intellettuale (Roberto Pepe)

Caso Boffo: l'assordante silenzio di tutti i telegiornali (tranne il Tg3)

Caso Boffo e scuse di Feltri, Marco Tarquinio: Un problema enorme resta aperto

Il Papa è nelle classifiche dei più influenti al mondo. Cresce rapidissimamente la sua immagine di innovatore che prima gli veniva negata (Bevilacqua)

Giuliano Ferrara: Se la Chiesa rischia il politicamente corretto (monumentale)

Feltri: su Boffo mi sono sbagliato (Adriano)

Cattolici e Ortodossi uniti ma divisi sui minareti (Rodari)

La responsabilità davanti a Dio è decisiva per il retto agire politico: così il Papa al concerto per i 20 anni dalla caduta del Muro di Berlino (R.V.)

Feltri s'inchina a Boffo. E accusa chi gli passò carte false (Magister)

In Piazza San Pietro l'abete natalizio: proviene dalla Foresta delle Ardenne in Belgio.Le parole del Papa su questa tradizione (Radio Vaticana e O.R.)

Caso Boffo: comunicati e dichiarazione di Dino Boffo

Dino Boffo: nota Sir sulle dichiarazioni di Feltri

Svolta con Mosca (Giacomo Galeazzi)

Padre Samir: Il rifiuto dei minareti, occasione per ripensare l’Islam e l'Europa (AsiaNews)

Chiaberge si è fatto una strana idea della parola scisma (Lucetta Scaraffia)

La prima volta tra Medvedev e Papa Benedetto è stato un successo (Simona Salvi)

Accuse a Boffo, Feltri fa retromarcia

L'attivismo frenetico, eresia dei nostri tempi. Il testo della prima predica d'Avvento di padre Cantalamessa (Radio Vaticana)

I segreti dei Giardini del Papa (Marchese Ragona)

L'11 dicembre il Papa riceverà il Presidente del Vietnam, viaggio non subito (Izzo)

Incontro Papa-artisti. Per un nuovo ordine cattolico. La domanda di Mosebach al Papa (Marco Respinti)

Incontro Papa-Medved: Santa Sede e Federazione Russa eleveranno il livello delle loro relazioni diplomatiche (Izzo)

Segnalazione sito "Virgolettato". Appunti e dialoghi vaticani curati da Michelangelo Nasca

Il Papa ai vescovi brasiliani: di fronte alle divisioni portate dalla teologia della liberazione, riscoprire il valore fondamentale dell’unità della Chiesa

I rischi insiti nella teologia della liberazione e l'importanza dell’educazione cattolica per la formazione della persona umana sono stati i temi forti del discorso di Benedetto XVI ai vescovi del Brasile, regione Sud 4, ricevuti stamani in Vaticano in occasione della visita ad Limina. Il Papa ha messo l’accento sulla sana laicità e sul contributo delle istituzioni culturali cattoliche per lo sviluppo della società brasiliana. Il servizio di Alessandro Gisotti:

Benedetto XVI ha ricordato la recente ricorrenza del 25.mo anniversario dell’Istruzione Libertatis nuntius della Congregazione per la Dottrina della fede su alcuni aspetti della teologia della liberazione. Un documento, ha rammentato ai vescovi brasiliani, che sottolineava “il rischio che comportava l’assunzione acritica, fatta da alcuni teologi di tesi e metodologie provenienti dal marxismo”. Ed ha ricordato che la ribellione, la divisione, il dissenso, l’anarchia che provocò quel movimento ha creato nelle comunità diocesane del Brasile “grande sofferenza e una grave perdita di forze vive”:

“Suplico a quantos de algum modo se sentiram atraídos…”

Dal Papa l’invito, dunque, a quanti si sono sentiti “attratti, coinvolti e toccati nel proprio intimo da certi principi ingannevoli della teologia della liberazione che si confrontino nuovamente” con quella Istruzione. Ed ha sottolineato, riprendendo la Fides et Ratio, che la “regola suprema” della fede della Chiesa “le proviene dall'unità che lo Spirito ha posto tra la Sacra Tradizione, la Sacra Scrittura e il Magistero della Chiesa in una reciprocità tale per cui i tre non possono sussistere in maniera indipendente”. Il Papa ha quindi dedicato gran parte del suo discorso alla cultura cattolica, riferendosi in particolare all’università e alla scuola, volgendo l’attenzione alle comunità accademiche nate all’ombra dell’umanesimo cristiano:

“Possa ela, numa convicta sinergia com as famílias…”

La scuola cattolica, è stato il suo auspicio, possa “in una convinta sinergia con le famiglie e con la comunità ecclesiale promuovere quella unità tra fede, cultura e vita che costituisce la finalità fondamentale dell’educazione cristiana”. Pure le scuole statali, “secondo forme e modalità diverse”, è stata la riflessione del Pontefice, possono essere aiutate nel loro compito educativo “dalla presenza di professori credenti - in primo luogo, ma non esclusivamente i docenti di religione cattolica - e da alunni formati cristianamente”, così come attraverso la collaborazione della famiglia e delle comunità cristiane. Ed ha ribadito che “una sana laicità della scuola non implica una negazione della trascendenza, né una mera neutralità di fronte a quei requisiti e valori morali” che sono alla base di una autentica formazione della persona, inclusa l’educazione religiosa.

“A escola católica não pode ser pensada nem vive separada…”

La scuola cattolica, ha proseguito il Pontefice, non può vivere separata dalle altre istituzioni educative. E’ infatti “a servizio della società”, svolgendo un servizio di pubblica utilità “non riservato soltanto ai cattolici”, ma aperto a tutti coloro che desiderano usufruire di una proposta educativa qualificata. Il problema della sua parità giuridica ed economica con la scuola statale, ha detto ancora, potrà essere impostato correttamente “se partiamo dal riconoscimento” del ruolo primario della famiglia, come indicato anche dall’articolo 26 della Dichiarazione universale dei Diritti dell’Uomo, per il quale “i genitori hanno diritto di priorità nella scelta di istruzione da impartire ai loro figli”.

“O empenho plurissecular da escola católica situa-se nesta direção…”

L’impegno plurisecolare della scuola cattolica, ha affermato Benedetto XVI, si situa in questa direzione, spinti dalla forza che fa di Cristo “il centro del nostro processo educativo”. Ha così rivolto il pensiero all’università. La Chiesa, ha rammentato il Papa, “è sempre stata solidale con l’università e con la sua vocazione di condurre l’uomo ai più alti livelli di conoscenza della verità”. Ed ha ringraziato le diverse Congregazioni religiose che hanno fondato e dirigono rinomate università, ricordando al contempo che esse non appartengono a chi le ha fondate o a chi le frequenta, ma sono espressione della Chiesa e del suo patrimonio di fede.

© Copyright Radio Vaticana

Nessun commento: